Ferrovia Genova Bolzaneto-Genova Sampierdarena
La ferrovia Genova Bolzaneto-Genova Sampierdarena era una linea ferroviaria italiana ad uso esclusivo del trasporto merci, che si sviluppava sulla sponda destra del torrente Polcevera a Genova, da qui il nome di binario industriale in sponda destra del Polcevera. La linea era a semplice binario non elettrificato comprendente le tre stazioni intermedie di Genova Trasta, Genova Fegino e Genova Campi. StoriaPrimo esercizioLa linea venne formalmente attivata il 1º marzo 1914 sotto la gestione dell'azienda autonoma delle Ferrovie dello Stato.[1][2] Nel 1916 viene realizzata la travata metallica di 78 m per l'allacciamento dello scalo del Campasso alla linea succursale dei Giovi, scavalcando la linea e la stazione di Genova Rivarolo.[3] Nel 1918 le stazioni di Borzoli Trasta e Fegino cambiano nome in semplicemente Trasta e Fegino.[4] Nel 1926 le stazioni presenti sulla linea (insieme a diverse altre nel nodo di Genova) cambiano denominazione aggiungendo il prefisso "Genova" a Trasta, Fegino, Cornigliano Campi.[5] Per un limitato periodo dal 25 luglio 1932 la gestione dell'esercizio venne temporaneamente affidata alla Società Anonima Ansaldo.[6][7] Nel 1940 la stazione di Campi, allora denominata "Genova Cornigliano Campi", assunse la denominazione di "Genova Campi".[8] Sempre in quell'anno venne inaugurata la Squadra Rialzo a Trasta – con denominazione Officina Rialzo di Genova Borzoli Trasta – per la manutenzione dei veicoli, in costruzione dalla fine degli anni '30,[9] in affiancamento alla preesistente di Campi[10][11] e in sostituzione di quella di Genova Piazza Principe;[12] risultava inoltre in corso, al 30 giugno 1941, la costruzione di un nuovo ponte in muratura a 9 luci di 108 m tra Bolzaneto e Trasta.[13] Al 30 giugno 1944 risultava pronta per l'installazione una travata metallica in prosecuzione del costruendo ponte in muratura sul Polcevera.[14] Risultavano inoltre in corso dei lavori di ampliamento del capannone per riparazione carri e di costruzione di uno nuovo per la riparazione di carrozze viaggiatori alle officine di Trasta.[15] Annessi a questi le stazioni di Trasta e Bolzaneto erano anch'esse interessate da lavori di sistemazione.[16] D'altro canto, il giorno precedente, lo scalo di Sampierdarena riportò gravi danni al parco Polcevera, a ridosso del "P.M. Forni".[17] Dopoguerra e declinoNel 1958 venne attivata la gestione in Dirigenza Unica tra Bolzaneto e Campi;[18] contestualmente la linea venne limitata a Campi eliminando l'innesto nel parco Forni di Sampierdarena Smistamento e il ponte sul Polcevera stesso.[19] Tra il 1959 e il 1960 risultava in corso la costruzione della galleria Facchini correlata alla realizzazione del collegamento diretto tra Genova Piazza Principe e Bivio Rivarolo via Genova Campasso.[20] Erano stati anche apportati dei lavori di sistemazione minori alla Squadra Rialzo di Trasta.[21] All'inizio degli anni 2000 sussisteva un sostenuto traffico di vetture e carri inerente alla Squadra Rialzo di Trasta, con il piazzale della stazione spesso ingombro.[22][23] La linea venne definitivamente soppressa il 18 giugno 2007 in seguito al calo dell'attività produttiva nella zona del Polcevera e, per ultimo, la chiusura delle attività presso le OMV di Trasta.[24][25] Al 2020 l'area di 92200 m² dell'ex Squadra Rialzo di Trasta risulta di proprietà di Rete Ferroviaria Italiana ma in stato di abbandono[26] e in vendita dal 2015.[27] Caratteristiche
La linea era a semplice binario non elettrificato (anche se predisposto), gestita in Dirigenza Unica dal 1958 e in regime di raccordo nell'ultimo periodo di attività. All'attivazione riportava le seguenti caratteristiche tecniche:[1]
Nel 1990 l'armamento venne rinnovato dal gestore dell'infrastruttura, installando rotaie UNI 60 e traverse in cemento armato.[28] PercorsoLa linea ha origine 194 m dopo l'asse del fabbricato viaggiatori di Bolzaneto in direzione Genova per poi attraversare con un ponte in muratura il torrente Polcevera. La prima stazione che si incontra è quella di Genova Trasta, con annesse officine, per poi continuare sulla sponda destra del torrente, venire scavalcata dal ponte della linea veloce dei Giovi e dalla linea – scollegata – per lo scalo di Genova Campasso attraversando l'unica galleria della linea, denominata "Facchini", e immettersi nel piazzale di Genova Fegino. Lasciato il piazzale di Fegino la linea è ancora una volta scavalcata dalle linee per Tortona e per Asti, costeggia la sponda del Polcevera fino allo scalo di Genova Campi per poi arrestarsi nei pressi di un casello riconvertito in abitazione privata.[22] Fino alla fine degli anni '50 la linea proseguiva attraversando il Polcevera con un ponte non più esistente e reimmettendosi nel fascio Forni dello scalo di Sampierdarena. TrafficoLa linea era stata concepita sin dall'inizio come linea esclusivamente adibita a traffico merci[1] e, seppur tutte le stazioni erano munite di fabbricato viaggiatori, nessuno di essi ospitava all'interno servizi tipici come la sala d'attesa e la biglietteria a sportello, standard dell'epoca per il servizio viaggiatori.[29][30][31] Vi circolava nei primi anni di esercizio una coppia di treni ordinari al giorno[1] mentre prima della dismissione era interessata da tradotte di materiale riparando inerente alla Squadra Rialzo di Trasta.[22][23] Le tradotte venivano effettuate con locomotive diesel FS dei gruppi 216, 245 e D.145; il materiale, viaggiatori di vario tipo, veniva stazionato a Trasta prima di venir inviato a revisione.[23] Note
Bibliografia
Fonti FS
Fonti web
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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