Castelletto Cervo
Castelletto Cervo (Castlèt in piemontese) è un comune italiano di 790 abitanti della provincia di Biella in Piemonte. Fa parte dell'unione di comuni della Comunità Collinare tra Baraggia e Bramaterra. Geografia fisicaIl paese è situato sulla sponda sinistra orografica del torrente Cervo su una altura che si incunea tra il corso di quest'ultimo e quello di un suo affluente, l'Ostola. Sul confine sud-orientale del comune scorre invece il torrente Guarabione,anch'esso affluente del Cervo.[4] Il piccolo centro abitato domina uno dei pochi guadi esistenti in zona per l'attraversamento del Cervo, guado che viene ancor oggi utilizzato per recarsi a Mottalciata. Il controllo di questo guado fu il motivo dell'origine del castello, edificato sulla sommità di questa piccola rupe a breve distanza dalla chiesa parrocchiale. StoriaSimboli«Stemma inquartato: nel primo, di rosso, alla croce d'argento; nel secondo e nel terzo, di azzurro, ai nove rombi d'oro, accollati e appuntati, tre, tre, tre; nel quarto, di rosso, alle due chiavi d'argento, decussate, con gli ingegni all'insù e rivolti verso il centro, accollate alla spada dello stesso, posta in palo e con la punta all'insù. Ornamenti esteriori da Comune.» Nel primo quarto è rappresentata la croce di Savoia, nel quarto i simboli dell'ordine monastico cluniacense; i nove rombi sono ripresi dal blasone della famiglia San Martino. Monumenti e luoghi d'interesse
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[6] Geografia antropicaSuddivisioni storicheL'unica suddivisione riconosciuta dalla comunità di Castelletto Cervo è di tipo storico, ovvero il cantone.[7] Oltre alla Villa, che ne costituisce il capoluogo, il comune è suddiviso nei seguenti cantoni: Olivetta, Crava, Terzoglio, Valle, Mulino, Gallo, Cagna, Chiesa, Bozzo, Cà Nova, Fiorio, Sarto, Palazzina, dell'Oste, Cà Gianmaria, Cà Bianca, Bernardo, Rosso, Isola, Morello, Garella di Fondo.[7] EconomiaOltre alla coltivazione del riso in comune di Castelletto Cervo sono presenti importanti cave di argilla.[8] Infrastrutture e trasportiIl territorio comunale fu servito, fra il 1940 e il 2003 dalla stazione di Masserano, trasformata in fermata alla fine del ventesimo secolo, posta lungo la ferrovia Biella-Novara. Amministrazione
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