Sorbolo
Sorbolo (Sòrbol in dialetto parmigiano[4], Sòrbel in dialetto locale) è stato un comune italiano di 9 571 abitanti[1] e una superficie di 39,33 km² della provincia di Parma, parte dell'Unione Bassa Est Parmense, precedentemente Unione di Sorbolo e Mezzani, di cui era capoluogo. Dal primo gennaio 2019 ha dato vita, assieme al comune di Mezzani, al nuovo comune di Sorbolo Mezzani, del quale è sede comunale. Geografia fisicaDistante 12 km dal capoluogo Parma e posto sul lato sinistro del torrente Enza che costituisce il confine della provincia di Parma con la provincia di Reggio Emilia, è attraversato dalla SS 62 della Cisa. Sorbolo fa parte dell'area della provincia denominata Bassa parmense. IdrografiaDal punto di vista idraulico, sono da segnalare i numerosi canali artificiali che attraversano il territorio sorbolese, tra cui spiccano i canali (o cavi) Gambalone, Naviglio-Terrieri, Fumolenta e Parmetta; quest'ultimo, lambendo la frazione di Coenzo, segna il confine tra il comune di Sorbolo e quello di Mezzani. Tutti e quattro i corsi d'acqua sono affluenti di sinistra dell'Enza, monitorati dalla competente autorità di bacino (AdBPO)[5]. Origini del nomeLa toponomastica ufficiale concorda nel vedere l'origine del nome come fitonimo, derivante dal latino Sorbus, e cioè il nome dell'albero da frutto detto sorbo, con il suffisso –ulus. Nell'antichità la pianta del sorbo era molto presente in zona mentre oggi in Emilia-Romagna è poco diffusa ed è tutelata come antico albero da frutto autoctono.[6] StoriaLe tracce più antiche di insediamento umano nel territorio di Sorbolo risalgono al periodo protostorico delle terramare (XVII-XIII secolo a.C.) rinvenute presso le frazioni di Coenzo e Casaltone. Tracce di insediamenti dell'età del ferro sono invece stati rinvenuti presso Ramoscello. Con la deduzione della colonia di Parma nel 183 a.C., anche Sorbolo entrò a far parte dell'Impero Romano. Il territorio venne centuriato in proprietà agricole facenti capo ad una villa rustica, dove si potevano anche produrre vasellame e oggetti di ferro e bronzo. L'area di Sorbolo era il crocevia dei commerci e delle comunicazioni tra Parma e l'importante centro romano di Brixellum, oggi Brescello. Ancora oggi la zona di Ramoscello, assieme alla contigua area di Pedrignano nel comune di Parma, preserva ancora gran parte della centuriazione romana. Negli anni '50 venne scoperto nell'orto della canonica un cippo di età imperiale dedicato a tale Vitor Arniense, appartenente ad una tribù ben documentata a Brescello. Il cippo era stato riutilizzato come pietra di fondazione nel XVII secolo, come testimonierebbe una seconda iscrizione frammentaria databile a quest'epoca.[7]. In seguito alla caduta di Roma, i campi furono progressivamente abbandonati. Solo secoli dopo l'attività di bonifica riprese grazie all'opera dei monasteri della zona. Alcuni toponimi riportano ancora alla memoria antichi boschi[8]: Ramoscello e Frassinara, nonché ovviamente Sorbolo. Sorbolo è citata per la prima volta nell'835 in un atto con il quale la regina Cunegonda conferisce Sorbulo al monastero di Sant'Alessandro di Parma. L'attività monastica si fa particolarmente intensa tra i secoli X e XVI, periodo durante il quale operano sul territorio del comune i monasteri di San Giovanni Evangelista, di Sant'Uldarico e dell'Abbazia Cistercense di San Martino dei Bocci. Altra importante attività monastica a Sorbolo è quella ospedaliera: San Macario a Chiozzola, l'Ospizio di San Leonardo della Formicola a Ramoscello (fino al XVI secolo) e l'Ospedale della Scolopia, costruito dai frati ospedalieri presso il ponte dell'Enza nel 1170[9]. Il potere politico era invece rappresentato dalle caseforti (a Ramoscello e a Frassinara), ma soprattutto dai ponti fortificati di Coenzo e di Sorbolo. Con la creazione del Ducato di Parma inizia l'età farnesiana (1545-1731) durante la quale il potere monastico è progressivamente sostituito da quello borghese e nobiliare. Diverse famiglie sono investite di titoli nobiliari e di beni nel territorio di Sorbolo: i Calvi (a Coenzo), i Campori-Menafoglio, i Gruppini (che lasciano il nome alla principale via centrale di Sorbolo) e dei Lalatta. Nel 1801 il Ducato di Parma viene annesso alla Francia napoleonica e con esso Sorbolo il quale diventa Comune nel 1806 (il primo sindaco è Giovan Battista Pinetti). Due anni dopo viene realizzata la prima scuola. Durante la seconda metà del XIX secolo la progressiva industrializzazione dell'economia porta alla nascita di società di mutuo soccorso: degli artigiani (1864), cooperativa di previdenza (1885), dei lavoranti (1891), di mutuo soccorso a Coenzo (1893). Quest'ultima tra l'altro disponeva di una biblioteca e organizzava corsi scolastici serali. Lo sviluppo dell'economia comporta quindi la crescita demografica di alcune frazioni, ma soprattutto del capoluogo. Nel 1964 cedette la borgata di Quadra Cantarano al Comune di Mezzani[10]. Movimento partigianoAlla causa partigiana diedero il loro contributo anche alcune centinaia di giovani del paese che, insieme ad altri volontari provenienti dalla Bassa parmense e reggiana, furono inquadrati nella 7/a Brigata S.A.P. "Julia", ufficialmente istituita in data 7 marzo 1945. Essa operò principalmente nella zona della Val Parma dove fu impiegata per la difesa dello schieramento partigiano dislocato a monte; la Brigata ebbe anche il compito di intralciare, mediante azioni di sabotaggio, i movimenti nemici lungo la Strada Nazionale della Cisa nonché di raccogliere informazioni ed aiuti dalle zone della Bassa. Tra il 6 ed il 13 aprile 1945 un distaccamento della 7/a "Julia" fu inoltre impiegato per un'ardita azione di sabotaggio che portò, tra l'altro, alla definitiva inservibilità del ponte sull'Enza, obiettivo di importanza strategica. Per tale motivo, alla pattuglia responsabile dell'azione fu tributato un "encomio solenne" da parte del Comando partigiano. Casati nobiliari legati a SorboloA Sorbolo sono legati, in ragione della presenza di terreni e ville di loro proprietà in paese e nelle frazioni, i nomi di alcune famiglie nobili non solo del Parmense, ma anche del Modenese (Marchesi Campori-Menafoglio):
SimboliStemmaIl Comune aveva un proprio gonfalone e un proprio stemma, già storicamente in uso così descritto: «Nel primo partito, vi è un Ponte a due arcate sul quale compare una guardiola, una casa sulla sinistra e una stella d'argento che sormonta il Ponte; nel secondo partito viene rappresentato un grande albero di sorbo; nella parte inferiore compare una campagna erbosa.» Lo stemma era stato ufficializzato nel 1930 tramite Regio Decreto. Due i simboli contenuti: il ponte sull'Enza a sinistra e una pianta di sorbo a destra. Il ponte, di fondamentale importanza per la vita di questo paese, per molto tempo ha rappresentato un vero e proprio confine; mentre il simbolo del sorbo e la base verde dello stemma stanno ad indicare la prevalente attività agricola che contraddistingueva all'epoca Sorbolo[12]. Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Essa è menzionata per la prima volta in un rogito notarile dell'835. Pesantemente danneggiato dal terremoto del 1831, l'edificio subì una radicale ristrutturazione in seguito alla quale assunse l'attuale aspetto neoclassico. Restauri effettuati dopo il terremoto del 1971 hanno riportato alla luce, in corrispondenza dell'abside, tracce di una preesistente ecclesia romanica. L'interno, a tre navate, consta di sei altari laterali, oltre a quello maggiore. Di particolare pregio storico-artistico è l'ottocentesco organo Serassi, recentemente restaurato. Gli altari sono ornati da alcuni dipinti di scuola parmigiana (come la pala dell'altare maggiore raffigurante il Martirio dei SS. Faustino e Giovita, opera di Giuseppe Peroni del 1748) e bolognese (Assunzione), risalenti ai secoli XVII-XVIII[13]. Architetture civili
SocietàEvoluzione demograficaSono qui riportati gli abitanti del comune autonomo di Sorbolo dal 1861 al 2018, che comprendeva oltre alla frazione capoluogo anche quelle di Bogolese, Casaltone, Coenzo, Enzano, Frassinara, Ramoscello.
Abitanti censiti[15] Infrastrutture e trasportiSorbolo è dotato di una propria stazione ferroviaria sulla linea Parma-Suzzara. Il paese è servito inoltre da due autolinee: esso è infatti capolinea dell'autobus 21 della parmigiana TEP che collega, a cadenza oraria, Sorbolo col capoluogo provinciale ed è dotato di alcune fermate sulla linea extraurbana 71 della società mantovana APAM che collega Parma con Viadana, passando per Brescello. AmministrazioneDi seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute nel comune prima della sua unione con Mezzani.
GemellaggiSportSono presenti due società sportive: A.S.D. Sorbolo, A.C.D. Biancazzurra e Sorbolo Basket School, che hanno disputato campionati dilettantistici regionali. Note
Bibliografia
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