Verbi latini deponenti e semideponentiAccanto ai verbi attivi e passivi, in latino vi sono anche i verbi deponenti e i verbi semideponenti.
Questi verbi si coniugano come la forma passiva della corrispondente coniugazione, tranne che nel participio presente e futuro, nell'infinito futuro, nel gerundio e nel supino accusativo, dove mantengono forma e significato attivi. Inoltre i deponenti transitivi hanno anche il gerundivo e il supino ablativo, di forma e significato passivo. Quindi ad esempio con il verbo hortari (esortare) abbiamo le seguenti forme all'attivo:
Il gerundivo ed il supino in -u hanno, oltre la forma, anche il significato passivo: hortandus = da esortare; hortatu = a essere esortato.
Ad essi si possono aggiungere i verbi revertor (ritorno) e assentior (approvo), che hanno forma attiva nei tempi derivati dal perfetto e forma passiva in quelli derivati dal presente e fio, fis, factus sum, fieri, "essere fatto", "divenire", "accadere". Tale verbo, tuttavia, è usato come passivo di facio anche nei composti, quindi è avvertito non come semideponente ma proprio come passivo. Tant'è vero che, all'originario fio (che deriva dalla stessa radice da cui deriva fui) si è aggiunto, per il perfetto, proprio quello che sarebbe il vero e proprio perfetto passivo di facio, vale a dire participio perfetto di facio e indicativo presente di sum. Particolarità dei verbi deponentiIl participio perfetto dei verbi deponenti ha valore attivo, ma ci sono alcuni verbi il cui participio perfetto ha valore passivo oltre che attivo. Questi sono: adipiscor (adeptus = che è stato ottenuto; che ha ottenuto), comitor (comitatus = che è stato accompagnato; che ha accompagnato), confiteor (confessus = che è stato confessato; che ha confessato), dimetior (dimensus = che è stato misurato; che ha misurato), experior (expertus = che è stato sperimentato; che ha sperimentato), meditor (meditatus = che è stato meditato; che ha meditato), paciscor (pactus = che è stato pattuito; che ha pattuito), partior (partitus = che è stato diviso; che ha diviso), populor (populatus = che è stato saccheggiato; che ha saccheggiato); sortior (sortītus = che è stato sorteggiato; che ha sorteggiato). Vi sono poi alcuni verbi deponenti e semideponenti il cui participio perfetto ha valore di gerundio presente. Essi sono: admiror (admiratus = ammirando), arbitror (arbitratus = credendo), fido (fisus = fidando), confido (confisus = confidando), diffido (diffisus = diffidando), gaudeo (gavisus = compiacendosi), reor (ratus = credendo), sequor (secutus = seguendo), utor (usus = usando) e vereor (veritus = temendo).[1] Esempi di frasiEcco alcune frasi con i verbi deponenti:
Particolarità dei verbi semideponentiCome già scritto nel precedente paragrafo, anche tra i semideponenti ci sono verbi il cui participio perfetto ha valore di presente: si tratta dei verbi audeo, gaudeo, soleo, fido, confido, diffido. Esempi di frasiEcco alcune frasi con i verbi semideponenti:
Note
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