Sinfonia n. 25 (Mozart)
La sinfonia n. 25 in Sol minore K 183 (K6 173 dB) di Wolfgang Amadeus Mozart venne completata a Salisburgo il 5 ottobre 1773.[1] È anche conosciuta come Piccola sinfonia in Sol minore per distinguerla dall'unica altra sinfonia di Mozart nella stessa tonalità, la n. 40.[2] Si tratta della prima sinfonia che il compositore scrisse in tonalità minore.[3][4] StoriaContestoLa carriera di Mozart come sinfonista era iniziata a Londra durante la grande tournée europea della famiglia Mozart fra il giugno 1763 e il novembre 1766. Il padre, Leopold, aveva pianificato il viaggio per esibire il talento dei propri figli, Wolfgang e Maria Anna, presso le principali corti europee. In questo periodo Wolfgang venne a contatto con le principali tradizioni musicali europee (tedesca, britannica, francese e italiana)[5] e realizzò le sue prime sinfonie, che si ponevano nel solco delle composizioni in tre movimenti all'italiana in stile galante di Carl Friedrich Abel e di Johann Christian Bach. Inoltre, ascoltò anche le sinfonie di altri compositori come Thomas Arne, William Boyce e Giuseppe Sammartini.[6] In seguito, Leopold e i suoi figli trascorsero diversi mesi nel 1768 a Vienna durante i quali Wolfgang adattò il proprio stile ai gusti del pubblico viennese, adottando fra le varie cose la struttura della sinfonia in quattro movimenti.[7] Wolfgang e suo padre Leopold fecero tre viaggi in Italia fra il dicembre 1769 e il maggio 1773.[8][9] In questo periodo Wolfgang alternò i suoi viaggi con soggiorni a Salisburgo, durante i quali compose l'opera Mitridate, re di Ponto, oltre a diverse sinfonie influenzate dal gusto italiano.[10] ComposizioneFra marzo 1773 e novembre 1774 Mozart compose a Salisburgo nove sinfonie: la n. 26 a marzo o autunno 1773, la n. 22 a marzo o aprile 1773, la n. 27 ad aprile 1773, la n. 23 a maggio 1773, la n. 24 a ottobre 1773, la n. 25 a ottobre 1773, la n. 29 ad aprile 1774, la n. 30 a maggio 1774 e la n. 28 a novembre 1773 o 1774.[11][12] Si tratta di un periodo della vita di Mozart scarno di dettagli. Fino a dicembre 1773, mese in cui si recò a Monaco di Baviera per supervisionare la prima rappresentazione della sua opera La finta giardiniera, trascorse l'intero anno a Salisburgo e, quindi, non esistono lettere ai parenti. Nello stesso periodo fu assunto come primo violino (insieme a Michael Haydn, fratello minore del più celebre Franz Joseph) alla corte arcivescovile di Salisburgo.[1] Il committente e lo scopo di queste sinfonie sono sconosciuti, ma è possibile che fossero destinate a mecenati italiani e che facessero parte di un gruppo unitario. Mozart apprezzò queste sinfonie tanto che le eseguì nuovamente a Vienna nel 1783. Tuttavia, poiché era insolito proporre al pubblico vecchie composizioni, dovette presentarle come nuove sinfonie. Questo, forse, è il motivo per cui Mozart cancellò le date dai manoscritti originali. I musicologi, in seguito, riuscirono a collocare cronologicamente le composizioni, anche se permangono alcune incertezze sulle sinfonie n. 22 e n. 28.[11] Le sinfonie n. 22, 23, 24, 26 e 27 sono costituite da tre movimenti e, tranne la n. 27, hanno caratteristiche di ouverture all'italiana come la durata abbastanza breve, un movimento centrale in stile pastorale e fanfare, mentre le n. 25, 28, 29 e 30 sono composte in quattro movimenti e contengono il minuetto.[11] Mozart e suo padre Leopold assistettero alla prima esecuzione dell'opera Lucio Silla, a Milano, il 26 dicembre 1772 e, nel maggio 1773, ritornarono a Salisburgo dal loro terzo viaggio in Italia. A luglio partirono per Vienna, forse alla ricerca di una prestigiosa occupazione presso la corte imperiale ma, nonostante fossero stati ricevuti il 5 agosto dall'imperatrice Maria Teresa d'Austria, le loro speranze rimasero vane.[4] Tuttavia, il soggiorno viennese fu propizio per la crescita artistica di Mozart, che ebbe modo di conoscere alcune sinfonie di Franz Joseph Haydn, Jan Křtitel Vaňhal e Carl Ditters von Dittersdorf, tutte in tonalità minore. Queste composizioni suggestionarono Mozart al punto che, tornato a Salisburgo a fine settembre 1773, volle sperimentare le nuove nozioni acquisite.[4] All'inizio di ottobre apparvero due nuove sinfonie, la n. 24, di gusto galante e italianeggiante, datata 3 ottobre, e la n. 25, di carattere più drammatico, datata 5 ottobre. Entrambe le date sul manoscritto autografo furono successivamente cancellate. Secondo il musicologo Brian Robins è probabile che una o entrambe le sinfonie fossero state almeno iniziate a Vienna, in quanto è poco plausibile che Mozart abbia prodotto ben due lavori di grandi dimensioni entro una settimana dal suo ritorno a casa.[1] Il nuovo stile di queste sinfonie non piacque a Leopold Mozart che, in una lettera del 1778 a suo figlio, scrisse che: «Ciò che non ti fa onore è meglio che non venga conosciuto. Pe questo motivo non ho dato a nessuno le tue sinfonie, sapendo fin da ora che tu stesso, per quanto potessi esserne soddisfatto quando le scrivesti, con il passare degli anni, quando sarai più maturo e avrai acquisito discernimento, sarai ben lieto che nessuno le abbia sentite».[4] Prima esecuzione e pubblicazioneLa data e il luogo della prima esecuzione non sono noti e non si conosce neanche lo scopo originario della composizione. Il manoscritto originale fa parte di una collezione privata a Vienna. La prima edizione a stampa fu realizzata nel 1798 dall'editore Günter & Böhme di Amburgo, che ne pubblicò le parti separate nella raccolta Quatre symphonies, Op. 64. La partitura completa fu pubblicata nel 1880 da Breitkopf & Härtel a Lipsia, che la stampò con il nome Wolfgang Amadeus Mozarts Werke, Serie VIII, No. 25.[13] StrumentazioneLa partitura è scritta per un'orchestra composta da:[13]
Struttura e analisiSono presenti quattro movimenti, coerentemente con i canoni del classicismo:[13]
L'esecuzione integrale dura circa 20/25 minuti. Allegro con brioIl primo movimento, Allegro con brio, è scritto in Sol minore, in 4/4 e segue la forma-sonata. L'apertura presenta caratteristiche tipiche del movimento Sturm und Drang: passaggi drammatici e nervosi articolati su un notevole uso del tremolo.[1] È inoltre caratterizzato da sincopi ripetute, da una intervallo di settima diminuita, da scontri armonici e da giochi contrappuntistici.[4] Di seguito, l'incipit del movimento: AndanteIl secondo movimento, Andante, è in Mi bemolle maggiore e in tempo 2/4. Il movimento inizia con gli archi in sordina. Contrasta con l'Allegro di apertura per la sua atmosfera riservata e calma, con dinamica in piano. Il primo tema è costituito da tre crome discendenti, che si scambiano in un dialogo fra le voci acute assegnate ai violini e quella grave realizzata dal fagotto, e dalla misura 5 anche dai bassi.[1][4] Di seguito, l'incipit del movimento: Minuetto e TrioIl terzo movimento è in Sol minore, che nel Trio cambia in Sol maggiore, e l'indicazione di tempo è 3/4. Il minuetto, di carattere severo e lontano dallo stile mondano tipico di questa danza settecentesca, è caratterizzato dall'alternanza di sezioni, composte da quattro battute, in cui l'intera orchestra suona all'unisono in forte con passaggi eseguiti dagli archi in piano. Il Trio ha un'atmosfera pastorale, più calma e rilassata, ed è composto per i soli strumenti a fiato.[1][4] Di seguito, gli incipit del minuetto e del trio:
AllegroIl quarto e ultimo movimento, Allegro, riprende la tonalità iniziale e l'andamento sincopato del primo movimento. L'indicazione di tempo è C e segue la forma-sonata. Il movimento mostra le stesse caratteristiche dello stile Sturm und Drang dell'Allegro con brio iniziale.[1][4] Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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