Chianciano Terme
Chianciano Terme è un comune italiano di 7 053 abitanti[2] della provincia di Siena in Toscana. La località è famosa per le sue acque termali e per gli svariati premi letterari, cinematografici e televisivi che vi si svolgono da molti decenni. Geografia fisicaChianciano Terme è ubicata nel settore sud-orientale della Toscana e della provincia di Siena, non lontano dal confine con l'Umbria e il Lazio. Località termale e terapeutica ben nota in Italia, la cittadina si sviluppa a cavallo tra la Val d'Orcia con le sue crete (dal 2004 patrimonio dell'umanità dell'UNESCO) e la fertile (ma un tempo paludosa) Val di Chiana, tra le colline dei vini di Montepulciano e le attrattive rinascimentali di Pienza. Chianciano confina a nord con Montepulciano, a est con Chiusi, a sud con Sarteano e a ovest con Pienza. Ha avuto nel periodo 1915-1920 un rapido sviluppo con la costruzione di un acquedotto, di uno stabilimento di imbottigliamento e con la ristrutturazione dello stabilimento dell'Acqua Santa. Tale sviluppo è continuato nel secondo dopoguerra con la trasformazione degli stabilimenti termali e l'aumento delle strutture ricettive.
StoriaLe proprietà benefiche delle acque minerali di questa cittadina erano già apprezzate da Etruschi e Romani, che avevano occupato stabilmente la zona edificando un importante centro abitato. La presenza in questo territorio di numerosi sepolcreti fa pensare a un insediamento, forse più di uno, gravitante intorno alla città di Chiusi. Se Chiusi ha però raggiunto il periodo di maggior splendore nel V secolo a.C., nel chiancianese sono ricchi i resti del periodo del Bronzo e del Ferro. Tra questi degno di nota è l'insediamento eneolitico di Chiarentana, alle pendici del monte Cetona, dove sono state scoperte le fondamenda di alcune capanne con la presenza di resti ceramici e materiali in ossidiana. Il ritrovamento di questi oggetti testimonia un ricco scambio commerciale che era esistente con l'arcipelago pontino, e in particolare con l'Isola di Palmarola, luogo di produzione dell'ossidiana. Alla fine dell'età del Ferro (X - IX secolo a.C.) in queste colline che si affacciano sulla Val d'Orcia si formò un ricco e popoloso insediamento del quale non c'è traccia ma che è sicuramente esistito per via della ricca necropoli in corso di scavo dal 1990. L'Associazione Geo-Archeologica di Chianciano Terme in questa data ha incominciato lo scavo di una vasta area situata in località La Foce riportando alla luce oltre 700 tombe che vanno dall'inizio dell'VII alla fine del VI secolo a.C. Si tratta di tombe a ziro (dove le ceneri sono contenute in grandi ziri di terracotta insieme al corredo), di tombe a cassonetto (contenitori a forma di parallelepipedo in pietra con la stessa funzione dello ziro) e di tombe a camera, scavate nel tufo. La particolarità di questa necropoli è costituita dalla presenza di un numero così elevato di sepolcri e dalla ricchezza del materiale in essi contenuti. Mentre qui infatti esistono diverse centinaia di tombe, nell'agro chiusino sempre dello stesso periodo orientalizzante sono venute alla luce solo una settantina di sepolcri. La presenza di un centro abitato così grande per l'epoca è dovuta alla posizione strategica in cui si trovava: a cavallo di un passo a 500 m di altitudine dove passava l'antica Rosellana, la principale arteria di collegamento tra le città costiere e l'Etruria interna (Chiusi, Perugia, Cortona, Arezzo). Di notevole interesse sono poi i materiali contenuti in queste tombe: vasellame etrusco in terracotta acroma, in bucchero, gioielli in bronzo e argento (anelli, armille, collane). Nelle tombe più tarde sono frequenti vasi d'importazione: attici e corinzi. Tuttavia la fortuna di questa necropoli è dovuta al ritrovamento di una settantina di canopi, sculture fittili che hanno la forma della testa del defunto sorrette da un "trono" e contenenti le ceneri del morto. La necropoli della Foce è stata abbandonata nel V secolo a.C., anche se in periodo ellenistico riutilizzata sporadicamente. In questo periodo si sviluppa un'altra necropoli, situata nella zona Pedata-Morelli. Si tratta di sepolcri a camera molto grandi, spesso con alcune camere per tomba, dal ricchissimo corredo. Da quest'area provengono alcune statue cinerario in pietra fetida conservati al Museo Archeologico di Firenze, tra cui la celebre Mater Matuta etrusca, cippi funerarei e altri materiali. Importante è poi il materiale bronzeo, di elegante fattura. Questo complesso sistema funerario appartiene a un ceto aristocratico di possidenti terrieri, spesso in contrasto con l'ambiente chiusino. Il periodo ellenistico vide la nascita di alcuni santuari dedicati alle divinità delle acque, anche se alcuni erano già sorti in precedenza. Tra questi il più famoso è il Tempio dei Fucoli; trovato nell'omonima collina ci ha restituito parte dei suoi frontoni in terracotta che raffigurano scene mitologiche. È proprio in quest'epoca, però, che la civiltà etrusca entra in decadenza sia per problemi interni sia per la sempre crescente romanizzazione. I Romani hanno diviso le terre del Chiancianese in vasti latifondi, che hanno contribuito a eliminare il ceto di piccoli proprietari terrieri che in periodo etrusco si affiancava alla nobiltà. Di questo periodo è la fattoria tardo-etrusca di Poggio Bacherina, che ci ha restituito vasche per la produzione di vino ed olio. Al periodo romano risalgono invece l'insediamento termale di Mezzomiglio e la cisterna di Camerelle. Proprio le terme di Mezzomiglio, secondo quanto sostengono gli studiosi statunitensi che vi hanno compiuto gli scavi, sarebbero da identificarsi con i bagni chiusini di cui parlava il poeta latino Quinto Orazio Flacco, e nei quali trascorse un periodo di riposo per ordine di Antonio Musa, medico personale dell'imperatore Augusto. Nel medioevo Chianciano fu un possedimento della repubblica di Siena e, nel 1477, fu teatro di scontri tra i soldati senesi e quelli di Carlo da Montone. Nel 2016 assurge alle cronache nazionali ed europee per la decisione di ospitare a settembre il raduno nazionale dei "fascisti del terzo millennio" di Casa Pound, con la condanna dell'Associazione Nazionale Partigiani e di tanti cittadini increduli che la cittadina ospitante dal 1988 il meeting delle comunità ebraiche moderne e che fa parte di una provincia che pagò un pesante tributo in termini di vite umane prima della Liberazione nazifascista, non si sia opposta a questo fatto[5][6]. SimboliLo stemma e il gonfalone sono stati concessi con l'apposito decreto del presidente della Repubblica datato al 7 febbraio 1980.[7][8]
«Drappo partito di giallo e di rosso…[8]»
La bandiera è stata concessa con il D.P.R. datato all'8 febbraio 2019. «Drappo partito di giallo e di rosso, caricato dello stemma comunale. L'asta sarà ornata dalla cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali.[9]» Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture civili
Aree naturali
Frequentatore assiduo delle terme di Chianciano fu Luigi Pirandello, che vi ambientò due delle sue Novelle per un anno: Acqua amara e Pallino e Mimì. SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[10] Etnie e minoranze straniereSecondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 1 013 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: CulturaIstruzione
Musei
EventiLa località di Chianciano Terme è da molti decenni favorita da molti premi letterari, cinematografici e musicali (e relativi festival) che si sono svolti in passato e che continuano in parte a svolgersi ancora oggi. Premio Chianciano (Premio Chianciano della Critica Radiotelevisiva, 1973 - ?)Il più importante premio assegnato fu l'omonimo Premio Chianciano, dedicato ai film e alle trasmissioni televisive più interessanti e innovative dell'anno passato. Istituito nel 1973 e andato avanti fino agli anni '90, vide la partecipazione di molti conduttori e artisti famosi, tanto da ricevere ampia copertura mediatica televisiva. Teleconfronto (Mostra Internazionale del Telefilm, 1983 - 1988)Sulla scia del successo del Premio Chianciano, dieci anni dopo il comune di Chianciano decide di consolidare la località come punto di riferimento per il riconoscimento dei meriti nel campo televisivo internazionale inaugurando nel 1983 il Teleconfronto, una mostra internazionale del telefilm. La mostra vedrà la partecipazione di giurie internazionali composte da esperti del settore (per l'Italia, Sergio Zavoli). Festa della Musica Chianciano (1997? - oggi)Da alcuni anni si tiene annualmente a Chianciano un festival a ingresso gratuito appositamente dedicato al mondo della musica,[11][12] Starcon (2017 - oggi)Dal 2017, a Chianciano Terme viene ospitato lo Starcon, il più grande convegno italiano di appassionati di fantascienza. Nato nel 2012 a Bellaria, racchiude la Italcon, convention degli scrittori di fantascienza detentrice del Premio Italia, lo Sticcon, raduno degli appassionati italiani di Star Trek sotto l’egida dello STIC-AL, e lo Yavincon, che riunisce gli appassionati di Guerre stellari. Nel corso degli anni, altri club ed associazioni si sono uniti ai primi tre nell’organizzazione delle proprie convention. Nel 2017 (31ª edizione) ha visto coinvolti anche i gruppi di appassionati di Stargate, Doctor Who, Gundam e altri. Il convegno, organizzato in collaborazione con il comune di Chianciano, ha utilizzato vari spazi cittadini compreso il Palamontepaschi, che ha ospitato lo Starconcomics, evento dedicato al settore dei fumetti e del cosplay.[13] Nel 2018 (32ª edizione) è stato replicato il formato, ma senza la Italcon.[14] Premio Scudo (2021 - oggi)Dal 2021 è stato istituito un ulteriore premio, il Premio Scudo, dedicato al tema della sicurezza e della legalità e gestito anche dallo Stato maggiore della difesa.[15] AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Infrastrutture e trasportiAutostradeChianciano Terme è connesso alla rete autostradale italiana grazie al casello sull'autostrada A1 del Sole denominato Chiusi-Chianciano Terme, distante solo 12 km in Val di Chiana da Chianciano capoluogo. FerrovieNel confinante comune di Chiusi, a 15 km di distanza, è presente uno scalo ferroviario denominato Chiusi-Chianciano Terme. SportCalcioLa ASD Chianciano Terme dal 2021 ha riunito le 2 precedenti associazioni sportive affiliate alla Figc: la Virtus Chianciano 1945 che milita in terza categoria senese, la a.s.d New Team 2021, nata nel luglio 2021, che si occupa di calcio giovanile. Attualmente la Asd Virtus Chianciano Terme è formata dalle seguenti sezioni: calcio a 11, calcio giovanile, calcio amatoriale UISP, Pallavolo femminile. CiclismoPer cinque volte Chianciano Terme è stata sede di arrivo di una tappa del Giro d'Italia, la prima nel 1938, l'ultima nel 1988 e nel 2010 è stata sede di partenza dell'ottava tappa Chianciano Terme - Terminillo.
Impianti sportiviLa cittadina è dotata di molti impianti sportivi, pubblici e privati, tra cui il Centro Polisportivo Comunale, progettato negli anni '70 dagli architetti Filiberto Sbardella e Giancarlo Petrangeli,[17] che comprende le piscine olimpioniche all'aperto con ampio parco alberato, il Palazzo dello Sport con piscine al coperto e campi di basket, pallavolo, pallamano. Vari poi i campi da tennis in strutture private. Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
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