Macerata Campania
Macerata Campania è un comune italiano di 9 983 abitanti della provincia di Caserta in Campania. Geografia fisicaTerritorioIl comune di Macerata Campania è localizzato a 6 km ad ovest da Caserta e a 30 km a nord da Napoli. Sorge nella bassa valle del fiume Volturno, a sud di quest'ultimo e a nord dei Regi Lagni, nella vasta Pianura Campana, chiusa a nord est dalla catena dei Monti Tifatini, nei pressi dei canali di bonifica dell'antico fiume Clanio costituiti dal Lagno Gorgone, Lagno Vecchio e Lagno di Sant'Andrea. ClimaLa zona pianeggiante in cui è collocato il comune di Macerata Campania è la più estesa della Campania e di ciò risente anche il clima. La parte che va dalla costa sino ai primi monti che circondano il comune maceratese e la vicina Caserta risente dei benefici influssi del mare, che si fanno sentire soprattutto in inverno con temperature miti e maggiore umidità e conseguente clima moderatamente afoso nei mesi estivi. Origini del nomeIl toponimo Macerata riflette il latino maceria (per maceries), già al V secolo d.C., nel senso di città abbattuta, ridotta in macerie, distrutta[4][5]. StoriaLa sua storia è legata, per le origini, con quella di Capua antica, corrispondente all'attuale Santa Maria Capua Vetere, essendo stata parte di quest'ultima per lunghissimi secoli, fino all'anno 841 (anno dell'invasione dei saraceni, che distrussero Capua antica). Di qui la storia di una popolazione che fu dominata da longobardi, normanni, svevi, angioini e aragonesi. Secondo Francesco Granata[9] la città di Capua antica si estendeva in un territorio di circa sei miglia e che al suo tempo, nel XVIII secolo, era occupato dai casali di S. Maria Maggiore, S. Pietro in Corpo, Curti, Macerata e S. Andrea de' Lagni. In particolare presso la cappella della Beata Vergine delle Grazie di Macerata Campania sorgeva la Porta Atellana di Capua antica dalla quale partiva la Via Atellana, che conducendo a destra dell'allora casale di Macerata congiungeva Capua antica ad Atella[10][11]. Stemma e gonfaloneIl comune di Macerata Campania ha un proprio stemma di colore azzurro, composto da una mucca in argento, con la testa di fronte, ferma sulla pianura di colore verde, con una fascia in oro. Il gonfalone comunale, invece, è costituito da un drappo giallo, riccamente ornato di ricami d'argento e raffigurante lo stemma, con al centro la denominazione del Comune in argento. Sia lo stemma, che il gonfalone sono definiti all'articolo 4 dello statuto comunale[12]. Monumenti e luoghi d'interesseI luoghi di maggiore interesse presenti a Macerata Campania sono quelli a carattere storico-religioso, tra i quali figurano diverse chiese. Chiesa abbaziale San Martino VescovoDi sicuro fascino è la chiesa abbaziale dedicata a San Martino vescovo di Tours. In mancanza di documenti certi si deve ritenere che la chiesa possa essere sorta prima dell'anno 688, anno del rinvenimento del corpo di San Rufo Diacono e Martire, in loco Macerata, secondo come afferma lo storico Gabriele Jannelli[13], comunque prima del 935, anno di nascita del santo maceratese Stefano Minicillo, che proprio nella chiesa del suo villaggio apprese le prime nozioni della fede che l'avrebbe portato agli onori[14]. Tra le figure d'abati che hanno retto la chiesa di San Martino Vescovo, nel corso dei secoli, un posto di rilievo spetta al capuano Francesco d'Isa, parroco di Macerata per alcuni decenni durante il XVII secolo, il quale restaurò la chiesa dalle fondamenta nel 1608[15]. Nel corso degli anni la chiesa ha subito continui cambiamenti. La struttura attuale si deve all'opera del parroco Biagio Iodice, Abate curato dal 1921 al 1936[16]. Si deve infatti a Biagio Iodice il completo restauro e la trasformazione della Chiesa che da lui fu ampliata e raddoppiata in lunghezza fino a raggiungere le attuali dimensioni[14]. Sulla cantoria in controfacciata, si trova l'organo a canne Tamburini opus 230[17] costruito nel 1941 riutilizzando la cassa e parte del materiale fonico del precedente strumento. L'organo è a trasmissione mista, meccanica per il manuale, meccanico-tubolare per la pedaliera e pneumatica per i registri, ed ha la consolle in cantoria con un'unica tastiera di 58 note e pedaliera concava di 30 note. Altri edifici religiosi
SocietàNel 2001[18] il numero dei residenti era pari a 10 124 abitanti. Dal 1951 al 2001 il comune di Macerata Campania ha avuto un incremento di quasi 4 000 abitanti. La popolazione residente al 1º gennaio 2011 ha toccato quota 10 845 abitanti[19], maturando una crescita di circa il 7% negli ultimi 10 anni. Evoluzione demograficaAbitanti censiti[20] ReligioneLa maggior parte dei maceratesi crede nel cristianesimo attraverso le dottrina del cattolicesimo e il comune appartiene all'arcidiocesi di Capua. Sono presenti, inoltre, sul territorio comunità di testimoni di Geova, evangelici e musulmani. Santo patronoIl santo patrono di Macerata Campania è San Martino vescovo di Tours, a cui è dedicata l'abbazia del paese. Feste religiose e tradizioniSant'Antuono (ovvero Sant'Antonio Abate)La festa più importante e amata dai maceratesi è quella dedicata a Sant'Antonio Abate, meglio noto come Sant'Antuono, che ricorre ogni anno il 17 gennaio, coinvolgendo l'intero comune. Il 17 gennaio e nei giorni che precedono questa data si organizza la caratteristica sfilata delle Battuglie di Pastellessa, ovvero dei Carri di Sant'Antuono cioè carri allegorici a forma di barche le cui origini si perdono nel tempo; su questi carri i componenti, detti bottari di Macerata Campania, percuotono armonicamente botti, tini e falci, che utilizzati come dei veri e propri strumenti musicali da percussione producono la caratteristica sonorità meceratese, denominata appunto Pastellessa (o Pastellesse)[21]. Il termine Pastellessa deriva dalla past'e'llessa, ovvero la pasta con le castagne lesse, piatto tipico di Macerata Campania cucinato abitualmente nel giorno dedicato a Sant'Antuono il 17 gennaio. Paese della PastellessaIl 21 novembre 2012 il Consiglio Comunale di Macerata Campania ha approvato la proposta di delibera[8] che riconosce la "Festa di Sant'Antuono" (ovvero la "Festa in onore di Sant'Antonio Abate") e le espressioni culturali ad essa inerenti, come la Pastellessa, nata esclusivamente a Macerata Campania in epoca antica (XIII secolo) e definita suo "Patrimonio culturale immateriale". Viene inoltre dichiarata Macerata Campania "Paese della Pastellessa", come nuova denominazione tipica del Comune. Alcune immagini della Festa di Sant'Antuono
Santo Stefano Minicillo a MacerataLa festa dedicata a Santo Stefano Minicillo, nato a Macerata Campania nell'anno 935, viene svolta ad inizio luglio, di solito coincidente con la prima domenica, presso la chiesa abbaziale di San Martino Vescovo e coinvolge il Comune di Macerata Campania, ad esclusione delle due frazioni. In questa occasione la statua del Santo viene portata, dalla chiesa abbaziale di San Martino Vescovo, in processione per le vie del paese. Questi festeggiamenti durano dai tre ai quattro giorni. Madonna delle Grazie a CasalbaLa festa dedicata alla Madonna delle Grazie, santa patrona della frazione Casalba, viene svolta il 2 luglio presso l'omonima chiesa della frazione maceratese di Casalba. Questa festa coinvolge essenzialmente la frazione Casalba e precede di qualche giorno quella dedicata a Santo Stefano Minicillo: di solito la fine di questa festa coincide con l'inizio della successiva. Questi festeggiamenti durano dai tre ai quattro giorni. San Marcello martire a CaturanoLa festa dedicata a San Marcello martire, santo patrono della frazione Caturano, viene svolta nella prima domenica del mese di ottobre presso l'omonima chiesa della frazione maceratese di Caturano. Questa festa coinvolge essenzialmente la frazione Caturano e dura dai tre ai quattro giorni. In occasione di questa festa viene messa in scena la rappresentazione della tragedia di San Marcello, ambientata nell'anno 360 d.C. quando imperatore di Roma era Flavio Claudio Giuliano detto l'Apostata. Feste religiose scomparseBeata Vergine delle Grazie a MacerataSvolta presso l'omonima cappella di Via Madonna delle Grazie (Piazza Giovanni Paolo I), al confine con i comuni di Santa Maria Capua Vetere e di Curti, è scomparsa negli anni Novanta del XX secolo. Fissata subito dopo la festa dedicata a Santo Stefano Minicillo, onde evitare la sovrapposizione con l'omonima festa della frazione Casalba, ossequiata il 2 luglio nella giornata dedicata alla Madonna delle Grazie, aveva un carattere spiccatamente rionale e di ritrovo popolare. Questi festeggiamenti duravano dai tre ai quattro giorni. Madonna del Rosario a MacerataSvolta presso l'omonima cappella di Via Garibaldi nella prima domenica di ottobre, scomparsa negli anni Novanta del XX secolo, aveva un carattere spiccatamente rionale e di ritrovo popolare. Questi festeggiamenti duravano dai tre ai quattro giorni. Di quella festa, oggi viene ancora svolta la processione dedicata alla Madonna del Rosario, la cui statua nella prima domenica di ottobre viene portata, dall'omonima cappella, in processione per le vie del rione maceratese (Via Garibaldi - Via Trieste - Piazza De Gasperi). CulturaIstruzioneA Macerata Campania le scuole statali vanno dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria, fino ad arrivare alla scuola secondaria di primo grado. Non sono presenti istituti di istruzione superiore. Geografia antropicaFrazioniMacerata Campania, oltre al capoluogo comunale, comprende le frazioni di Caturano e Casalba. Dalla lettura della mappa di Macerata Campania emerge che l'attuale estensione territoriale comprende anche l'antico casale di Cuzzoli, paese di poche anime scomparso all'inizio del XVIII secolo dove la cui Chiesa era dedicata a San Giorgio appartenente alla Arcidiocesi di Capua[23]. EconomiaL'economia del comune si fonda essenzialmente sull'agricoltura (tabacco, ortofrutta, allevamenti bufalini), anche se nell'ultimo trentennio sono cresciute le attività secondarie a livello artigianale. Infrastrutture e trasportiMacerata Campania è collegata con i comuni del casertano attraverso l'autolinea di trasporto su gomma N. 3 gestita dall'azienda CLP:
Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Caserta, Recale, Santa Maria Capua Vetere e Marcianise. È inoltre in progetto la costruzione di una fermata della Linea Napoli-Giugliano-Aversa (detta Linea Arcobaleno) a servizio del comune. Amministrazione
SportNel comune di Macerata Campania ha sede la società ASD MACERATA CALCIO 2018, che svolge attività di base e agonistiche, partecipando ai vari campionati federali sia provinciali che regionali, mentre dal 2023 ha riportato sul territorio la 1ª squadra che milita nel campionato di terza categoria. Note
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