Marco Aponio Saturnino
Marco Aponio Saturnino (in latino Marcus Aponius Saturninus; fl. I secolo) è stato un politico e militare romano. BiografiaMarco Aponio Saturnino, originario della Betica,[1] era stato nominato membro della confraternita degli Arvali dal 57, probabilmente grazie al patronato del conterraneo Seneca[2]; fu nominato console suffetto nel 53 o più probabilmente nel 54[3], e tra il 68 e il 69 fu nominato legatus Augusti in Mesia da Galba.[4] Nel febbraio del 69, sotto il principato di Otone, novemila Roxolani invasero la provincia di Aponio e questi riuscì a respingerli brillantemente, guadagnandosi una statua trionfale a Roma.[5] Durante la guerra tra Vitellio e Vespasiano, tra settembre e ottobre, Aponio si schierò in un primo momento con Vitellio ma, visto che la sua causa era meno forte, si schierò per Vespasiano.[6] Dopo aver portato la legione VII Claudia, al comando di Lucio Vipstano Messalla, nel nord Italia,[7] i soldati si rivoltarono contro Aponio per una presunta lettera indirizzata a Vitellio, e il legatus riuscì a malapena a fuggire dalla propria villa, rimanendo così senza littori a Padova per il resto della guerra[8]. In passato, si pensava che, dopo la guerra, Aponio fosse stato sorteggiato nel 73/74 come proconsole d'Asia[9]: tuttavia, il suo proconsolato è stato ridatato al 67/68 sulla base di nuove scoperte epigrafiche e di nuovi studi[2][3], portando all'ipotesi che Aponio possa essere morto poco dopo la conclusione della guerra[2]. Note
Bibliografia
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