È considerata una delle cantanti liriche più amate di tutti i tempi, acclamata in particolare come interprete di Verdi e Puccini.
Biografia
Gli esordi e l'affermazione
Pronipote del soprano Edwige Tebaldi,[1] Renata Tebaldi nacque a Pesaro dal pesarese Teobaldo e da Giuseppina Barbieri, originaria di Langhirano, nel parmense[2]. All'età di tre anni fu colpita da poliomielite, dalla quale guarì completamente.
Studiò al Conservatorio di Parma con Italo Brancucci ed Ettore Campogalliani e poi al "Liceo Musicale Gioachino Rossini" di Pesaro con il celebre soprano Carmen Melis. Nel 1944 debuttò a Rovigo nel ruolo di Elena in Mefistofele. Nel 1946 debuttò alla Scala nel concerto di riapertura dopo la ricostruzione sotto la direzione di Arturo Toscanini (evento del quale esiste una registrazione). Fu in questa occasione che il maestro le attribuì l'appellativo, diventato famoso, di "voce d'angelo".
Particolarmente legato alla carriera italiana fu il Teatro San Carlo di Napoli, il cui pubblico ebbe per lei una costante predilezione, anche quando, a metà degli anni cinquanta, il Teatro alla Scala sembrò preferirle Maria Callas. Nel 1951 vi cantò La traviata, riscuotendo un tale successo da dover interpretare nove repliche fuori programma che registrarono il tutto esaurito e da indurre la direzione del teatro a donarle una medaglia d'oro.
Dopo il precoce esordio "toscaniniano" a inizio carriera, apparve regolarmente alla Scala: Faust nel 1948, Andrea Chenier nel 1948 e 49, Otello, Aida e la Messa di Requiemverdiana (ancora con la direzione di Toscanini) nel 1950, La traviata, Falstaff e Mefistofele nel 1952, Tosca e La Wally nel 1953, Otello ed Eugenio Onieghin nel 1954, La forza del destino nel 1955. Successivamente le presenze sul palcoscenico scaligero si interruppero per oltre quattro anni. Quando nel 1959 ritornò riscosse quaranta minuti di applausi per l'interpretazione di Tosca.[3]
Il 31 gennaio 1955 si presentò al Metropolitan di New York, trionfando in Otello a fianco di Mario Del Monaco. Le apparizioni al Metropolitan, diventato la sede principale della sua attività a seguito della temporanea rottura con il Teatro alla Scala, si susseguirono con grande regolarità per diciotto anni, dal '55 al '73 (circa duecentosettanta rappresentazioni: fu chiamata "la regina del Met"), in opere come La Bohème, Andrea Chénier, Tosca, Aida, Madama Butterfly, La forza del destino, La traviata, Manon Lescaut, Simon Boccanegra, Adriana Lecouvreur, La Gioconda, La fanciulla del West, Falstaff, Il pipistrello.[4] Dal 1955 al 1965 cantò in quaranta rappresentazioni alla Lyric Opera di Chicago. Le venne attribuito negli USA l'appellativo di "Miss Sold Out" ("Miss Tutto Esaurito"), grazie alla vastissima partecipazione alle produzioni di cui era protagonista.
Nel 1955 si esibì in Tosca alla Royal Opera House di Londra. Alla Wiener Staatsoper apparve in Tosca e Otello nel 1958, in Aida nel 1959 e in Andrea Chénier nel 1960. Partecipò complessivamente a diciotto rappresentazioni nel teatro viennese. Toccò inoltre tutti gli altri principali teatri del mondo: Parigi, Barcellona, Berlino, Messico, Brasile, Argentina, Giappone. Nel 1959 vinse, prima donna italiana, il Grammy Award per la categoria Best Classical Solo Vocal Album.[5]
Seconda parte della carriera
All'inizio degli anni sessanta la voce, anche a seguito del pesante repertorio, cominciò ad accusare segni di stanchezza, perdendo in parte la duttilità nel registro acuto caratteristica degli esordi.
Nel 1963 prese un periodo di riposo, anche a causa di un momento difficile dovuto alla sfortunata relazione con il direttore d'orchestra Arturo Basile; riprese a cantare nel 1964, dopo un anno di silenzio, interpretando La bohème a Filadelfia. Da quel momento iniziò una specie di seconda carriera, sempre più indirizzata al repertorio drammatico, con l'adozione dell'emissione di petto, a costo di accentuare l'indurimento del registro acuto. Nel 1966 debuttò con enorme successo come protagonista de La Gioconda sulle scene del Metropolitan appena ricostruito. Altrettanto successo le fu tributato nel 1970, sempre al Metropolitan, quando vestì per la prima volta i panni di Minnie ne La fanciulla del west (già eseguita in disco nel 1958). Cantò l'ultima opera nel 1973 interpretando Desdemona nell'Otello, ancora sulle scene del massimo teatro newyorkese.
Successivamente l'attività si limitò ai concerti, dove privilegiò progressivamente pagine cameristiche con accompagnamento del pianoforte e, abbandonando ogni forzatura nel registro grave a favore di un'emissione più fluida, simile a quella degli esordi, dette ancora prova di elevata classe interpretativa. Fra le esibizioni all'estero si annoverano quelle nella stagione 1975-1976 in Unione Sovietica.
Si ritirò dalle scene nel 1976 dopo un trionfale concerto di beneficenza alla Scala a sostegno dei terremotati del Friuli. Il 28 febbraio 2002 fu organizzata al Teatro alla Scala una serata per festeggiare il suo ottantesimo compleanno.
Pur non essendosi mai dedicata al cinema, nel 1947 partecipò alla colonna sonora di Lohengrin e nel 1953 diede voce a Sophia Loren per il film-opera Aida; la si può ascoltare anche in Casa Ricordi, dove interpreta la morte di Mimì.
Famosissima è rimasta la rivalità con Maria Callas, alimentata, ancor più che dalle dive, dai loro fan più accesi. Comunque fosse, il 16 settembre 1968 la Callas si recò dietro le quinte del Metropolitan a congratularsi dopo un'esibizione in Adriana Lecouvreur, segnando la definitiva riconciliazione tra le due cantanti.[6]
Renata Tebaldi è una delle 14 personalità italiane ad avere una stella nella celebre Hollywood Walk of Fame[7], la famosa strada di Hollywood dove sono incastonate oltre 2000 stelle a cinque punte che recano i nomi di celebrità onorate per il loro contributo allo star system e all'industria dello spettacolo.
Caratteristiche vocali e interpretative
Renata Tebaldi possedeva una voce dal timbro cristallino, opulenta, morbida, vellutata (è stata coniata l'espressione "velluto della Tebaldi") e nel contempo penetrante, da autentico soprano lirico spinto. Era in possesso altresì di una somma tecnica di emissione, che le consentiva perfetta omogeneità fra i registri, fluidità di legato e spettacolari messe di voce, capaci di passare da aerei pianissimi ad aurei torrenti di suono. Non particolarmente versata nel canto di agilità, il temperamento era portato più all'abbandono sentimentale che all'espressione tragica, raggiungendo però compiutezza interpretativa grazie alla nobiltà del fraseggio e alla sensibilità musicale e stilistica. Possedeva anche singolare bellezza di lineamenti e figura scenica imponente.
Soprattutto nel repertorio del secondo Verdi (Aida, La forza del destino, Otello) e in Puccini (in particolare La bohème, Tosca e Madama Butterfly), ma anche in titoli della giovane scuola, come Adriana Lecouvreur, La Wally, Andrea Chénier, espresse una linea di purezza vocale aliena dalla predominante platealità dei soprani veristi e improntata a un gusto classico. Per quanto il canto di forza non le sia stato sempre congeniale (gli estremi acuti, nell'ultima parte della carriera, costituirono il suo tallone d'Achille), diede eccellente prova anche in ruoli drammatici, come le già citate Tosca, Aida e Leonora de La forza del destino, a cui vanno aggiunte Gioconda e Minnie. Interpretazioni solo discografiche furono i tre ruoli principali del Trittico, Cavalleria rusticana, Il trovatore, Turandot (Liù), Don Carlo e Un ballo in maschera, ultima incisione nel 1970.
Renata Tebaldi è la prima cantante d'opera ad avere un'applicazione per iPad dedicata: immagini, incisioni ufficiali e inedite, video e rassegna stampa dell'epoca. L'applicazione è stata pubblicata nel 2012.
La Gioconda, 1966 (Corelli, MacNeil, Cvejic, Siepi, dir. Cleva, Metropolitan) Opera Lovers
La Gioconda, 1968 (Bergonzi, MacNeil, Cossotto, Giaiotti, dir. Cleva, Metropolitan) GOP
Video
La forza del destino, 1958 (Corelli, Bastianini, Christoff, Domínguez, Capecchi, dir. Molinari Pradelli, Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo di Napoli) Hardy Classics DVD HCD4002
Tosca, 1961 (Tobin, London, dir. Patanè, Orchestra e Coro della Staatsoper di Stoccarda) VAI DVD 4217
Tosca, 1961 (Poggi, Guelfi, dir. Basile, Orchestra e Coro NHK di Tokyo) VAI-V 4416
Andrea Chénier, 1961 (Del Monaco, Protti, dir. Capuana, Orchestra e Coro NHK di Tokyo) VAI-V 4419
Otello, 1962 (Beirer, Dooley, dir. Patanè, Coro ed Orchestra Deutsche Oper Berlin) Legato Classics/ARTHAUS
Brani singoli
Aida: Ritorna vincitor, Il trovatore: Tacea la notte placida, Faust: Air des bijoux (in ital.), Madama Butterfly: Un bel dì vedremo, Manon Lescaut: In quelle trine morbide, Tosca: Vissi d'arte - Decca 1949
La traviata: Addio del passato, Aida: O cieli azzurri, Otello: Canzone del salice, Le nozze di Figaro: Deh vieni non tardar, La bohéme: Mi chiamano Mimì - Donde lieta uscì, La Wally: Ebben, n'andrò lontana, Mefistofele: L'altra notte in fondo al mare - Cetra 1950
Le nozze di Figaro: Porgi amor - Dove sono i bei momenti, Adriana Lecouvreur: Io son l'umile ancella - Poveri fiori, La Wally: Nè mai dunque avrò pace, Lodoletta: Flammen perdonami, Guglielmo Tell: Selva opaca, Cecilia: L'annunzio - La morte di Cecilia - Decca 1955
Don Carlo: Tu che le vanità, Un ballo in maschera: Ecco l'orrido campo - Morrò, ma prima in grazia, Giovanna D'Arco: Oh ben s'addice, Turandot: In questa reggia, La Gioconda: Suicidio, La Rondine: Sogno di Doretta, Cavalleria rusticana: Voi lo sapete o mamma, L'Arlesiana: Esser madre è un inferno - Decca 1964
Norma: Sediziose voci - Casta diva - Ah bello a me ritorna, I puritani: Qui la voce sua soave - Vien diletto, La sonnambula: Oh se una volta sola - Ah non credea mirati, Nabucco: Ben io t'invenni - Anch'io dischiuso un giorno - Salgo già del trono aurato, Don Carlo: Oh don fatale - Decca 1968
Tannhäuser: Salve d'amor - O vergine santa, Tristano e Isotta: Dolce e calmo, Carmen:Habanera - Quadri, picche!, Sansone e Dalila: Amor i miei fini proteggi, S'apre per te il mio cuor, Manon: Addio o nostro picciol desco - La tua non è la mano che mi tocca? - Decca 1969
Manon Lescaut: Tu, tu, amore tu, Aida: Già i sacerdoti adunansi, Adriana Lecouvreur: Ma dunque, è vero?, La Gioconda: Ma chi vien?, Francesca da Rimini: Inghirlandata di violette. Duetti con Franco Corelli - Decca 1972
Varie
Concerto di riapertura del Teatro alla Scala, 1946 (dir. Toscanini, Coro e Orchestra del Teatro alla Scala di Milano) NAXOS 8110821/2
Concert at Lewinsohn Stadium, 1966, VAI 1148
Renata Tebaldi - The Farewell Tour - Moscow, 1975, VAI 1164
Renata Tebaldi - The New York Farewell Recital, 1976, VAI 1116
^Tebaldi Renata, su Biblioteca digitale dei Licei musicali e coreutici, Università degli Studi Roma Tre. URL consultato il 13 febbraio 2023.
^Teobaldo, militare, e Giuseppina si conobbero a Langhirano, dove c'era un distaccamento del Secondo Reggimento dei Granatieri e dove il padre era stato mandato in convalescenza per una ferita a una gamba. Renata Tebaldi soggiornò spesso a Langhirano in una casa in piazza Garibaldi.