"Per la sua eccellente voce e per l'arte scenica fu poi scritturato nei principali teatri d'Europa e d'America in un vastissimo repertorio internazionale"[1]. "Interprete colto e raffinato, dotato di sensibilità e musicalità rarissime, seppe utilizzare la sua voce, peraltro non ampia, con grande intelligenza, tanto da essere in breve tempo considerato uno dei più grandi baritoni della sua generazione"[2]
Il 26 dicembre 1942, alla Scala, è Falstaff con la Barbieri diretto da de Sabata e successivamente fu protagonista della prima italiana del Wozzeck di Alban Berg (nel ruolo del titolo), uno dei suoi capolavori, che in seguito canterà ancora a Napoli e a Vienna con il maestro Karl Böhm, alla Scala con Dimitri Mitropoulos nella prima rappresentazione del 1952.
Andando avanti con gli anni il suo repertorio cominciò a diventare molto vasto, fino a comprendere oltre 136 personaggi in più di 100 opere liriche di epoche diverse, da Claudio Monteverdi ai contemporanei (Pizzetti, Wolf-Ferrari, Berg, Weill, Respighi, ecc.), poi anche i personaggi di Verdi e dei compositori veristi (i suoi cavalli di battaglia), tra cui Ford (Falstaff), il Sergente Belcore (L'elisir d'amore), Marcello (La bohème), Giovanni De Siriex (Fedora), il primo Doge di Genova ossia Simone Boccanegra, il marchese di Posa ossia Rodrigo (Don Carlo), Rigoletto, Gianni Schicchi e tanti altri, sia in teatri italiani sia in quelli esteri.
Nel 1947 tornò alla Scala per cantare La damnation de Faust di Hector Berlioz in lingua italiana. Sempre nello stesso anno, con Rigoletto a Stoccolma cominciò la carriera internazionale, che lo portò in tutto il mondo, in un arco di tempo così vasto da avere come partner molti dei maggiori interpreti del teatro lirico del XX secolo. Con Maria Callas cantò molte recite di Tosca, due in studio e molte dal vivo.
Ancora alla Scala nel 1956 è Lord Inferno - Paradiso nella prima assoluta de L'ipocrita felice di Giorgio Federico Ghedini con Graziella Sciutti e Jack Rance nella prima di La fanciulla del West con Franco Corelli, nel 1957 Sir John Falstaff nella prima con Panerai, la Schwarzkopf, la Moffo e la Barbieri diretto da Karajan, nel 1959 Marcello ne La bohème e Gianni Schicchi con Renata Scotto, Iago nella serata di gala per l'apertura della stagione con Otello con Del Monaco e Scarpia nella prima di Tosca con la Tebaldi e Di Stefano, nel 1961 Rodrigo in Don Carlos con Boris Christov, Nicolaj Ghiaurov e Christa Ludwig e nel 1962 Michele nella prima di Il tabarro con Clara Petrella.
All'Opera di Chicago nel 1955 è Amonasro in Aida con Doro Antonioli, Astrid Varnay e la Tebaldi diretto da Serafin, Marcello ne La bohème con Giuseppe Di Stefano e la Tebaldi diretto da Serafin, Rigoletto con Björling e Michele ne Il tabarro con Carlo Bergonzi, nel 1956 Jack Rance ne La fanciulla del West con Del Monaco diretto da Mitropoulos, Carlo Gérard in Andrea Chénier con Del Monaco e il barone Scarpia in Tosca con Björling e la Tebaldi, nel 1957 Iago in Otello con Del Monaco e la Tebaldi diretto da Serafin, Tonio in Pagliacci con Del Monaco e Cornell MacNeil, il Conte Almaviva ne Le nozze di Figaro con Walter Berry, la Moffo, la Simionato diretto da Solti, Michonnet in Adriana Lecouvreur con la Tebaldi, Di Stefano e la Simionato diretto da Serafin, Rodrigo in Don Carlo con Björling, Anita Cerquetti e Christoff diretto da Solti, nel 1958 Sir John Falstaff con la Tebaldi, la Simionato e la Moffo diretto da Serafin, Gianni Schicchi diretto da Serafin e Figaro ne Il barbiere di Siviglia, nel 1959 Simon Boccanegra con Richard Tucker e Renato in Un ballo in maschera con Di Stefano e Birgit Nilsson, nel 1960 De Siriex in Fedora (opera), nel 1963 Nabucco, nel 1965 Simon Boccanegra nel quale è anche il regista, nel 1966 Iago in Otello del quale cura anche la regia, nel 1968 Falstaff nel quale è anche il regista, nel 1969 Don Giovanni nel quale è anche regista e cura la regia de Il barbiere di Siviglia, nel 1970 Gianni Schicchi nel quale è anche regista, nel 1971 il barone Scarpia e la regia in Tosca, nel 1972 la regia di Un ballo in maschera e nel 1979 la regia in Andrea Chénier.
Al Wiener Staatsoper debutta nel 1957 come Sir John Falstaff con Panerai, Alva, la Schwarzkopf, la Moffo e la Simionato diretto da Karajan, nel 1958 con la Tebaldi diretto da Karajan il barone Scarpia in Tosca e Jago in Otello e nel 1959 Amonasro in Aida con la Tebaldi, la Simionato diretto da Karajan.
Ancora a Salisburgo nel 1961 è Simon Boccanegra con Panerai.
La sua notorietà è rimasta legata a molti ruoli: oltre quelli già citati, vanno ricordati almeno Renato in Un ballo in maschera, Cinna in La Vestale di Gaspare Spontini, Nabucco, il Dottor Malatesta nel Don Pasquale, il Messaggero degli spiriti in La donna senz'ombra e Jokhanaan in Salomè (entrambe di Richard Strauss), Michele ne Il tabarro, Peter nell'Hänsel e Gretel di Engelbert Humperdinck, Rigoletto nel Rigoletto di Verdi (più di 400 recite; fin da ragazzo era appassionato di quest'opera, debuttò come l'Usciere di corte nel 1937, una parte di una sola battuta; ma il vero debutto da protagonista fu a Pisa nel 1945). Nel 1955 fu eseguita un'incisione, diretta da Serafin con Maria Callas e Giuseppe Di Stefano.), ecc. Ma il ruolo da lui più frequentato è stato quello del barone Scarpia (circa novecento recite) nella Tosca di Giacomo Puccini, a fianco di Renata Tebaldi e Maria Callas.
Altro ruolo fu Jago nell'Otello di Verdi (circa cinquecento recite) assieme a Ramón Vinay, Jon Vickers e Mario Del Monaco. Con quest'ultimo negli anni cinquanta raggiunse, sotto la direzione di Alberto Erede, un grande successo, registrato da un filmato disponibile in DVD.
Dell'arte di Tito Gobbi restano molti documenti: incisioni in studio di arie e di due opere complete, oltre a moltissime registrazioni "live"; restano anche alcuni film, in particolare quelli d'opera degli anni quaranta-cinquanta: Il barbiere di Siviglia (film), Rigoletto (film 1946), La forza del destino, Pagliacci - Amore tragico (con Gina Lollobrigida), L'elisir d'amore, Cavalleria rusticana, ecc. In quell'epoca questi e altri film musicali contribuivano molto alla popolarità dei cantanti lirici. Rimane anche un recital-intervista, dove egli canta tutti i suoi cavalli di battaglia, diretto da Armando Gatto, e alcuni video di arie d'opera pubblicati dalla BBC. Arrivò a cantare fino a 65 anni con il Gianni Schicchi di Puccini, diretto da Lorin Maazel, nel 1978 e l'anno dopo come "il narratore" in Le Villi. Tito Gobbi incise dischi esclusivamente per la Decca Records e per la EMI, con l'aggiunta di Le Villi e Gianni Schicchi diretti da Lorin Maazel per la CBS, Otello diretto da Serafin e Cavalleria rusticana diretta da Silvio Varviso per l'RCA e La bohème diretta da Antonino Votto per la Deutsche Grammophon.
Il suo ultimo ruolo in teatro è stato il Narratore in Le Villi nel 1979, con la sua regia e con il direttore Lorin Maazel (incisione che ha vinto il Grammy Award). Il suo ultimo debutto in quanto alla regia è stato di Ernani, a Napoli nel 1982.
L'album Tosca, con Maria Callas, Giuseppe Di Stefano, Tito Gobbi, l'Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, dir. Victor De Sabata per la Columbia/EMI del 1953 è stato premiato con il Grammy Hall of Fame Award1987.
Ultimi anni (1979-1984)
Il suo studio del personaggio aveva una forte connotazione visiva: disegnava le caratteristiche fisiche di ogni personaggio con un po' di caricature, realizzando poi sempre da sé i trucchi. La realizzazione del personaggio partiva dal libretto completo, cioè il personaggio inserito nel contesto, in relazione con gli altri, dalle eventuali fonti letterarie, dallo studio del periodo storico. Questo tipo di visione del teatro lo portò con facilità alla regia e all'insegnamento: la prima regia è del 1965 (Simon Boccanegra) e fino al 1979 continuò a cantare nelle sue stesse produzioni. In più di un'occasione disegnò anche le scene e i costumi delle sue produzioni. A tutto questo si affiancò, dal 1973, l'insegnamento: varie masterclass live, in America (Rosary College e Juilliard School) e in vari paesi d'Europa, anche in Italia a Firenze (Villa Schifanoia) e ad Asolo, formando un gran numero di artisti. Egli stesso desiderava che i giovani amassero l'opera, come testimoniano queste frasi:
«Io penso e credo che sia mio dovere trasferire alle giovani generazioni quello che io ho avuto la fortuna di apprendere in più di quarant'anni di carriera. Non credo che il patrimonio d'esperienza che ho accumulato debba sparire con me.»
«Il mio obiettivo è di affinare il talento dei giovani cantanti per farne degli interpreti, i cantanti-attori che voleva Verdi. Io insegno lasciando spazio allo sviluppo della personalità artistica degli allievi e alla loro interpretazione.»
Delle sue lezioni esistono registrazioni edite dall'"Associazione Musicale Tito Gobbi".
Scrisse anche due libri: My life (1979) ("La mia vita", 1985) e Tito Gobbi on His World of Italian Opera (1984). Fra i suoi hobby ci furono il disegno e la pittura, con i soggetti e le tecniche più vari: unendo questa abilità a un fine senso dell'umorismo, faceva anche divertenti caricature; amava la cucina, le automobili e gli animali: fra i suoi "animaletti da compagnia" ci fu anche un leone.
Lyric Opera, Chicago, novembre 1972, - Direttore d'orchestra Christoff von Donhanyi. Scenografo Robert Darling. Franco Tagliavini, Milnes, Arroyo, Baldani, Koszut.
Lyric Opera, Chicago, ottobre 1976 - Direttore d'orchestra Jesus Lopez Cobos. Scenografo Robert Darling. Carreras, Bruson, Ricciarelli, Wolff, Wise.
Julliard School American Opera, New York, dicembre 1978 - Direttore d'orchestra Sixten Ehrling. Scenografo Calvin Morgan. Bergeron, Ferenzov, Kalisky, Dobish, Marquez.
Lyric Opera, Chicago, 1969 -Direttore d'orchestra Ferdinand Leitner. Scenografo Peter Hall. Gobbi, Evans, Ligabue, Watson, Kraus.
Teatro Nacional de São Carlos, Lisbona, 1971 - Direttore d'orchestra Oliviero De Fabritiis. Scenografo Peter Hall.Gobbi, Ganzarolli, Ligabue, Bonifaccio.
Teatro Comunale, Firenze, gennaio 1969 Direttore d'orchestra Bruno Rigacci. Scenografo Ferdinando Ghelli. Gobbi, Capece Minutolo, Masini, Misciano
“Festival Her Majesty Theatre”, Edimburgo, settembre 1969 - Direttore d'orchestra Aldo Ceccato. Scenografo Ferdinando Ghelli. Gobbi, Bonifaccio, Rafanelli, Benelli
Lyric Opera, Chicago, novembre 1970 - Direttore d'orchestra Bruno Bartoletti. Scenografo Lorenzo Ghiglia. Gobbi, Marimpietri, Greenspon, Garaventa, Washington
Opernhaus, Zurigo, marzo 1974 - Direttore d'orchestra Nello Santi. Scenografo Pier Luigi Pizzi. Gobbi, Lenhart, Smith, Lorenzi, Peter, Rohner, Krumm
Staatsoper, Monaco, dicembre 1982 - Direttore d'orchestra Wolfgang Sawallisch. Scenografo Ita Maximowna. Panerai, Popp, Varnay, Kelen, Lenz, Seibel, Grotz, Auer, Engen, Janssen, Wewezow,
Teatro La Fenice, Venezia, febbraio 1971 Direttore d'orchestra Franco Mannino. Scenografo Paolo Bregni. Gobbi, Krilovici, Martì, Freschi
Opernhaus, Zurigo, giugno 1971 Direttore d'orchestra Nello Santi. Scenografo Toni Businger. Gobbi, Jones, Raimondi, Zeithammer
Lyric Opera, Chicago, ottobre 1971 Direttore d'orchestra Nino Sanzogno. Scenografo Pier Luigi Pizzi. Gobbi, Martin, Bergonzi, Tajo
Théatre du Casino, Montecarlo, marzo 1972 Direttore d'orchestra Oliviero de Fabritiis. Scenografo Camillo Parravicini. Gobbi, Ligabue, Cecchele
Civic Opera House, Chicago, ottobre 1973 Direttore d'orchestra Bruno Bartoletti. Scenografo Pier Luigi Pizzi. Gobbi, Kubiak, Tagliavini, Giorgetti, Tajo, Andreolli
Lyric Opera, Chicago, novembre 1976 Direttore d'orchestra Jesus Lopez Cobos. Scenografo Pier Luigi Pizzi. Neblett, Pavarotti, MacNeil, Tajo
Puccini, Torre del Lago, agosto 1977 Direttore d'orchestra Nino Sanzogno. Scenografo Roberto Laganà. Kabaivanska/Bakocevic, Pavarotti/Carreras/FrancoTagliavini, Mastromei/Manikas/ Sereni
Opera, Washington, marzo 1978 Direttore d'orchestra Nino Sanzogno. Scenografo Pier Luigi Pizzi. Neblett, King, MacNeil
Metropolitan Opera House, New York, dicembre 1978 Direttore d'orchestra James Conlon. Scenografo Rudolf Heinrich. Verrett/Rysanek, Pavarotti/Alexander/Domingo, MacNeil, Corena/Tajo/Capecchi
Opernhaus, Zurigo, marzo 1980 Direttore d'orchestra Charles Mackerras. Scenografo Toni Businger Tomowa-Sintow, Svetlev, Mittelmann
Lyric Opera, Chigago, ottobre 1982 Direttore d'orchestra Julius Rudel. Scenografia Pier Luigi Pizzi. Bumbry/Marton, Luchetti/Domingo, Wixell/Nimsgren, Kavrakos, Andreolli, Tajo
Recital
Opere e oratori
Alceste - Christoph Willibald Gluck
L'amico Fritz - Pietro Mascagni
Andata e ritorno - Paul Hindemith
L'Arlesiana - Francesco Cilea
Armida - Christoph Willibald Gluck
Boris Godunov - Modest P. Musorgskij
Il candeliere - Ezio Carabella
Carmen - Georges Bizet
Cassandra - Vittorio Gnecchi
La campana sommersa - Ottorino Respighi
Cecilia - Licinio Refice
Il combattimento di Tancredi e Clorinda - Claudio Monteverdi