Dopo il successo di Aida Verdi si ritirò per un lungo periodo dal teatro d'opera.
Non smise tuttavia di comporre e il lavoro più importante di questo periodo è appunto la Messa da Requiem.
In realtà egli pensava da tempo ad una composizione di questo tipo, tanto che nel 1869 aveva promosso l'organizzazione di una messa di requiem a più mani per la morte di Gioachino Rossini (nota come Messa per Rossini). Il Libera me Domine della messa del 1874 fu composto in quell'occasione, anche se non venne mai usato a causa del fallimento del progetto[1].
Verdi rimase molto impressionato dalla morte del compatriota Alessandro Manzoni, avvenuta il 22 maggio 1873.
Manzoni, come Verdi, si era impegnato per l'unità di Italia avvenuta pochi anni prima, e condivideva dunque con lui i valori, tipici del Risorgimento, di giustizia e libertà.
La sua morte gli fornì dunque l'occasione per realizzare il vecchio progetto, questa volta componendo l'intera messa.
Il 3 giugno successivo Verdi scrisse a Ricordi: «Io pure vorrei dimostrare quanto affetto e venerazione ho portato e porto a quel grande che non è più e che Milano ha tanto degnamente onorato. Vorrei mettere in musica una Messa da morto da eseguirsi l'anno venturo per l'anniversario della sua morte. La Messa avrebbe proporzioni piuttosto vaste, ed oltre ad una grande orchestra ed un grande coro, ci vorrebbero anche (ora non potrei precisarli) quattro o cinque cantanti principali».
Dopo l'autorizzazione dell'allora sindaco Giulio Bellinzaghi, il requiem, che Verdi offrì alla città di Milano, fu eseguito in occasione del primo anniversario della morte di Manzoni il 22 maggio 1874, nella Chiesa di San Marco sempre a Milano. Fu diretto dallo stesso Verdi ed i quattro solisti furono Teresa Stolz (soprano), Maria Waldmann (mezzosoprano), Giuseppe Capponi (tenore) e Ormondo Maini (basso). Il successo fu enorme e la fama della composizione superò presto i confini nazionali.
Il Lacrimosa è una rielaborazione del materiale del Lacrimosa del Don Carlo, presente inizialmente nel IV atto dell'opera nella sua versione in cinque atti.
Il manoscritto autografo è conservato presso il Museo Teatrale alla Scala di Milano.
Leopold Stokowski ha diretto il Requiem di Verdi per tre anni, con la Sheffield Philharmonic Choir a Cincinnati1911, con Emmy Destinn, Margaret Ober, Johannes Sembach, Emilio de Gogorza a Richmond nel 1915 e a Toronto con Toronto Mendelssohn Choir nel 1920.
Il 4 settembre 2020 Riccardo Chailly ha diretto l'orchestra e il coro del Teatro alla Scala nell'esecuzione della partitura verdiana all'interno del Duomo di Milano. I solisti erano Krassimira Stoyanova (soprano), Elina Garanca (mezzosoprano), Francesco Meli (tenore) e René Pape (basso). Il concerto è stato dedicato al ricordo delle vittime della pandemia del Covid 19 e si è svolto alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
(live) del 26 aprile 1948 a New York con la Collegiate Chorale e la NBC Symphony Orchestra, dirette da Arturo Toscanini; interpreti: Herva Nelli (soprano), Nan Merriman (mezzosoprano), William McGrath (tenore), Norman Scott (basso).