Sinfonia n. 24 (Mozart)
La sinfonia n. 24 in Si bemolle maggiore K 182/173dA di Wolfgang Amadeus Mozart venne completata a Salisburgo il 3 ottobre 1773.[1][2] StoriaContestoLa carriera di Mozart come sinfonista era iniziata a Londra durante la grande tournée europea della famiglia Mozart fra il giugno 1763 e il novembre 1766. Il padre, Leopold, aveva pianificato il viaggio per esibire il talento dei propri figli, Wolfgang e Maria Anna, presso le principali corti europee. In questo periodo Wolfgang venne a contatto con le principali tradizioni musicali europee (tedesca, britannica, francese e italiana)[3] e realizzò le sue prime sinfonie, che si ponevano nel solco delle composizioni in tre movimenti all'italiana in stile galante di Carl Friedrich Abel e di Johann Christian Bach. Inoltre, ascoltò anche le sinfonie di altri compositori come Thomas Arne, William Boyce e Giuseppe Sammartini.[4] In seguito, Leopold e i suoi figli trascorsero diversi mesi nel 1768 a Vienna durante i quali Wolfgang adattò il proprio stile ai gusti del pubblico viennese, adottando fra le varie cose la struttura della sinfonia in quattro movimenti.[5] Wolfgang e suo padre Leopold fecero tre viaggi in Italia fra il dicembre 1769 e il maggio 1773.[6][7] In questo periodo Wolfgang alternò i suoi viaggi con soggiorni a Salisburgo, durante i quali compose l'opera Mitridate, re di Ponto, oltre a diverse sinfonie influenzate dal gusto italiano.[8] ComposizioneFra marzo 1773 e novembre 1774 Mozart compose a Salisburgo nove sinfonie: la n. 26 a marzo o autunno 1773, la n. 22 a marzo o aprile 1773, la n. 27 ad aprile 1773, la n. 23 a maggio 1773, la n. 24 a ottobre 1773, la n. 25 a ottobre 1773, la n. 29 ad aprile 1774, la n. 30 a maggio 1774 e la n. 28 a novembre 1773 o 1774.[9][10] Si tratta di un periodo della vita di Mozart scarno di dettagli. Fino a dicembre 1773, mese in cui si recò a Monaco di Baviera per supervisionare la prima rappresentazione della sua opera La finta giardiniera, trascorse l'intero anno a Salisburgo e, quindi, non esistono lettere ai parenti. Nello stesso periodo fu assunto come primo violino (insieme a Michael Haydn, fratello minore del più celebre Franz Joseph) alla corte arcivescovile di Salisburgo.[1] Il committente e lo scopo di queste sinfonie sono sconosciuti, ma è possibile che fossero destinate a mecenati italiani e che facessero parte di un gruppo unitario. Mozart apprezzò queste sinfonie tanto che le eseguì nuovamente a Vienna nel 1783. Tuttavia, poiché era insolito proporre al pubblico vecchie composizioni, dovette presentarle come nuove sinfonie. Questo, forse, è il motivo per cui Mozart cancellò le date dai manoscritti originali. I musicologi, in seguito, riuscirono a collocare cronologicamente le composizioni, anche se permangono alcune incertezze sulle sinfonie n. 22 e n. 28.[9] Le sinfonie n. 22, 23, 24, 26 e 27 sono costituite da tre movimenti e, tranne la n. 27, hanno caratteristiche di ouverture all'italiana come la durata abbastanza breve, un movimento centrale in stile pastorale e fanfare, mentre le n. 25, 28, 29 e 30 sono composte in quattro movimenti e contengono il minuetto.[9] Mozart e suo padre Leopold assistettero alla prima esecuzione dell'opera Lucio Silla, a Milano, il 26 dicembre 1772 e, nel maggio 1773, ritornarono a Salisburgo dal loro terzo viaggio in Italia. A luglio partirono per Vienna, forse alla ricerca di una prestigiosa occupazione presso la corte imperiale ma, nonostante fossero stati ricevuti il 5 agosto dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria, le loro speranze rimasero vane.[2] Tuttavia, il soggiorno viennese fu propizio per la crescita artistica di Mozart, che ebbe modo di conoscere alcune sinfonie di Franz Joseph Haydn, Jan Křtitel Vaňhal e Carl Ditters von Dittersdorf, tutte in tonalità minore. Queste composizioni suggestionarono Mozart al punto che, tornato a Salisburgo a fine settembre 1773, volle sperimentare le nuove nozioni acquisite.[2] All'inizio di ottobre apparvero due nuove sinfonie, la n. 24, di gusto galante e italianeggiante, datata 3 ottobre, e la n. 25, di carattere più drammatico, datata 5 ottobre. Entrambe le date sul manoscritto autografo furono successivamente cancellate. Secondo il musicologo Brian Robins è probabile che una o entrambe le sinfonie fossero state almeno iniziate a Vienna, in quanto è poco plausibile che Mozart abbia prodotto ben due lavori di grandi dimensioni entro una settimana dal suo ritorno a casa.[1] Il nuovo stile di queste sinfonie non piacque a Leopold Mozart che, in una lettera del 1778 a suo figlio, scrisse che: «Ciò che non ti fa onore è meglio che non venga conosciuto. Pe questo motivo non ho dato a nessuno le tue sinfonie, sapendo fin da ora che tu stesso, per quanto potessi esserne soddisfatto quando le scrivesti, con il passare degli anni, quando sarai più maturo e avrai acquisito discernimento, sarai ben lieto che nessuno le abbia sentite».[11] Prima esecuzione e pubblicazioneLa data e il luogo della prima esecuzione non sono noti e non si conosce neanche lo scopo originario della composizione. Il manoscritto originale è conservato presso la Biblioteca di Stato di Berlino. La prima edizione fu pubblicata nel 1880 da Breitkopf & Härtel a Lipsia, che la stampò con il nome Wolfgang Amadeus Mozarts Werke, Serie VIII, No. 24.[12] StrumentazioneLa partitura è scritta per un'orchestra composta da:[12]
Struttura e analisiSono presenti solo tre movimenti, secondo lo stile dell'ouverture operistica all'italiana:[12]
L'esecuzione integrale dura circa 10 minuti. Allegro spiritosoIl primo movimento, Allegro spiritoso, è scritto in Si bemolle maggiore, in tempo 4/4 e segue la forma-sonata. Si apre con un tema principale basato su una triade tonica discendente con dinamica forte dell'intera orchestra, al quale seguono figurazioni con trilli realizzate in piano dai soli violini.[1][2] Di seguito, l'incipit del movimento: Andantino graziosoIl secondo movimento, Andantino grazioso, è in Mi bemolle maggiore e in tempo 2/4. Il movimento lento è basato su due temi, con un dialogo fra gli archi e i fiati. Gli oboi del primo movimento sono sostituiti dai flauti e gli archi sono smorzati con l'applicazione dei sordini, creando un'atmosfera pastorale tipica di alcuni movimenti centrali delle sinfonie operistiche di gusto italiano.[1][2] Di seguito, l'incipit del movimento: AllegroIl terzo e ultimo movimento, Allegro, ritorna alla tonalità iniziale di Si bemolle maggiore e l'indicazione del tempo è 3/8. Si tratta di un movimento piuttosto breve, in forma di rondò, con temi e contrasti tipici dell'opera buffa italiana.[1][2] Di seguito, l'incipit del movimento: Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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