Il comune è situato sul versante meridionale della montagna del Gran Paradiso, e il territorio comunale raggiunge quota 4.026 metri sul livello del mare in corrispondenza del Roc, a breve distanza dalla vetta più alta del massiccio. Noasca è anche uno dei comuni italiani a più elevata escursione altimetrica (altitudine minima 841 m, altitudine massima 4.026 m), la più alta di tutti i comuni della città metropolitana torinese.
Storia
Noasca dipendeva in epoca feudale dalla contea dei Valperga. Oltre all'agricoltura (basata in particolare sulla produzione di cereali montani come orzo e segale, di fieno e di patate) e all'allevamento, in passato gli abitanti di Noasca erano dediti al commercio del bestiame, in particolare con i paesi allo sbocco della vallata come Cuorgnè. Erano inoltre noti come spazzacamini itineranti. Gli abitanti erano considerati di indicibile robustezza e di alta statura, oltre che di indole assai buona.[5]
La popolazione era un tempo diffusa tra molte frazioni, oggi quasi tutte abbandonate a causa dell'emigrazione, in particolare verso i centri della pianura canavesana.[6]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Noasca sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 5 aprile 1995.[7]
«Semitroncato partito: nel primo, di rosso, alla lettera maiuscola N, d'oro; nel secondo, d'oro, alle due stelle di otto raggi, ordinate in banda, di azzurro; nel terzo, di argento, alla cascata d'acqua, di azzurro, sgorgante dalla rupe di nero e scorrente sino in punta, essa rupe uscente dalla linea di partizione e fondata in punta, declive in banda dal canton destro del capo al canton sinistro della punta. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di giallo.
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa parrocchiale: la parrocchiale di Noasca, definita già nell'Ottocento dal Casalis molto antica[5], è collocata poco sopra il paese e quasi a ridosso della cascata; dedicata a Santa Maria Assunta è la meta di una processione religiosa che si svolge ogni anno nella notte del 14 agosto[8]
Cascata di Noasca (o della Noaschetta): è un salto d'acqua formato dal torrente Noaschetta a breve distanza dal paese. Alta 32 metri, è una delle più famose del Piemonte ed è stata fin dall'Ottocento citata nelle opere di vari viaggiatori e turisti anche stranieri[9]
Nel vallone del Roc in borgata Maison, si può visitare la vecchia scuola statale, attiva fino agli anni '60 del Novecento, ora recuperata anche come museo del territorio