La proposizione avversativa è una proposizione subordinata avverbiale che esprime un contenuto che si oppone a quello della reggente (ad esempio in italiano è introdotta dalle congiunzioni mentre, invece, laddove e i modi indicativo o condizionale).
In latino si rendono tipicamente mediante la congiunzione cum e il modo congiuntivo (cum avversativo). La negazione si forma semplicemente con non.
Esempi
«Cur igitur Lysias et Hyperides amatur, cum penitus ignoretur Cato?»
«Perché allora Lisia e Iperide sono amati, mentre Catone è ignorato del tutto?»
«Cum depereant silices aevo, carmina morte carent.»
«Mentre le pietre col tempo si polverizzano, la poesia non muore.»
«Hodie qui fuerim liber, eum nunc potivit pater servitutis.»
«Mentre fino a stamane ero libero, ora il padre mi ha ridotto in schiavitù.»
Nota: in quest'ultimo esempio viene utilizzata una struttura diversa, cioè quella con la proposizione relativa al congiuntivo.
Osservazioni
Alcune osservazioni o limitazioni:
È possibile trovare il cum avversativo anche con il modo indicativo (anche se ciò e abbastanza raro):
«Insanire me aiunt, ultro cum ipsi insaniunt.»
«Dicono che sono pazzo, dove invece i pazzi sono loro.»
Bisogna prestare molta attenzione a capire il senso del cum. Talvolta non è sempre chiara la distinzione tra quello avversativo e quello concessivo:
«Phocion fuit perpetuo pauper, cum divitissimus esse posset.»
«Focione fu sempre povero, sebbene potesse essere ricchissimo. (1° possibile traduzione)»
«Phocion fuit perpetuo pauper, cum divitissimus esse posset.»
«Focione fu sempre povero, mentre avrebbe potuto essere ricchissimo. (2° possibile traduzione)»
Strutture alternative
Altri modi di esprimere la proposizione avversativa sono attraverso il participio congiunto, l'ablativo assoluto o (come con il terzo esempio) attraverso la relativa impropria (ossia la subordinata introdotta dal pronome relativo seguito dal congiuntivo in luogo dell'indicativo).