Compare per la prima volta nel 1072 come «villa Caum», poi nel 1184 come «villa Chaum» e nel 1264 come «Caono».
Le prime ipotesi etimologiche sono quelle proposte, con riserva, da Giovanni Frau: da *cagociu, soprannome affibbiato a una persona altezzosa (da cacare), o da *cucutia "zucca", in entrambi i casi seguiti dal suffiso -ōne. Decisamente più convincenti quelle formulate in seguito da Pier Carlo Begotti, che lo ritiene derivato dal latinocavus "canale artificiale", con l'aggiunta dello stesso suffisso -ōne. La -s finale non è etimologica, ma si è aggiunta per analogia con altri toponimi friulani[7][8].
Storia
La zona, dai terreni fertili e ricca di acque, doveva essere abitata già al tempo dei Celti e forse anche prima, tuttavia le prime testimonianze certe risalgono all'epoca romana. In questo periodo l'attuale Chions venne inquadrata nell'agro di Concordia e il territorio fu centuriato. La sistemazione agraria del periodo sussiste ancora nelle odierne campagne.
Chions e le sue frazioni si formarono successivamente alle invasioni barbariche probabilmente sui resti di insediamenti più antichi, ma l'abitato di Villa Caum è attestato solo dal 1072. In questo periodo vi sorgeva una centa (un piccolo fortilizio a carattere rurale), di cui resta ancora traccia in una zona di terreno rialzato e nel campanile della parrocchiale, ricavato forse da una torre. Tra il Tre e il Quattrocento fu feudo dei Panigai (mentre Villotta e Torrate erano degli Sbrojavacca).
Lo stemma e il gonfalone del comune di Chions sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 9 aprile 1955.[10]
«Stemma d'argento, alla torre di rosso, murata di nero, aperta e finestrata del campo, merlata di tre alla guelfa, fondata sulla campagna diminuita, di verde. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.[11]
L’oratorio, ubicato nella frazione di Chions, è stato fatto costruire nella fine del XVIII secolo dalla famiglia Rambaldini. L’edificio si trova in prossimità della villa Cossetti , di cui costituiva una pertinenza. Esso presenta un unico vano, all’interno sono presenti alcune decorazioni murali recenti, un altare realizzato in muratura e stucco ed una statua lignea di San Giuseppe.
Parrocchia di San Giorgio
Oratorio San Domenico Savvio (ubicato vicino alla parrocchia)
Chiesa di San Liberale (Villotta)
La chiesa, ubicata nella frazione di Villotta, fu fatta erigere nel XVI secolo, ciò si evince dalla data in cui è stata costruita la facciata in mattoni riportante lo stemma della famiglia Sbrojavacca (1515) e dalla data riportata sullo stemma del portale d'ingresso (1506).
L'edificio presenta una facciata in stile gotico costruita in mattoni e a doppio spiovente, internamente è a unica navata e verso l'altare vi è la presenza di affreschi.
Capitello a San Isidoro (Villutta)
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
La chiesa venne costruita a Taiedo nel 1420 e consacrata l'anno dopo. La popolazione e il conte Sbrojavacca godevano di giuspatronato per l'elezione del parroco, istituto giuridico decaduto nel 1938, data di conferimento del titolo di arciprete. Dal 1986 è unita alla chiesa di San Giuliano Martire di Torrate che originariamente era annessa al castello degli Sbrojavacca (risalente al XI o XII sec., del quale rimane solo una torre). Fino al 1519 la chiesa apparteneva alla pieve di San Michele arcangelo di Pescincanna, com'è per Fagnigola, Pravisdomini, Cimpello, Villotta, Basedo, Tiezzo, Chions, Panigai e Savarolo; al giorno d'oggi appartiene alla forania di Azzano Decimo
Chiesa di San Giuliano
La chiesa, ubicata nella località di Torrate, venne fatta costruire nel 1332 e venne riedificata nel 1661, originariamente era annessa al castello della famiglia Sbrojavacca ed era sotto l'abbazia di Sesto, nel 1818 passò sotto alla giurisdizione della diocesi di Concordia-Pordenone. Il campanile merlato venne fatto costruire nell'anno 1934.
Villa Perotti (seconda metà del XIX secolo - Chions)
Villa Sbrojavacca
L'edificio, ubicato a Villotta, venne fatto costruire dalla famiglia Sbrojavacca nella seconda metà del XVII secolo, venne danneggiato gravemente durante il primo conflitto mondiale a causa di un incendio e venne ricostruita negli anni successivi. Annesi alla villa vi sono alcuni rustici isolati e il parco Sbrojavacca.
Villa Morassutti (Villutta)
Villa Metz Marzola (Villutta)
Torre Sbrojavacca
L'edificio, ubicato nella località di Torrate, faceva parte del castello di Sbrojavacca, demolito nel 1820, del quale è rimasta solo questa torre.
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 538, ovvero il 10,37% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[13]:
Comune originariamente friulanofono, negli ultimi decenni a Chions si è imposto il veneto. Già nel 1968 un'inchiesta di Amedeo Giacomini dimostrava come lo stato della lingua friulana fosse assai mediocre, essendo ormai limitata ai soli anziani. Negli stessi anni Giuseppe Francescato constatava nel veneto locale la presenza di deboli tracce di friulano, individuabili non tanto nel lessico quanto nella morfologia (in particolare nella coniugazione dei verbi)[14].
Chions è stato pertanto escluso dall'elenco ufficiale dei comuni friulanofoni[15].
Geografia antropica
Frazioni
Le frazioni principali sono Villotta, Chions, Basedo, Taiedo e Torrate.
Torrate
Di particolare importanza storica è il borgo di Torrate, originatosi a partire dall'omonimo castello, costruito tra l'XI secolo e il XII secolo e in possesso della famiglia Sbrojavacca. Nei pressi del borgo cresce il bosco di Torrate, una macchia di vegetazione un tempo di vaste proporzioni ma che risulta oggi notevolmente ridimensionata. Torrate è sede di numerosi pozzi di approvvigionamento d'acqua per l'acquedotto basso Livenza, nonché di impianti per il trattamento dell'acqua potabile. Nelle vicinanze sono presenti infatti diverse risorgive da cui nascono svariate roggie.
Per quanto riguarda le autostrade, il territorio di Chions è attraversato dalla A28 che collega Portogruaro a Conegliano. Il comune è servito dallo svincolo denominato "Villotta", localizzato a sudest della stessa.
Ferrovie
Il comune è attraversato dalla vecchia ferrovia San Vito al Tagliamento-Motta di Livenza, dismessa ormai da decenni. A Villotta si trovava la fermata "Chions-Azzano Decimo" di cui sussistono ancora i fabbricati.
Ha sede nel comune la società di calcio A.P.C. Chions, fondata nel 1972, militante nel campionato di Serie D 2023 - 2024 e la società Chions Fiume Volley ASD che partecipa al campionato di Serie B2 Femminile di pallavolo.
Note
^Il borgo di Torrate non ha lo status di frazione, ma gli viene comunque riconosciuto un valore storico (cfr. lo statuto comunale).
^ Gianna Marcato, Fu così che tentammo di suicidare il dialetto. Confessioni di parlanti del Novecento veneto, in Lingue e dialetti nel Veneto, Padova, Unipress, 2005.
^ AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 203.
^ Carla Marcato, Chiòns, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 204, ISBN88-11-30500-4.
^Giovan Battista Pellegrini, Introduzione all'Atlante storico-linguistico-etnografico friulano (ASLEF), Padova-Udine, Istituto di glottologia dell'Università di Padova-Istituto di filologia romanza della Facoltà di lingue e letterature straniere di Trieste, 1972, pp. 199-200.