Il Governo Minghetti II è stato in carica dal 10 luglio 1873[1] al 25 marzo 1876[2] per un totale di 989 giorni, ovvero 2 anni, 8 mesi e 15 giorni.
Compagine di governo
Appartenenza politica
Situazione parlamentare
NOTA: Ai tempi del Regno d'Italia, poiché secondo lo Statuto Albertino il governo rispondeva nei fatti al solo Re, la fiducia parlamentare in senso moderno non era obbligatoria (ed in tal senso vari sono stati i casi di formazione di un governo palesemente privo di tale supporto). La prassi di determinare la sopravvivenza dell’esecutivo in base al supporto parlamentare, dunque, si è andata sviluppando solo successivamente, specie con l’ascesa dei partiti di massa e con l’introduzione del sistema proporzionale, in tempi molto più tardi rispetto all’unità, ed ufficialmente solo con la Costituzione della Repubblica Italiana. Per questo motivo, il grafico sottostante espone, secondo ricostruzioni e dichiarazioni, nonché secondo la composizione del governo, l’eventuale supporto che questo avrebbe o ha ottenuto.
Fino al 1874:
Dal 1874:
Composizione
Cronologia
- 4 febbraio 1874: la Camera respinge con 140 voti contrari e 107 favorevoli la proposta del Ministro della Pubblica Istruzione di istituire la scuola elementare gratuita e obbligatoria per tutti[5]; di conseguenza Antonio Scialoja si dimette.
- 18 marzo 1876: "Rivoluzione parlamentare": la Camera respinge con 242 voti contro 181 la richiesta del Governo di rimandare la votazione della risoluzione Morana che criticava i metodi di riscossione della tassa sul macinato; di conseguenza l'esecutivo si dimette[6].
Note
- ^ Agenzia Stefani, DISPACCI ELETTRICI PRIVATI - <<Firenze 10 luglio I ministri prestarono giuramento>>, su archiviolastampa.it, La Stampa, 11 luglio 1873.
- ^ Agenzia Stefani, DISPACCI ELETTRICI PRIVATI, su archiviolastampa.it, La Stampa, 26 marzo 1876.
- ^ a b Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipino al processo di controllo del rapporto di fiducia con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo è la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
- ^ Affiliato alla destra storica
- ^ Seduta della Camera del 4 febbraio 1874
- ^ XII Legislatura del Regno di Sardegna
Altri progetti