La storia del paese risale all’insediamento di una comunità celtico ligure alla confluenza del fiume Tanaro con i torrenti Mondalavia e Giuminella. L’insediamento venne in seguito compreso come sobborgo della città di Augusta Bagiennorum (vicina all’attuale Bene Vagienna). Durante l’epoca medievale era presente un castello, di cui non ci sono resti e l’abbazia di Sancte Virginis Mariae Narzolis[4], donata dall’Imperatore Ludovico III al Vescovo di Asti Agilulfo, anch’essa perduta. In seguito Narzole divenne parte del Comune di Cherasco e a seguito dell’occupazione napoleonica Narzole si costituì Comune nel 1802, per decreto dello stesso Napoleone Bonaparte.[5]
I Fratelli di Narzole
Durante l’occupazione francese fu attiva, con atti di brigantaggio, la banda dei cosiddetti Fratelli di Narzole, formata da fratelli o cugini come Giovanni e Domenico Fournier, Giambattista Rista Scarsello, Stefano e Giovanni Perno, Bartolomeo Gancia, Sebastiano Vivalda, Gian Battista Dogliani, Vincenzo Taricco e Giovanni Scarsello considerato il capo[6]. Le azioni che si estendevano fino al Monregalese e alla Liguria si basavano sull’intimidazione e ingiunzioni di pagamento, atti che per alcuni avevano scopi politici contro l’occupazione in quanto si diceva che la banda fosse finanziata dagli inglesi.[7]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Narzole sono 449[9], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[10]:
Narzole era servita di una propria stazione ferroviaria posta lungo la Ferrovia Bra-Ceva. La ferrovia è stata chiusa in seguito ai danni subiti dalla alluvione del 1994.
Note
^Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2024 (dato provvisorio).