Jind (stato)
Lo Stato di Jind fu uno stato principesco del subcontinente indiano, avente per capitale la città di Jind. StoriaLa famiglia regnante nel Jind si riteneva discendente dal terzo figlio di Jaisal, Rai Hem, che lasciò i domini della sua casata per una delle frequenti diatribe col padre e si ricavò un principato personale attorno alle aree di Bhatinda e Bhatner. Il suo quarto successore, Khiwa, venne forzato a muoversi verso Kot Ladwa, dove sposò una ragazza della casta di Jat Basehra, contro le tradizioni della sua famiglia. Nacquero nuove polemiche ma i suoi discendenti vennero premiati col titolo di governatori dagli imperatori moghul nel 1526. L'incarico rimase ereditario sino a Phul, l'antenato Sikh della dinastia, che iniziò il governo su Patiala, Jind e Nabha[1] Lo Stato principesco di Jind venne però fondato nel 1763.[2] I governanti appartenevano alla dinastia Phulkian. Il 25 aprile 1809 Jind divenne un protettorato britannico. Gajpat Singh governò col titolo di raja sino al 1789, e con Bhag Singh sino al 1819, Fateh Singh sino 1822 e con Sangat Singh sino 1834. Dopo tre anni di vacanza del trono, Sarup Singh ottenne il trono e lo mantenne sino al 1864, venendo succeduto da Raghubir Singh, che prese il titolo di Raja-i Rajgan nel 1881. Nel 1887 egli venne succeduto da Ranbir Singh, che divenne Maharaja nel 1911 e continuò il governo dello Stato sino alla sua annessione all'India nel 1947. Il 20 agosto 1948, lo Jind divenne parte dello Stato del Punjab orientale e del Patiala e cessò di esistere come entità separata. Attualmente è parte dello Stato di Haryana. GovernantiRaja
Raja i Rajgan
Maharaja
NoteBibliografia
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