Il capoluogo di Castino si trova all'estremità del Comune: a sud dista appena 1 km dal territorio di Cortemilia, rinomato comune di origine medievale e capitale della nocciola; 500 metri dal territorio comunale di Rocchetta Belbo; 1 km dai territori dei comuni di Perletto e di Vèsime (provincia di Asti).
Dista circa 2 km dal territorio di Cossano Belbo (frazione Scorrone), però senza confinarvi direttamente: fra i due comuni vi è una propaggine del territorio comunale di Rocchetta Belbo.
A nord il comune di Càstino si estende verso Trezzo Tinella, Mango, Alba (senza confinare con quest'ultimo; fra essi si frappone una porzione di territorio di Borgomale).
Origini del nome
L'etimologia del nome Càstino non è precisa. Ci sono 3 ipotesi in merito all'origine del suo nome:
a) Castus, in italiano Càstino, il cognome di un funzionario romano.
b) castrum, ovvero castrinum ("piccolo accampamento").
c) Castaneum, "castagno", per la presenza di castagneti, nell'antichità.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 12 ottobre 1987.[4]
Lo stemma si presenta troncato: il primo è d'azzurro, all'aquila al volo spiegato di nero, coronata d'oro; il secondo d'argento, a cinque bande di rosso. Il gonfalone è un drappo rettangolare troncato di rosso e di azzurro.
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Castino sono 75[6], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[7]:
la Vernetta (Verneja), sulla collina, ad ovest, in direzione di Bosia
Campetto (Campej), a 3,7 km dal paese, sulla riva destra del Belbo, è un centro di servizi, vicino ad alcuni agriturismi, a circa 100 metri dall'inizio del territorio castinese. È poco distante da Bosia (ora comune, un tempo frazione di Càstino)
San Martino, frazione che ha un antico monastero
Cane (er Can), dista circa 2,5 km dal capoluogo e prese il nome dalla famiglia Cane, proveniente da Mango, dove aveva possedimenti
Alla sinistra troviamo:
San Bovo (San Beuv), a 8 km dal comune; vi sono alcune costruzione storiche; è grande il doppio di Campetto ed è poco distante da Rocchetta Belbo. Nella cascina Pavaglione è ambientata gran parte del romanzo La malora di Beppe Fenoglio. Venne eretta a parrocchia autonoma nel 1905.
Grazie (An Grasie)
Pavaglione (er Pavajôn), la frazione più distante, a circa 7 km, luogo di ambientazione e sviluppo del romanzo La malora di Beppe Fenoglio
Ferrini (Frin)
Sant'Elena (Sant'Elena), a 7 km dal comune
Economia
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