La storia sacra
«Si scatenino pure contro di lei le tempeste delle passioni umane, contro di lei cozzi pure la potenza dei tiranni, contro di lei schizzino pure veleno l'eresia e la bestemmia: questa Chiesa non vacilla, non muore mai. Rallegratevi, miei cari amici, che avete la fortuna di appartenere a questa santa Chiesa Cattolica. Chiunque le si conserva fedele, chiunque si tiene saldo ai dogmi ed ai precetti di lei, chiunque si lascia illuminare, purificare e fortificare dalle grazie e benedizioni, ch'ella dispensa, infallamente passerà un giorno dal seno di questo regno di Dio sulla terra, al regno di Dio che è in cielo, dove gli angeli ed i santi godono una felicità eterna.» La storia sacra è un libro di testo scolastico e monografico sul Nuovo e Vecchio Testamento scritto da un anonimo sacerdote della diocesi di Basilea e tradotto in lingua italiana da padre Carlo Ignazio Fransioli nel 1868. CaratteristicheIl libro è conosciuto anche con i titoli alternativi La storia sacra del Vecchio e Nuovo Testamento illustrata e Storia biblica illustrata ad uso delle scuole. Il prestigio e la notorietà del libro è rappresentata, oltre che dalla diffusione, anche dalle dichiarazioni di grande favore di papa Leone XIII[senza fonte] seguite a quelle di Eugène Lachat. Non meno importante è anche il valore antiquario del volume[senza fonte]; si ricorda che è stato inserito tra i libri dell'archivio di Quinto Santoli[1]. Argomenti trattatiIl testo è definibile una cernita di passi biblici. Vengono riportati dalla Vulgata di San Girolamo ma non sono rare alterazione del testo, riduzioni e aggiunte ad opere dall'autore. «Tutto quello, che siamo andati narrando della vita, delle opere e dei discorsi di Gesù Cristo è stato cavato dai quattro santi Vangeli.» Vecchio TestamentoPer quanto riguarda l'Antico Testamento viene fatta una scelta complessiva che tende a non escludere nessun libro, in modo da avere una completezza generale. In quella che viene considerata la "seconda epoca" il testo presenta 18 racconti, anch'essi tratti dal libro della Genesi ad eccezione dell'ultimo che proviene dal libro di Giobbe: la vocazione di Abramo e le sue virtù, il matrimonio di Isacco e Rebecca, Esaù e Giacobbe, la fuga di Giacobbe e il suo soggiorno a casa dello zio Labano e il suo ritorno a casa. Sempre parte di questa sono i racconti della vita di Giuseppe: nella casa paterna, il racconto della sua vendita da parte fratelli, il tempo trascorso nella casa di Putifare, la sua prigionia, la sua esaltazione fino a vice-re, l'incontro in Egitto con i suoi fratelli, il viaggio di Beniamino (il fratello più piccolo), la storia della "coppa d'argento", il momento di quando si fa riconoscere, il viaggio di Giacobbe in Egitto e la morte di questi ultimi due. Infine viene presentata la storia del paziente Giobbe, unico testo non proveniente dalla Genesi. La terza epoca inizia con la nascita di Mosè e altri brani del libro dell'Esodo: la vocazione di Mosè, le dieci piaghe, la morte dei primogeniti e l'uscita dall'Egitto, il passaggio nel mar Rosso, le quaglie, la manna e l'acqua nel deserto del Sinai, i "Dieci comandamenti" (presenti anche nel Deuteronomio), il vitello d'oro. Di altri libri sono invece gli ordinamenti per il culto divino (cioè il tabernacolo e altri mitzvòt), gli esploratori infedeli (tratto dal libro di Giosuè), Core, Dathan e Abiron (dal libro dei Numeri), la diffidenza di Mosè e il serpente di bronzo (meglio noto come Nehustan), la morte di Mosè, l'entrata degli israeliti nella terra promessa (dal libro di Giosuè), i giudici (dall'omonimo libro) e la storia della pia Rut (dal libro di Rut). Gli ultimi racconti di questa sono tutti appartenenti al primo dei due libri di Samuele: i figli malvagi di Eli, prima trattazione di Samuele, il primo re: Saul, il pastorello Davide, Davide e il gigante Golia, l'odio tra Saule e Davide e la morte di Saule. Nella quarta epoca si analizza, sempre dal secondo libro di Samuele, il racconto della grandezza del regno di Davide e la ribellione di Assalonne. Il testo prosegue nei due libri dei Re con la morte di re Davide, la sapienza di Salomone, la fabbrica del tempio di Gerusalemme, la magnificenza e la fine di questo re, e la decadenza e la divisione del regno. La quinta epoca è l'epoca della quale viene scelto il maggior numero di racconti.
Nuovo TestamentoDel Nuovo Testamento si scelgono per lo più brani riguardanti la vita di Gesù dedicando solo la conclusione di 20 racconti alla storia degli Apostoli. Vita di Nostro Signore Gesù CristoLa prima parte ha titolo "Vita di Nostro Signore Gesù Cristo" e narra[2]:
Storia degli ApostoliNella seconda e ultima parte di questo Testamento si narra la storia degli Apostoli tratta dagli Atti degli Apostoli; dopo una breve introduzione seguono i racconti[2]: elezione dell'apostolo Mattia, discesa dello Spirito Santo, Pietro risana uno zoppo, Pietro e Giovanni dinanzi al Gran Consiglio, vita dei primitivi cristiani, Anania e Safira, gli Apostoli in prigione, il diacono e protomartire Santo Stefano, la Cresima - il battesimo del tesoriere della regina di Etiopia, conversione di Saulo, visita pastorale del principe degli Apostoli Pietro e battesimo di Cornelio centurione gentile, Pietro in prigione, primo viaggio apostolico di San Pietro, il concilio di Gerusalemme, secondo viaggio apostolico di S. Pietro, terzo viaggio apostolico di S. Pietro, prigionia e morte di San Paolo, gli altri Apostoli e conclusione del traduttore. Florilegio di profezie e sentenze«Il cielo e la terra passeranno; ma le mie parole non passeranno.» Il "Florilegio di profezie e sentenze della Sacra Scrittura" è una parte del libro di 12 pagine. Essa è divisa in due parti: le "Profezie dell'Antico Testamento" e le "Sentenze morali". Questa sezione è stata aggiunta al testo originale e riporta integralmente uno studio dell'arcivescovo Antonio Martini, noto studioso biblico. Nella sezione delle "profezie dell'Antico Testamento" sono raccolte 15 profezie tutte riguardanti Gesù Cristo dell'Antico Testamento che, secondo l'autore, si sono verificate nel Nuovo Testamento. Tra queste la venuta del messia in Isaia IX, 6, il tradimento di Giuda Iscariota nel Salmo XL, 9 e Gesù sulla via della croce nella Sacra Cantica III, 11. Le "sentenze morali" invece sono una raccolta di doveri morali raggruppati per argomenti che sono[2]: L'orazione (intesa come preghiera e adorazione), il Rispetto alle chiese (intese non solo come edifici ma anche come raggruppamenti di persone in preghiera), i Genitori e figli, la Purità, l'Istruzione ed amore al lavoro, i Cattivi compagni, le Opere di misericordia, La lingua (intesa come linguaggio), l'Umiltà e modestia, la Fedeltà e conciliazione e infine La via dei giusti e la via degli empi. Alla fine di queste viene posta una frase di conclusione, tratta dal Vangelo di Marco, con la quale finisce l'opera dell'arcivescovo Martini. Concordanza della dottrina cristiana con i racconti bibliciL'ultima parte di La storia sacra è dedicata a uno studio sulla fondatezza di aspetti della dottrina cristiano-cattolica analizzando la loro enunciazione a partire dal testo sacro con un collegamento al racconto nel libro stesso. Questa sezione spiega anche il motivo della scelta, talvolta non usuale per una versione ridotta della Bibbia, di alcuni brani. Vengono infatti studiati aspetti quali il Credo (per un totale di 3 pagine), i Comandamenti (3 pagine) e i Sacramenti (circa 2 pagine). Il CredoIl testo fa un'analisi delle singole parole della "comune preghiera" dividendo la stessa in XII articoli, dei quali ritenuti di maggiore complessità sono il I e il IX. Sotto ne segue una tabella[2] che ne schematizza il contenuto.
I ComandamentiL'analisi dei Comandamenti presentata dal curatore del libro rappresenta una della parti di maggiori originalità. Infatti vengono elencati oltre il Decalogo una serie di comandamenti della Chiesa e una serie di doveri morali per un totale di 34 dettami. Ognuno di questi è corredato di spiegazione e riscontro in uno o più passi biblici all'interno del volume. Elenco dei Comandamenti di La storia sacra:
SacramentiI sacramenti sono la parte conclusiva di tutto il volume. Come nel resto della sezione si ricerca all'interno della monografia l'enunciazione del sacramento in questione. Essi[2] sono: la grazia, il sacramento del Battesimo, il sacramento della Confermazione (o Cresima), il sacramento dell'eucaristia, il sacramento della Penitenza (anche detto Riconciliazione o Confessione), il sacramento dell'Estrema Unzione (o unzione degli infermi), il sacramento dell'ordine, il sacramento del Matrimonio, i sacramentali, l'orazione e le cerimonie della Chiesa (del quale viene selezionato il togliersi i calzari prima di entrare in un luogo santo da parte di Mosè, la consacrazione del tempio, la circoncisione di Gesù e il suo ingresso trionfale in Gerusalemme). Approvazioni ecclesiastiche«accordiamo [...] all'opera loro, affinché torni sempre a vantaggio della religione, l'apostolica benedizione.» «Io auguro perciò a questo libro nell'interesse della Santa Religione e di una buona educazione della gioventù, la più grande diffusione.» Il testo, prima e dopo la pubblicazione, ricevette 60 approvazioni ecclesiastiche e l'8 marzo 1880 l'approvazione pontificia su richiesta degli stessi editori e del Vescovo di Basilea. Nello stesso testo sono riportate integralmente le approvazioni ecclesiastiche da parte del vescovo di Coira, del vescovo di Alessandria e del suo segretario, del vescovo di Amelia, del vescovo dell'Aquila, del vescovo di Biella, del vescovo di Crotone, del vescovo di Fossombrone, del vescovo di Galtelli-Nuoro, del vescovo di Larino, del vescovo di Mondovì, del vescovo di Montalto, del vescovo di Novara, del vescovo di Pavia, dell'arcivescovo di Cagliari, dell'arcivescovo di Firenze, dell'arcivescovo di Lucca, dell'arcivescovo di Ravenna, dell'arcivescovo di Torino, dell'arcivescovo di Udine e dell'arcivescovo di Vercelli. Indice dell'operaIl seguente è l'indice degli argomenti trattati nell'opera:
Storia del Vecchio Testamento
Storia del Nuovo Testamento
Conclusioni editoriali
Dati della stampaIl libro è stato pubblicato contemporaneamente in più lingue[senza fonte] dopo la traduzione dalla versione originale in tedesco. In lingua italiana è stato ristampato in più di 80 edizioni fino agli anni quaranta[senza fonte] mentre nelle altre lingue, a causa della scarsa diffusione sul territorio della casa editrice, non è mai stato ristampato. Tornando al testo in italiano, la versione ultimata, cioè quella dell'ultima aggiunta nel testo, è del 1881 ed è la prima a contenere per intero le approvazioni ecclesiastiche. Tutte le versioni posteriori a quella data hanno uniformità di impaginazione e dimensioni, le quali sono di cm 12 x 17. I titoli e le impressioni sono editi a secco e in oro; i tagli sono completamente in oro e la legatura editoriale è in tela rossa. Comuni invece a tutte le versioni le illustrazioni (quasi la metà delle pagine ne possiede una) e l'incisione intitolata "sinite parvulos venire ad me", raffigurante il brano di Luca 18, 16[collegamento interrotto], nel risvolto di prima copertina. Nelle ultime due pagine invece è incisa in calce una veduta a volo d'uccello della Terra santa. Problemi sulla numerazione delle edizioniDa parte di molte biblioteche e archivi si sono verificati problemi[3] per l'elencazione delle edizioni poiché in nessun volume è stato indicato l'anno di stampa. A questo si è aggiunta un'ulteriore confusione dovuta alle concessioni esterne di riproduzione[senza fonte]. Negli ultimi anni di pubblicazione, infatti, la casa editrice Benzinger concesse l'autorizzazione di stampa del testo ad altre case editrici. Tra queste alcune, come la Tipografia Gualandi e Cangini di Vicenza, continuarono nel numero di edizione a partire dal numero raggiunto dalla Benzinger. Inoltre alcuni riportano l'anno di prima edizione nel 1881 considerando questo un continuo del libro che si differisce a causa delle considerevoli aggiunte. Utilizzo del testo«Così, miei giovani amici, ho terminato il mio compito avendovi narrato, come Dio pel corso di quattromila anni abbia preparato il genere umano alla redenzione [...].» Il libro veniva utilizzato come libro di testo in molte scuole italiane nel periodo tra il 1880 e la prima guerra mondiale. La sua diffusione venne ricordata nel celebre tri-volumi "Catalogo generale della Libreria Italiana dall'anno 1847 a tutto il 1899", il più famoso elenco dei libri per l'insegnamento, scritto dal prof. Attilio Pagliaini e pubblicato nel 1910 dall'Associazione tipografico-libraria italiana. In La storia sacra viene infatti indicato che il fine è l'utilizzo scolastico (nella prima pagina si riporta: «Opera di un sacerdote della Diocesi di Basilea tradotta ad uso delle scuole italiane») e la conclusione è un chiaro messaggio diretto alla gioventù. Ma ciò nonostante, la predisposizione la semplicità del linguaggio ha portato a una diffusione del libro anche tra i non studenti in quanto le maggiori versioni letterarie su temi biblici erano spesso di maggior difficoltà. Questo sembra essere dimostrato nell'invito che fa di questo sia Giovacchino Limberti[4] che Andrea Casasola[5]. Sulla non comune chiarezza lessicale fa riferimento invece Giulio Arrigoni[6]. Influenza nelle generazioni futureBenché il libro abbia rappresentato un successo nel periodo della sua diffusione se ne perse l'utilizzo negli anni successivi alle due guerre mondiali. L'influenza di esso pertanto non è direttamente rintracciabile nel Cattolicesimo moderno benché si può notare che abbia fatto da apri-strada nella divulgazione di raccolte di passi biblici di semplice comprensione. L'apertura a nuovi studi biblici è infatti il tema della lettera enciclica "Divino Afflante Spiritu" di Pio XII scritta nel 1943. La richiesta di questo tipo di testo fu anche evidenziata da alcuni cardinali durante il Concilio ecumenico Vaticano II e portò poi alla revisione della Bibbia UTET e la creazione della Bibbia CEI a partire dal 1965[senza fonte]. Bisogna però ricordare che tema diretto della revisione della Sacra Scrittura non riguardò la semplicità ma l'attinenza alla versione greca originale e l'eliminazione di errori di trascrizione. Galleria d'immagini
Edizioni
Note
Bibliografia
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