Magda Olivero

Magda Olivero a Solda nel 2005

Magda Olivero, pseudonimo di Maria Maddalena Olivero (Saluzzo, 25 marzo 1910Milano, 8 settembre 2014), è stata un soprano italiano.

Da considerarsi come «una fra le più celebri [cantanti] della storia della nostra musica» lirica,[1] ha rappresentato «un importante punto di congiunzione tra l'era dei compositori del verismo e il teatro d'opera moderno».[2]

Biografia

Inizi e primo ritiro

Nata a Saluzzo in una famiglia di magistrati, svolse studi musicali completi (pianoforte, armonia e composizione) diplomandosi in pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, per proseguire poi con quelli di canto, sempre nel capoluogo piemontese, con il maestro Luigi Gerussi, allora direttore della Scuola per solisti dell’EIAR, il quale ne aveva individuato le qualità in occasione di un provino fallito presso l'ente di radiodiffusione progenitore della RAI.[3] Fu proprio presso l'EIAR che avvenne il debutto radiofonico della Olivero, nel dicembre del 1932, come Maria di Magdala nell'oratorio I misteri dolorosi di Nino Cattozzo (1886-1961), cui fecero seguito altre interpretazioni sempre alla radio, che continuò comunque ad essere, anche in prosieguo di tempo, uno strumento rilevante nell'attività artistica della cantante. Il debutto teatrale ebbe invece luogo nel mese di ottobre dell'anno seguente al Teatro Vittorio Emanuele, ancora a Torino, nel personaggio di Lauretta nel Gianni Schicchi di Puccini. Negli anni successivi la carriera della Olivero si sviluppò nei teatri di tutta Italia, spesso anche in piazze non proprio di primo rilievo, affrontando principalmente personaggi del repertorio pucciniano e, più in generale, naturalista (Mascagni, Giordano, Cilea, Alfano, Wolf-Ferrari, Zandonai), ma anche Gilda, Violetta, Margherita del Faust di Gounod e Manon di Massenet, nonché, nel 1937, perfino ruoli monteverdiani minori,[4] Zerlina nel Don Giovanni di Mozart e addirittura Elsa in due recite del Lohengrin di Wagner al Teatro dell'Opera di Roma.[5] La Olivero non mancò inoltre di cimentarsi in numerose produzioni italiane contemporanee, con musiche di autori come Mario Barbieri (1888-1968), Felice Lattuada (prima assoluta de La Caverna di Salamanca, 1938), Riccardo Pick-Mangiagalli, Giuseppe Mulè e Armando La Rosa Parodi (prima assoluta radiofonica de Il mercante e l'avvocato, 1934). Dopo i successi riscossi nel corso degli anni '30, che pure non le valsero i vertici assoluti della scena lirica nazionale, la sua carriera sembrò interrompersi definitivamente nel 1941, anno del suo matrimonio con l'industriale Aldo Busch, lasciando solo spazio, negli anni del dopoguerra, ad una limitata attività concertistica.[4]

Ripresa della carriera

Magda Olivero in Fedora con Mario del Monaco, Napoli, 1965

Dieci anni dopo, però, nel febbraio del 1951, a richiesta generale, ed in particolare dopo le insistenze da parte di Francesco Cilea perché accettasse di interpretare di nuovo la sua Adriana Lecouvreur, ruolo per il quale la riteneva insostituibile, la Olivero tornò a calcare le scene riprendendo tale parte con grande successo al Teatro Grande di Brescia[6] e a Trieste, e facendone in seguito il principale tra i suoi cavalli di battaglia.[4]

Da quel momento la Olivero apparve nei teatri d'opera di tutta Italia e, soprattutto a partire dal decennio 1960-1970, anche del resto del mondo (Europa, Egitto, Stati Uniti, America Latina),[4] ma mai in istituzioni di primissimo piano come la Royal Opera House di Londra o l'Opéra di Parigi, soltanto una volta (e per una sola serata) alla Staatsoper di Vienna, e rarissimamente alla Scala (appena tre produzioni nei suoi secondi trent'anni di carriera, per non più di una ventina di spettacoli in tutto).[7] La Olivero privilegiò decisamente il repertorio pucciniano e verista, riprendendo personaggi già interpretati, come Mimì nella Bohème, Liù nella Turandot, Manon Lescaut, Madama Butterfly, Suor Angelica, Francesca da Rimini, ed affrontandone di nuovi come Minnie ne La fanciulla del West, Giorgetta ne Il tabarro, e i ruoli eponimi nella Tosca, nell'Iris di Mascagni, nella Fedora di Giordano, ne La Wally di Catalani. Riprese immediatamente la sua leggendaria Violetta, già affrontata nella prima parte della carriera, che per un decennio ancora canterà un po' ovunque in Europa, e mantenne sempre in repertorio anche il Mefistofele di Boito. Continuò inoltre a dare largo spazio alla musica novecentesca e contemporanea, sia pure non d'avanguardia (autori come Gottfried von Einem, Leoš Janáček, Gian Francesco Malipiero, Gian Carlo Menotti, Francis Poulenc, Ottorino Respighi, Nino Rota, Henri Sauguet), partecipando anche a diverse prime assolute: la Santa Rita da Cascia di Angelo Costaguta, nel ruolo eponimo, al Carlo Felice di Genova nel 1954, La Guerra di Renzo Rossellini (Marta) al San Carlo nel 1956,[4] La Celestina di Flavio Testi (Melibea) alla Pergola nel 1963, e Lode alla Trinità, pezzo per soprano/voce recitante e archi di Gerardo Rusconi alla RAI di Torino nel 1972.[8]

Nel 1967, intanto, aveva debuttato negli Stati Uniti d'America, all'Opera di Dallas:[9] non essendo stato possibile, per sopravvenute ragioni tecniche, mettere in scena l'opera originariamente prevista, La fanciulla del West, la direzione del teatro, su suggerimento del direttore musicale e suo grande estimatore, il maestro Nicola Rescigno, le propose, come alternativa, di affrontare la Medea di Luigi Cherubini. Si trattava non solo di un'opera completamente estranea al suo repertorio consueto,[10] ma essa vantava a Dallas il formidabile precedente della produzione del 1958, nella quale Maria Callas aveva furoreggiato in uno dei suoi grandi ruoli d'elezione, al fianco di Jon Vickers e Teresa Berganza, per la bacchetta dello stesso Rescigno. Dopo alcune titubanze, la Olivero accettò di misurarsi con il nuovo personaggio (e con l'illustre precedente, per di più nello stesso allestimento) e la riuscita di critica e di pubblico fu addirittura eccezionale. L'esperto musicale del «Dallas Morning News», John Ardoin (1935–2001), un callasiano di ferro,[11] rimase addirittura sbalordito: «Callas o non Callas, Magda Olivero ha dato una personalissima impronta a questo ruolo»; e poi: «il suo modo di entrare a fondo nel personaggio può essere diverso, il risultato finale ha molto della stessa incandescente presa»; ed infine: «dopo l'abdicazione di Maria Callas, Magda Olivero è la più grande attrice-cantante dei nostri giorni».[12] Il successo riscosso contribuì a legare la Olivero al teatro texano, dove ricomparve l'anno successivo come Fedora, nel 1970 come Giorgetta e in un concerto di gala nella cui seconda parte figurava La voix humaine di Poulenc (che la Olivero per la prima volta eseguiva in francese),[13] e nel 1974, come Tosca (avendo tra gli spettatori un'ammirata Marilyn Horne). La parte di Medea fu ripresa nel 1968 al Music Hall Theater di Kansas City, nel 1971 al Concertgebouw di Amsterdam, in forma di concerto,[4] ed infine, nello stesso anno, al Teatro Sociale di Mantova.[14]

Negli Stati Uniti, oltre che a Dallas, comparve quindi su diverse piazze minori della costa orientale e fece la sua prima apparizione a New York, nel 1971, alla Philharmonic Hall, interpretando alcune arie di Puccini e Cilea e cimentandosi di nuovo, nel secondo tempo, ne La voix humaine. Finalmente, nel 1975, all'età di sessantacinque anni, grazie anche alle insistenze di Marilyn Horne sulla direzione del teatro,[15] ella fu per la prima volta ingaggiata dal Metropolitan Opera House di New York per sostenere la parte di Tosca, "come rincalzo dell'ultimo momento nei confronti di Birgit Nilsson", avendo quest'ultima dato forfait.[16] Le sue tre sole rappresentazioni[17] provocarono un enorme scalpore, venendo salutate da interminabili ovazioni da parte del pubblico,[18] e sono state in seguito avvolte dall'alone della "leggenda".[19] Il suo saluto finale al pubblico del Met è stato così raccontanto in una recente storia del massimo teatro lirico newyorkese:

«Il 18 aprile, in occasione della sua terza ed ultima esibizione al Met (cantò di nuovo Tosca in tournée nel 1979), la Olivero volle rispondere agli insistenti applausi della folla che si pigiava in avanti sul pavimento dell'orchestra, spostandosi adagio adagio lungo lo stretto bordo esistente alla base del boccascena, allo scopo di toccare le mani tese dei suoi ammiratori. Un passo falso l'avrebbe fatta tuffare nella fossa. Con questo gesto, la Olivero mostrò ciò che la rendeva unica: cantava e recitava come se da ciò dipendesse la sua vita.»

La cantante si produrrà negli USA ancora per i successivi cinque anni, apparendo anche all'Opera di San Francisco, nelle stagioni 1978-1979 e 1979-1980.[20]

Ultimi anni

Dopo aver affrontato per l'ultima volta un personaggio nuovo nel 1977 al Teatro San Carlo di Napoli, come Claire Zachanassian, protagonista de La visita della vecchia signora di Gottfried von Einem, il ritiro dal palcoscenico avvenne di fatto nel 1981, ancora con La voce umana di Poulenc, al Teatro Filarmonico di Verona. La sua carriera non s'interruppe però ufficialmente mai e le sue esibizioni concertistiche in pubblico sono proseguite fino all'inizio degli anni '90.[4] Nel 1993 ha inciso, a Milano, una selezione di Adriana Lecouvreur, a sessantun anni dal debutto.[4] All'età di ottantasei anni ha eseguito il monologo di Adriana Lecouvreur nel film Opera Fanatic di Jan Schmidt-Garre.[21] Nell'aprile 2009, a novantanove anni compiuti, nella grande sala di Palazzo Cusani di Milano, Magda Olivero ha voluto intonare «Paolo, datemi pace» dalla Francesca da Rimini di Zandonai, sbalordendo il pubblico presente.[22].

Nel 2010, in occasione del raggiungimento del traguardo dei cent'anni, le è stata dedicata un'intera trasmissione del programma televisivo Loggione in onda su Canale 5[23]. Per il centesimo compleanno è stata anche festeggiata il 14 aprile 2010 dal Teatro Regio di Torino[24]. Il 7 maggio dello stesso anno ha partecipato al programma Cominciamo bene - Prima su Rai 3 condotto da Pino Strabioli, insieme al pianista Arturo Annecchino[25].

È morta a Milano l'8 settembre 2014 all'età di centoquattro anni. Un anno dopo la giunta comunale di Milano ha deliberato la tumulazione delle sue spoglie mortali nella cripta del Famedio del Cimitero Monumentale.[26]

«Per molti anni, dal 1967, Olivero animò la santa messa nella solennità dell’Assunta (15 agosto) nella chiesa parrocchiale di Solda (Sulden), una delle più belle stazioni di villeggiatura sul versante altoatesino dello Stelvio, dove la cantante, che i suoi fans con rispetto chiamavano “la Signora”, soleva trascorrere le vacanze all’Hotel Posta. Al di là del pregio delle esecuzioni, raccolte in registrazioni live, la si ammirava nell’offrire a Dio la propria arte, in una concezione religiosa del canto maturata nell’intimo di una visione della vita alimentata da una fede sincera e tenace: tratto non secondario dell’originale personalità e dell’alta statura morale di Magda Olivero.»

Vocalità e interpretazione

«Spesso definita "l'ultimo soprano verista", la Olivero è stata un'artista la cui totale immersione nei personaggi si è combinata con una sbalorditiva longevità vocale così da guadagnarle uno status di leggenda tra gli amanti del canto di espressione.» Con queste parole il grande estimatore della cantante, Ira Siff, condensa il suo giudizio nell'articolo pubblicato in occasione della morte della Olivero.[2]

Secondo Stefan Zucker, intervistatore delle anziane dive protagoniste del film Opera Fanatic citato, e altro ammiratore incondizionato della Olivero, la cantante si era fatta le ossa su Cilea e su altri compositori veristi oggi dimenticati, ed è stata l'ultima a poter vantare un simile retroterra. Per l'esperto americano di canto lirico, lei era il distillato e l'esemplificazione di un'intera tradizione. «Da Gemma Bellincioni a Lina Bruna Rasa, l'epoca del verismo fu esaltata da ardenti attrici vocali. Diversamente dalla Olivero, però, poche erano anche musiciste consumate, capaci attraverso il rubato [...], di trasmettere la tensione o la quiete della musica. Di più, il suo era il "cantar che nell'anima si sente".» Tuttavia, a differenza che in Italia, sempre secondo Zucker, negli Stati Uniti la Olivero non fu mai pienamente apprezzata dalla critica musicale, alcuni esponenti della quale, come Alan Rich («The New York Times» e altre testate) e Barton Wimble («New York Daily News»), addirittura «scrissero di lei in termini di derisione, considerando la sua vocalità alla stregua di quella di Florence Foster Jenkins, e il suo stile come sovraccarico e kitch.»[27]

Anche in Italia del resto, non sono mancati gli antipatizzanti, sia pure forse non nei termini offensivi di qualche americano. Nel suo L'opera in CD e video. Guida all'ascolto, ad esempio, Elvio Giudici mostra di non apprezzare né lo stile né le caratteristiche vocali della cantante lungo tutto il corso delle sue interpretazioni, quali testimoniate dalle registrazioni discografiche. Recensendo in particolare un'incisione dal vivo della Manon Lescaut del 1964, Giudici scrive: «Non c'è dubbio che Magda Olivero esprima in ciascuna delle sue testimonianze discografiche [...] una personalità teatrale d'eccezione [...] Neppure c'è dubbio, tuttavia, che l'espressività del suo accento richiami il gusto tipico del periodo tra le due guerre [...] Epoca in cui, ahimè, da noi imperava il teatro borghese e quello dannunziano; [...] e la musica consumava gli ultimi scampoli della corrente verista, che in mancanza di alimento nuovo rivisitava interpretativamente il periodo e gli autori precedenti.» Nello stile della Olivero, secondo Giudici,

«l'afflato lirico [viene] reso trepidantissimo con un gioco di smorzamenti, filature e portamenti spinto verso le estenuate volute del liberty più decadente; e lo scatto tragico [viene] portato al parossismo da un uso esasperato della "messa di voce", da un caratteristico vibrato strettissimo che il registro acuto mette in crudo risalto [...] È un gusto che personalmente trovo molto datato ove lo si rivisiti oggi; [...] L'elaborato, artificioso, manieratissimo fraseggio non arriva difatti – sempre per mio gusto – a far dimenticare né l'aridità invero notevole del timbro, né gli acuti sempre d'angusta risonanza e affetti da vibrato così pronunciato da sfiorare spesso il tremolio. Ma, come ripeto, su esecuzioni del genere la discussione è sempre aperta e destinata a non comporsi mai, investendo la sensibilità di ciascuno [...]»

Magda Olivero, 1972

Le caratteristiche artistiche della Olivero sono state invece così riassunte nell'articolo commemorativo apparso anonimo sul quotidiano «Il Giorno» in occasione della sua morte.

«Dotata di una tecnica del fiato esemplare, che le consentiva di eseguire filature delicatissime, e di una musicalità solidissima, Magda Olivero ha saputo conservare, se non migliorare le proprie qualità vocali per un lasso di tempo quasi doppio rispetto alla durata normale di una carriera nel campo della lirica. La sua voce è immediatamente riconoscibile, per la pronuncia personale e chiarissima e soprattutto per l'estrema duttilità nel modificare timbro e dinamica a seconda delle esigenze espressive. Altrettanto magistrale è il fraseggio, nella cui condotta, logica e armoniosa, si riconosce il talento della musicista, prima ancora che della cantante. Allo stile di canto insolitamente sensuale, che ne fece una grande interprete di Puccini e Cilea, si abbinava una altrettanto intensa presenza scenica. Le sue interpretazioni potevano suscitare un isterismo collettivo. Altri ne criticarono gli eccessi veristi: la sua arte rimane controversa, ma non lascia indifferenti. Rodolfo Celletti considerava la Olivero la più grande cantante-attrice del XX secolo insieme a Claudia Muzio e Maria Callas»

Secondo Marilyn Horne, la "superstar" Olivero «in pratica dava lezioni di recitazione e di canto mentre era in palcoscenico; onestamente, si poteva imparare di più dall'assistere a una [sua] rappresentazione che non dalla lettura della maggior parte dei libri scritti su tali argomenti».[15] Sulla stessa linea il ritratto delineato dal direttore musicale della Dallas Opera, Emanuel Villaume, in occasione della morte della cantante:

«Magda Olivero è stata un'artista unica. La gente in genere l'ha elogiata soprattutto per la sua drammatica presenza scenica. Quello che sempre ha impressionato me nelle sue interpretazioni era la capacità, al di là della maestria scenica, di usare la voce naturalmente datale da Dio e una tecnica insuperata, oltre che la sua superiore e sapiente musicalità, per porre tutte queste componenti al servizio di un'accurata prestazione d'insieme.
Il dramma, la magia e la musica semplicemente si alimentavano l'un l'altra alla perfezione.[29]»

Repertorio

Il presente repertorio è stato compilato prendendo a base i dati riportati da Giancarlo Landini nella voce Olivero, Maria Maddalena, detta Magda, sul Dizionario Biografico degli Italiani (2017), ed integrandoli con quelli forniti da Elio Battaglia e Mario Morini negli articoli indicati in bibliografia (eventualmento facendo anche riferimenti in nota a piè di pagina):

Discografia

Magda Olivero ha registrato molto poco in studio, se escludiamo i 78 giri della prima parte della carriera (tra cui la celebre incisione dell'aria del primo atto della Traviata). Come opere complete rimangono solo Turandot (Cetra 1938) e Fedora (Decca 1969). Sempre per la Decca nel 1969 ha registrato una selezione della Francesca da Rimini. Nel 1970 ha inciso inoltre l'album di arie sacre Quando il canto è preghiera per la casa discografica Ariston. Assai nutrita è invece la discografia dal vivo.

Incisioni in studio

Opere

Brani singoli

Registrazioni dal vivo

Video

Onorificenze

Cittadinanza onoraria della città di Palmi - nastrino per uniforme ordinaria
— 16 aprile 1994
Cittadinanza onoraria della città di Saluzzo - nastrino per uniforme ordinaria

Note

  1. ^ È morta a 104 anni Magda Olivero, grande soprano milanese, «la Repubblica», 8 settembre 2014.
  2. ^ a b Ira Siff, Magda Olivero, 104, the Last Great Verismo Soprano, Has Died Archiviato il 6 ottobre 2018 in Internet Archive., «Opera News», 8 settembre 2014.
  3. ^ Successivamente, nel corso della sua carriera, la Olivero continuò a perfezionare le sue capacità canore con il maestro Luigi Ricci di Roma, «il maestro delle piccole grandi cose, perché mi curava i piccoli particolari che sortivano grandi effetti» (Gloria Bellini, Intervista a Magda Olivero: un secolo di lirica, «liricamente.it», 02 marzo 2011).
  4. ^ a b c d e f g h Landini, Dizionario Biografico degli Italiani.
  5. ^ Grande Enciclopedia. Il 18 gennaio 1958, in un concerto alla RAI di Milano diretto da Franco Mannino, sarebbe stata la prima italiana ad eseguire la "morte di Isotta", con un risultato «che avrebbe fatto felice, ne siamo sicuri, Richard Wagner!» (Battaglia, p. 42). La registrazione del Liebestod in italiano è disponibile su YouTube.
  6. ^ La ripresa dell'Adriana ebbe luogo il 3 febbraio, ma il 20 di gennaio, sempre a Brescia, la Olivero era già tornata in palcoscenico con La boheme. Cilea comunque non fu in gtrado ad apprezzare il ritorno della Olivero, essendo deceduto da poco più di due mesi.
  7. ^ Cfr. Royal Opera House Collections Online (EN) , Les Archives du Spectacle (FR) , Wiener Staatsoper Archives (DE) , e Archivio La Scala Archiviato il 20 gennaio 2021 in Internet Archive..
  8. ^ Le registrazioni dal vivo sia de La Celestina sia della Lode sono disponibili online su YouTube.
  9. ^ Ronald L. Davis, La Scala West: The Dallas Opera Under Kelly and Rescigno, University Park (Texas), Southern Methodist University Press, 2000, p. 99, ISBN 0870744542;
    Geoffrey S. Riggs, The Assoluta Voice in Opera, Jefferson (North Carolina), McFarland, 2003, pp. 28–29; ISBN 0-7864-1401-4
  10. ^ Riguardo all'opera settecentesca, la Olivero, nella sue seconda carriera, poteva vantare come unico precedente la partecipazione alla ripresa, a Lisbona, nel 1955, della Penelope nella partenza da Sparta, di João de Sousa Carvalho.
  11. ^ Amico personale della Callas, Ardoin ha pubblicato diversi libri sulla grande cantante greca.
  12. ^ Morini (ivi le citazioni di Ardoin).
  13. ^ Nel 1968 era stata la prima interprete della versione italiana dell'opera di Poulenc al Verdi di Trieste.
  14. ^ Quattrocchi, Vincenzo, Magda Olivero: Una voce per tre generazioni, Torino, Italgrafica, 1984, p. 113.
  15. ^ a b Marilyn Horne e Jane Scovell, Marilyn Horne: The Song Continues, Fort Worth, Baskerville, 2004, p. 184. ISBN 978-1880909713.
  16. ^ a b Charles e Mirella Jona Affron, Grand Opera: The Story of the Met, Oakland, University of California Press, 2014, p. 266, ISBN 978-0-520-95897-5.
  17. ^ Cf Metropolitan Opera Archives.
  18. ^ Harold C. Schonberg, "Opera: Magda Olivero Sings Tosca in Met Debut", The New York Times, 5 aprile 1975. È disponibile su YouTube la registrazione di fortuna della sua eccezionale esecuzione di "Vissi d'arte" e della successiva esplosione del pubblico newyorkese: secondo il commentatore e artista lirico Ira Siff si trattò del «"Vissi d'arte" più toccante e spettacolosamente cantato della sua esperienza» come ascoltatore di musica lirica (articolo citato Archiviato il 6 ottobre 2018 in Internet Archive.).
  19. ^ Martin Filler, The Unstoppable Soprano, su nybooks.com, 24 settembre 2014. URL consultato il 6 ottobre 2018.
  20. ^ Con Tosca nel novembre 1978 e La voix humaine nell'ottobre 1979 (Performance Archive dell'Opera di San Francisco).
  21. ^ (EN) Opera Fanatic, su IMDb, IMDb.com.
  22. ^ «L'Opera», numero 238, p. 86. La registrazione dell'evento è reperibile su YouTube.
  23. ^ adnkronos 31 marzo 2010.
  24. ^ Fabio Vittorini, Magda Olivero, una voce per tre grandi vite, «il manifesto», 10 settembre 2014.
  25. ^ Video Rai.TV - Cominciamo Bene Prima 2009-2010 - Magda Olivero e Arturo Annecchino
  26. ^ Al Famedio quattro milanesi illustri: dal soprano al designer, «Corriere della Sera», Milano/Cronaca, 11 settembre 2015.
  27. ^ Bel Canto Society Archiviato il 17 maggio 2008 in Internet Archive.
  28. ^ Elvio Giudici, L'opera in CD e video. Guida all'ascolto, Milano, il Saggiatore, 1995, p. 582, ISBN 88-428-0279-4
  29. ^ "Magda Olivero was a unique artist. People generally praise her mostly for her dramatic stage presence. What always impressed me in her interpretations was the ability, beyond her stagecraft, to use her God given natural voice and unsurpassed technique, as well as superior and cultured musicianship, to put all these components at the service of a controlled and unified performance. Drama, magic and music just fed each other perfectly", riportato da Gregory Sullivan Isaacs in Magda Olivero, 1910-2014, «TheaterJones», 15 settembre 2014.
  30. ^ Konrad Dryden, Franco Alfano: Transcending Turandot, Lanham, Scarecrow Press, 2010, p. 125, ISBN 978-0-8108-6971-4.
  31. ^ La leggenda di Sakùntala 1939-40, su archiviostorico.operaroma.it. URL consultato il 1º giugno 2022.)
  32. ^ Quattrocchi, p. 156
  33. ^ a b c Battaglia.
  34. ^ a b c Morini.
  35. ^ Charles H. Parsons (a cura di), Opera premieres: an index of casts. M - Z, New York, Mellen opera reference index, 1992, p. 654.
  36. ^ Quattrocchi, p. 152
  37. ^ Franco Manfriani, Dagli archivi, saggio contenuto nel programma di sala per le rappresentazioni de L'incoronazione di Poppea, al 74º Maggio Musicale Fiorentino, Firenze, Giunti, 2011, p. 119, ISBN 978-88-09-77106-2.
  38. ^ Quattrocchi, pp. 29 e 154.
  39. ^ Konrad Claude Dryden, From Another World: The Art of Magda Olivero, «The Opera Quarterly», 20(3), Luglio 2004, pp. 422-434; Quattrocchi, pp. 152 e 154.
  40. ^ Quattrocchi p. 154
  41. ^ Raffaele Vegeto, Olivero, Magda - Discografia, in Le grandi voci. Dizionario critico-biografico dei cantanti con discografia operistica (direttore: Rodolfo Celletti), Roma, Istituto per la collaborazione culturale, 1964, p. 589.
  42. ^ Questo disco risulta ormai introvabile commercialmente; è tuttavia accessibile online presso YouTube.
  43. ^ Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano consegna a Magda Olivero il Premio Presidente della Repubblica per il 2008, su archivio.quirinale.it. URL consultato il 9 luglio 2022.
  44. ^ Ambrogino d’Oro a Magda Olivero. Moratti: “Una voce magistrale, una persona straordinaria”, su web.comune.milano.it. URL consultato il 9 luglio 2022.

Bibliografia

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В Википедии есть статьи о других людях с такой фамилией, см. Прохоров; Прохоров, Александр. Александр Михайлович Прохоров Дата рождения 11 июля 1916(1916-07-11)[1][2][…] Место рождения Атертон, Квинсленд, Австралия Дата смерти 8 января 2002(2002-01-08)[1][2][…] (85 лет) Место…

Potret Baron Münchhausen Karl Friedrich Hieronymus, Freiherr von Münchhausen (11 Mei 1720 – 22 Februari 1797) adalah seorang bangsawan (baron) Jerman yang pada masa mudanya dikirim untuk bekerja sebagai pelayan dari Anthony Ulrich II, Duke dari Brunswick-Lüneburg dan belakangan bergabung dalam dinas militer Rusia. Ia bertugas hingga 1750, khususnya mengambil bagian dalam dua peperangan melawan orang-orang Turki. Ketika kembali ke kampung halamannya, Münchhausen konon mengisah…

American journalist (1788–1828) Isaac Harbysilhouette of Isaac Harby by an unknown artist, 1810Born1788 Died1828  (aged 39–40)OccupationWriter Isaac Harby (1788–1828), from Charleston, South Carolina, was an early 19th-century teacher, playwright, literary critic, journalist, newspaper editor, and advocate of reforms in Judaism. His ideas were some of the precedents behind the development of Reform Judaism. Harby's writings were anti-Northern, anti-abolitionist, and staunchl…

An evening view over the slough Waterfowl at the reserve South Slough National Estuarine Research Reserve (SSNERR) is a 4,770-acre (19 km2) National Estuarine Research Reserve located on Coos Bay Estuary, in the U.S. state of Oregon. Its headquarters are in Charleston. Established in 1974,[1] it was the first reserve in the United States created in response to the federal Coastal Zone Management Act of 1972. The South Slough Interpretive Center features exhibits and a film about the…

Official compilation of U.S. federal statutes The USC is not to be confused with the CFR, the Code of Federal Regulations, which represents regulatory law, not statutory law. Code of Laws of the United States of America National coat of armsEditorOffice of the Law Revision CounselPublisherGovernment Publishing OfficeOCLC2368380TextCode of Laws of the United States of America at Wikisource This article is part of a series on theUnited States Code United States Code Title 1 - General Provisions Ti…

35 mm rangefinder camera This article is about the manual-focus camera. For the similarly named auto-focus camera, see Konica Hexar AF. Konica Hexar RFOverviewType35 mm rangefinder cameraLensLens mountKonica KM-mount (the same as or similar to the Leica M-mount)FocusingFocusmanualExposure/meteringExposureAperture Priority AE or manualFlashFlashhot shoe electronic flash with direct X contactShutterFrame rate2.5frame/s in continuous modeGeneralDimensions139.5x80x35mm, 560g w/o batteries The Konica…

Charter school in the United StatesSER-Niños Charter SchoolSER-Niños Charter School original campusAddressOriginal: 5815 Alder St. Houston, TX 77081Middle: 5610 Gulfton St. Houston, TX 77081II: 5919 Dashwood Dr. Houston, TX 77081Gulfton, Houston, TexasUnited StatesInformationTypeCharter schoolEstablished1996 (1996)GradesKindergarten—8thWebsiteserninos.org SER-Niños II Middle school campus SER-Niños Charter School (Niños means children in Spanish) is a PreK-8 state charter school in t…

American critic and writer Alicia Gaspar De AlbaGaspar de Alba at the 2023 Texas Book FestivalBorn (1958-07-29) July 29, 1958 (age 65)El Paso, TexasNationalityAmericanOccupationScholarKnown forChicano/a StudiesNotable workDesert Blood, Calligraphy of the Witch, Sor Juana's Second DreamSpouseAlma Lopez (married 2008-present)Websitealiciagaspardealba.net Alicia Gaspar de Alba is an American scholar, cultural critic, novelist, and poet whose works include historical novels and scholarly s…

Bandes françaises Création 1479 Dissolution 27 octobre 1567 Pays Royaume de France Allégeance Royaume de France Branche Infanterie Guerres Guerres d'Italie Batailles Révolte de Gand en 1537Siège de Boulogne (1544)Siège de Saint-Dizier (1544)Siège de Metz (1552)Bataille de Saint-Quentin (1557)Siège de Calais (1558)Bataille de Gravelines (1558) modifier  Les bandes françaises, également appelées bandes de Picardie, bandes picardes ou bandes en deçà des monts, sont, en France, les…

إدارة الموارد البشريةصنف فرعي من إدارة وظيفية جزء من إدارة الأعمال التجارية — إدارة يمتهنه human resource manager (en) فروع  القائمة ... استخدام — التدريب والتطوير — التعويضات والمزايا — تقييم أداء — إدارة المواهب — human resources planning (en) — reward management (en) — العلاقات الصناعية الموضوع human mater…

King of Anuradhapura Aggabodhi IIKing of AnuradhapuraReign608–618PredecessorAggabodhi ISuccessorSangha Tissa IIDynastyHouse of Moriya Aggabodhi II was King of Anuradhapura (in modern-day Sri Lanka) in the 7th century CE. His reign lasted from 608 to 618 CE.[1][2] He was the nephew (the son of a sister) of the previous king, Aggabodhi I, and had acted as viceroy during this king's reign.[2] Upon coming to the throne, Aggabodhi II continued the work his uncle had begun, a…

佐藤洋之助 佐藤 洋之助(さとう ようのすけ、1894年(明治27年)7月9日 - 1984年(昭和59年)7月7日)は、日本の政治家、実業家。所属政党は戦前は立憲政友会→政友会革新同盟→日本進歩党、公職追放解除後は自由党→自由民主党[1]。衆議院議員を通算10期務めた[1]。 経歴 茨城県猿島郡古河町(現在の古河市)の旧家・佐藤長之助の長男として生まれる[2]…

Not to be confused with National Oceanic and Atmospheric Administration Fisheries Office of Law Enforcement.This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: United States Fish and Wildlife Service Office of Law Enforcement – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (August 2014) (Learn how and when to remove …