Anticamente il sito veniva chiamato "Monte Acuto" (Mons Acutus in latino).
Nel 1041 l'imperatore Enrico III lo concesse al vescovo di Asti, che un secolo dopo lo cedette al conte Guido di Biandrate, che fece costruire il primo castello. Il conte Guido divise le proprie terre in parti uguali tra tutti i figli: al primogenito toccarono le terre dell'astigiano, tra le quali il feudo di Monte Acuto.
I Biandrate tennero Monte Acuto in feudo per circa tre secoli, fino al 1299, quando, sconfitti da Asti, vendettero il castello ai Roero (o Rotari) per 48.000 fiorini. L'acquisto venne riconosciuto ed approvato dal vescovo di Asti.
Il 2 novembre 1299 i Roero entrarono in possesso di feudi di Santo Stefano e di Monte Acuto, che prese il nome di Mons Acutus Rotarianum e successivamente di Monteu Roero.
Il castello fu costruito dai Roero ai primi del XV secolo sui resti di quello dei Biandrate.
Per via ereditaria il feudo passò a numerose altre famiglie: il 3 luglio 1784 fu ceduto a Vittorio Amedeo III di Savoia.
Chiesa di San Nicolao, parrocchiale che risale al XIV secolo è stata ricostruita con il campanile nel 1859-1860 mentre la facciata, di forme rinascimentali, è del 1920.
Chiesa di San Bernardino da Siena, ampliata in epoca barocca, ha un portale del 1672 e un pregevole altare
Architetture militari
Castello dei Roero, in posizione dominante l'abitato, è stato rimaneggiato più volte, ma conserva all'interno capitellitrecenteschi in arenaria e affreschi e decorazioni seicenteschi. Secondo Goffredo Casalis nel suo Dizionario geografico, storico degli Stati del Re di Sardegna, l'imperatore Federico, detto il Barbarossa, trovò rifugio ed ospitalità nell'inverno del 1167-1168 all'interno del castello.
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Monteu Roero sono 123[5], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[6]: