Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti l'Hellas Verona Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 2001-2002.
Stagione
Nella stagione 2001-02, Verona divenne la 5ª città a ospitare un derby in Serie A a seguito della promozione del Chievo. Il 4 luglio 2001 Fu annunciato come nuovo allenatore Malesani,[2] noto per aver portato il Chievo in Serie B e conquistato la doppietta continentale con il Parma grazie al suo gioco avveniristico.
L'inizio del campionato fu favorevole a entrambe le formazioni, che a metà novembre si sfidarono: la neopromossa guidava addirittura la classifica, mentre l'Hellas era in corsa per le coppe europee. L'importanza della sfida era tale che si decise di far precedere l'inizio della gara dall'esecuzione dell'inno di Mameli.[3] Gli scaligeri vinsero per 3-2 in rimonta ottenendo il quarto posto:[4] a fine partita, Malesani esultò correndo sotto la curva che ospitava la tifoseria casalinga, venendo aspramente criticato in particolare dai tifosi clivensi. Dal canto suo, il tecnico si difese in uno sfogo rimasto noto negli anni, nel quale dichiarò che "nel calcio bisogna essere fatti di plastica" e aveva comunque detto al collega Delneri che in caso di vittoria avrebbe esultato.[5][6]
A febbraio la società rinnovò il contratto al mister con la squadra al 7º posto in classifica.[7] L'allenatore ha rivelato anni dopo che in quel periodo, visti i buoni risultati fin lì espressi col Verona, è stato contattato ad allenare il Milan nella stagione successiva, qualora avesse ripetuto le buone prestazioni dell'andata nel girone di ritorno[8].
Il proseguimento del torneo non risultò altrettanto buono, con la squadra che presto abbandonò le posizioni di vertice:[9] basti pensare che i gialloblù passarono dal 7º posto (che occupavano dopo la 23ª giornata) al 15º e quartultimo posto di fine campionato che finì per condannare gli scaligeri alla retrocessione. Nel girone di ritorno furono infatti ben 11 le sconfitte: tra queste, il 2-1 subìto nella stracittadina di fine marzo.[10] Fu fatale il 3-0 incassato all'ultima giornata contro il Piacenza, diretta concorrente per la salvezza.[11] La retrocessione del Verona nel 2002 è considerata lo spartiacque negativo nella carriera di Malesani: la mancata salvezza in Serie A della squadra della sua città lo ha segnato profondamente, non solo a livello professionale, come ha ammesso in seguito il tecnico stesso.[8]
Il vero motivo di questo clamoroso "harakiri", fu dovuto al fatto che il patron Pastorello smise di pagare gli stipendi e non poté nemmeno versare il bonus salvezza della stagione precedente, in quanto non riceveva più fondi dalla Parmalat del suo superiore Calisto Tanzi. Michele Cossato infatti ha dichiarato:[12]
«Nello spogliatoio si era staccata la spina. Non arrivavano gli stipendi, si parlava soltanto di soldi. C’erano giocatori che già sapevamo che sarebbero andati via, altri che erano in prestito. Malesani diceva cosa fare, ma la testa non c’era più. Credevamo di essere già salvi, al sicuro. Non era così. Quando ce ne accorgemmo era troppo tardi. E, senza voler cercare alibi, la fortuna ci fu contraria. Ma fatemi dire una cosa: l’allenatore non poteva fare di più.»
Ironia della sorte, esattamente vent'anni dopo, il Verona avrebbe disputato un campionato molto simile riuscendo non solo a salvarsi ma lottando inevitabilmente per l'accesso alle coppe europee sotto la guida dell'ex-juventino Igor Tudor.
Divise e sponsor
Il fornitore di materiale è Lotto, mentre lo sponsor ufficiale è Amica Chips. La terza divisa è basata su quella del 1909, con il colletto a polo chiuso da laccetti.
^CARLO TEODORANI È TUTTO GIALLOBLU'., su hellasverona.it, 27 giugno 2001. URL consultato il 14 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2020).
^abcECCO LE ULTIME NOVITA' DI MERCATO., su hellasverona.it, 29 giugno 2001. URL consultato il 14 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
^IL GIOVANE MATTEASSI ALL'HELLAS, su hellasverona.it, 7 luglio 2001. URL consultato il 14 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2020).
^APERTE LE BUSTE: MUTU GIALLOBLU', su hellasverona.it, 30 giugno 2001. URL consultato il 14 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 31 marzo 2012).
^MERCATO: NIGMATULLIN È DELL'HELLAS, su hellasverona.it, 2 gennaio 2002. URL consultato il 14 febbraio 2017 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2020).