IntercessioneL'intercessione è, in generale, l'intervento che si fa presso qualcuno al fine di ottenere un beneficio per altri. Il significato originario del termine era tratto dal diritto romano dove era tipica l'intercessio tribunicia: l'intervento del tribuno della plebe a favore di un plebeo per proteggerlo da un intervento di un magistrato. CristianesimoNel cristianesimo l'intercessione viene intesa come una preghiera che il fedele rivolge a Dio in favore o per conto di altre persone: intercessore è colui che prega Dio a favore del suo prossimo. La concessione della grazia è subordinata alla libera volontà di Dio, che è Amore rivelato in Gesù Cristo: in senso orizzontale verso il prossimo, e in senso verticale verso Dio[2] Nelle chiese protestanti e riformate, in cui non c'è il culto dei santi, le preghiere d'intercessione vengono rivolte solo a Dio, "nel nome di Gesù Cristo". I cattolici, gli ortodossi e alcuni gruppi protestanti (come gran parte degli anglicani) credono che, invocando l'intercessione di un santo, si possa più efficacemente ottenere grazie da Dio. Impropriamente si usa dire che il santo "fa la grazia". Secondo tali confessioni è sempre Dio che "fa" la grazia e da Dio il santo la ottiene, aggiungendo le proprie preghiere a quelle dei fedeli che gli chiedono di intercedere. Il santo può mediare e ridistribuire la grazia di Dio al prossimo, proprio e di colui che lo invoca. Nel Vecchio TestamentoIn Zaccaria 12:10[3], il profeta riferisce la promessa di Dio di mandare lo Spirito di grazia e di supplicazione sulla Tribù di Giuda e sulla casa di Davide.[4] Il Libro di Tobia, riferisce del santo arcangelo Raffaele che intercede a Tobia la grazia dell'esorcismo sul demone Asmodeo. Nei VangeliL'espressione Santo di Dio[5] compare tre volte nei Vangeli, in riferimento soltanto a Gesù Cristo:
L'esorcismo è una delle grazie divine che Gesù, il Santo di Dio, può intercedere a favore di chi Lo prega. In Giovanni 13:26-27[11], l'annuncio del tradimento di Giuda è dato da Gesù, dopodiché Satana entrò in lui, a ribadire che quando la volontà della creatura umana decide di non conformarsi più a Dio, nemmeno Dio stesso può intercedere per questi un esorcismo e impedire che Satana entri in lui (v. 27). Satana è menzionato con il nome proprio di persona[12], anche nel testo greco[13] Nelle LettereEfesini 4:30[14] cita lo Spirito Santo di Dio come sigillo per il giorno della redenzione, intercessore di grazia per i cristiani. 1 Pietro 2:4-10[15] definisce i fedeli cristiani "pietre viventi", che devono venire ad essere casa spirituale, e la "nazione santa", che ha ricevuto da Dio la grazia di essere chiamato dalle tenebre alla luce, e, a sua volta, proclama e intercede presso gli altri la grazia di conoscere le opere di Dio. Chiesa CattolicaIl Magistero della Chiesa Cattolica afferma la Verità della comunione dei santi, formata dalla gerarchia degli angeli di Dio e degli esseri umani fedeli a Gesù Cristo, e dalle anime dei trapassati che sono salve in Paradiso. Questa minoranza delle persone angeliche e umane, ha un particolare potere di far ascoltare la propria preghiera dal Padre Dio, perché Egli conceda la grazia richiesta loro dal fedele o comunque necessaria al Sommo Bene. Cattolici e OrtodossiCi si può rivolgere non solo ai santi e ai beati proclamati ufficialmente dalla Chiesa cattolica (o ortodossa), ma a tutti coloro che si crede siano in Paradiso. Anzi, una delle condizioni che la Chiesa cattolica o ortodossa pone per dichiarare una persona beata è che essa manifesti la propria intercessione, ottenendo almeno un miracolo; un secondo miracolo è richiesto per arrivare alla canonizzazione. I cristiani cattolici e ortodossi si rivolgono particolarmente ad alcune categorie di santi, a seconda del tipo di grazia richiesta:
Chiese protestanti e RiformateLa concezione del cristianesimo protestante sostiene che l'intercessione di Gesù Cristo sia pienamente sufficiente affinché la creatura umana possa accedere a Dio ed alla sua grazia, e che egli non abbia delegato o condiviso questo ruolo e funzione con nessun altro, neanche ai più meritevoli fra i cristiani. I protestanti ritengono che questa concezione si fondi su affermazioni precise della Bibbia e che queste non possano essere eluse con argomentazioni di alcun tipo. Fra queste affermazioni della Scrittura vi è "...Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo" (1 Timoteo 2:5)." Il cristianesimo protestante, infine, sostiene che le uniche preghiere di "intercessione" possibili, nel nome di Cristo, siano quelle dei cristiani viventi in terra e non quelli che, deceduti, sono "con il Signore"[17]. Cristianità: analogie e differenzeLa Somma Teologica di san Tommaso afferma riguardo all'intercessione che «ogni volontà assoluta di Cristo, anche umana, fu soddisfatta, essendo essa conforme a Dio: quindi ogni sua preghiera fu esaudita. Infatti da questa conformità al volere di Dio dipende l'esaudimento anche delle preghiere degli altri». Citando Romani 8:27[18], continua che Cristo ha il potere di scrutare nei cuori e approva, condivide i desideri che lo Spirito Santo causa nei cuori dei santi, una volontà conforme alla volontà di Dio. Il loro adeguamento alla volontà di Dio fa sì che loro chiedano a Dio ciò che a Lui gradito e che lo Spirito Santo possa concederlo (intercederlo). L'intercessione dei Santi non aggiunge dei mediatori tra Cristo e il genere umano, dato che gli angeli e le anime dei trapassati sono un solo corpo, una sola sostanza e una sola Persona col corpo incarnato, col corpo risorto da morte e col corpo eucaristico di Gesù Cristo. Note
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