Nel 1724 fu infeudato al senatore Guglielmo Beltramo di Monasterolo. Dopo la morte di quest'ultimo, avvenuta nel 1791 senza che fossero stati individuati eredi, il feudo passò nel 1793 a Michele Antonio Francesetti, Conte di Hautecourt, dietro al pagamento di una somma di lire 14 000.[5]
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 giugno 1973.[6]
Lo stemma è trinciato di rosso e d’azzurro, la linea di partizione attraversata da una banda d'argento, caricata di otto chiodi di nero posti in sbarra.
Il gonfalone è un drappo trinciato di azzurro e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
Parrocchiale di San Martino Vescovo: venne consacrata nel 1868, ma l'edificio è molto più antico, ed il campanile conserva ancora alcune strutture risalenti al periodo romanico
Ecomuseo dei chiodaioli: collocato in frazione Forneri, ricorda una delle principali attività economiche un tempo presenti sul territorio comunale
Castello dei Conti Francesetti: legato ai feudatari del paese, i conti Francesetti, è principalmente caratterizzato dagli interventi ottocenteschi sull'edificio
^ Gustavo Mola di Nomaglio, Feudi e nobiltà negli stati dei Savoia, Società storica delle valli di Lanzo, 2006, p. 542.
^Cenni storici, su Comune di Mezzenile (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2016).
^Mezzenile, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 24 dicembre 2023.
^Siti di Importanza Comunitaria (SIC) (PDF), su gis.csi.it, Regione Piemonte (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2014). (consultato nell'ottobre 2016)