Questa è la lista dei governatori romani della provincia romana d'Asia. Creata dopo il 113 a.C., la provincia venne riorganizzata dall'imperatore Augusto che la assegnò al Senato come governatore proconsolare. La provincia fu divisa da Diocleziano durante la riorganizzazione degli anni 290, ed una piccola porzione della stessa mantenne il nome originario.
La provincia comprese i territori del regno di Pergamo, a cui si aggiunse la parte della Caria che era rimasta sotto il dominio di Rodi fino al 168 a.C. . Altre regioni furono assegnate ai re alleati: la Licaonia alla Cappadocia, ai figli di Ariarate V, rimasto ucciso durante la rivolta di Aristonico, la Frigia al Ponto fino alla morte del re Mitridate III (121-116 a.C.). Rimase indipendente la confederazione di città (koinon) della Licia (fino al 44 a.C.), Non vennero annesse né la Panfilia né la Pisidia. Il Chersoneso Tracico venne annesso probabilmente alla provincia di Macedonia. Le isole che avevano fatto parte del regno di Pergamo furono annesse alla nuova provincia, mentre le altre rimasero libere.
Nel testamento di Attalo III una clausola salvaguardava le libertà cittadine, ma furono poche le città considerate libere ed esenti da tributi (civitates liberae et immunes) o alleate del popolo romano (civitates foederatae), rispettando la varia situazione già presente nelle monarchie ellenistiche. La situazione venne tuttavia più volte modificata, in relazione alle parti prese dalle diverse città durante le guerre mitridatiche e le guerre civili (tra Mario e Silla, tra Cesare e Pompeo e tra Ottaviano e Marco Antonio). Le città libere conservarono il diritto di coniare monete in argento, mentre quelle tributarie solo monete in bronzo. Il territorio comprendeva, al momento dell'annessione, le terre del patrimonio regio divenute ager publicus populi romani, in alcuni casi date in concessione, vaste proprietà private, i territori assegnati alle singole città e quelli di proprietà di grandi santuari e, nell'interno, quelli delle comunità indigene organizzate in villaggi. Sotto Augusto alcune città ottennero la condizione di colonia romana (Alessandria Troade con il nome di Colonia Augusta, Pario, con il nome di Colonia Iulia Pariana, e Tralles, con il nome di Caesarea Tralles).
La provincia fu governata da un propretore e solo in tempo di guerra vi veniva inviato un console o un proconsole. Con la riforma augustea del 27 a.C. fu classificata tra le province senatorie e veniva governata da un proconsole. Il governatore era assistito da un questore propretore e da tre legati. La capitale, che forse nei primi tempi dopo l'annessione era stata la stessa del regno pergameno, Pergamo, divenne presto Efeso[1]. Era divisa in una serie di distretti giudiziari (conventus), di cui ci fornisce una lista Plinio:[2]Laodicea al Lico, Synnada, Apamea di Frigia, Alabanda, Sardi, Smirne e Pergamo, oltre alla capitale provinciale. I primi tre furono per qualche tempo (fino al 50 a.C.) alla provincia di Cilicia.