Premi Emmy 2017

Stephen Colbert ha presentato la 69ª edizione dei Primetime Emmy Awards

La cerimonia della 69ª edizione dei Primetime Emmy Awards (69th Primetime Emmy Awards) si è tenuta al Microsoft Theatre di Hollywood, a Los Angeles, il 17 settembre 2017.[1] La cerimonia è stata presentata da Stephen Colbert e trasmessa in diretta televisiva dall'emittente CBS.[1]

Le candidature erano state annunciate il 13 luglio 2017.[2]

Il 9 maggio 2017 sono stati assegnati gli Sports Emmy Awards, mentre i News & Documentary Emmy Awards saranno consegnati il 5 ottobre 2017; entrambe le cerimonie sono ospitate dal Jazz at Lincoln Center di New York.

Primetime Emmy Awards

L'edizione ha visto l'introduzione delle nuove categorie miglior supervisione musicale, miglior casting per un reality show, mentre le miglior fotografie per serie girate in modalità single-camera sono state divise in una categoria per quelle dalla durata di un'ora e in un'altra per quelle fino a mezz'ora per episodio; altre modifiche hanno riguardato le categorie per i programmi interattivi.[3]

La cerimonia è stata contrassegnata da numerose battute satiriche e critiche più o meno sottili rivolte a Donald Trump sia da Colbert, che nel suo numero d'apertura ha tra l'altro definito il presidente la «star televisiva dell'anno» e affermato come il mondo rappresentato in TV correntemente sia migliore di quello reale, sia da diversi co-presentatori e artisti premiati; tra questi John Lithgow, miglior attore non protagonista in una serie drammatica, ha ad esempio ricordato come il personaggio da lui interpretato, Winston Churchill, ci ricorda cosa sono veramente il coraggio e la leadership nel governare.[4][5] Durante la serata, generalmente giudicata positivamente dai critici anche grazie alla qualità dei programmi premiati, la protagonista di Crazy Ex-Girlfriend Rachel Bloom si è esibita in un numero musicale con i contabili che lavorano per l'Academy, Colbert e Jeffrey Wright sono stati protagonisti di uno sketch ambientato nel mondo di Westworld, mentre RuPaul ha intervistato la statua del premio Emmy.[6][7]

Tra gli artisti che hanno annunciato i vincitori si sono alternati: Riz Ahmed, Anthony Anderson, Iain Armitage, Alec Baldwin, Jason Bateman, Jessica Biel, Alexis Bledel, Rachel Bloom, Matt Bomer, Carol Burnett, Dave Chappelle, Priyanka Chopra, James Corden, Viola Davis, Laura Dern, Edie Falco, Anna Faris, Mark Feuerstein, Jane Fonda, Jermaine Fowler, Chris Hardwick, Allison Janney, Rashida Jones, Nicole Kidman, Zoë Kravitz, Norman Lear, LL Cool J, Seth MacFarlane, Sonequa Martin-Green, Tatiana Maslany, Melissa McCarthy, Gerald McRaney, Debra Messing, Seth Meyers, Lea Michele, Shemar Moore, Jeffrey Dean Morgan, Kumail Nanjiani, Kaitlin Olson, Jim Parsons, Dolly Parton, Sarah Paulson, Jeremy Piven, Issa Rae, Craig Robinson, Gina Rodriguez, Anika Noni Rose, Tracee Ellis Ross, Emmy Rossum, Adam Scott, Lily Tomlin, Cicely Tyson, Gabrielle Union, Oprah Winfrey, Reese Witherspoon, B. D. Wong e Shailene Woodley.

Riguardo ai premi, Donald Glover è divenuto il primo afroamericano a vincere nella categoria miglior regia per una serie commedia, oltre ad essere il primo dal 1985 ad affermarsi come miglior attore in una serie commedia.[4] Riz Ahmed è invece divenuto il primo attore di origine asiatica a vincere un premio per la recitazione, mentre Reed Morano è stata la prima donna a vincere nella categoria miglior regia per una serie drammatica dal 1995.[4] Julia Louis-Dreyfus, al decimo Emmy in carriera, ha eguagliato il record di otto vittorie per la recitazione di Cloris Leachman.[5] Nicole Kidman ha vinto il suo primo Emmy vincendo in una categoria (miglior attrice in una miniserie o film) in cui figuravano quattro premi Oscar.[5] Il Saturday Night Live è stato complessivamente il programma più premiato, con nove vittorie, una in più di Big Little Lies e di The Handmaid's Tale. Per il sedicesimo anno consecutivo, HBO è stata invece l'emittente i cui programmi hanno ricevuto più premi, 29, seguita da Netflix con 20 premi e NBC con 15.[5]

Le candidature, annunciate il 13 luglio 2017 da Anna Chlumsky e Shemar Moore,[8] avevano visto il Saturday Night Live e Westworld registrare il maggior numero di nomination, ventidue, seguiti da Stranger Things e Feud: Bette and Joan con diciotto.[2] In un anno in cui Il Trono di Spade, miglior serie drammatica nelle due edizioni precedenti, non era candidabile poiché trasmesso più tardi del solito, i critici hanno apprezzato i numerosi riconoscimenti a nuove serie come The Handmaid's Tale, Stranger Things e This Is Us, individuando tra i programmi e attori ingiustamente snobbati The Americans, The Leftovers, Tredici, The Good Place, Mandy Moore, Ed Harris, Paul Giamatti, Catherine Zeta-Jones, Rami Malek, Lena Dunham, Christine Baranski, Oprah Winfrey, Yvonne Strahovski, Winona Ryder e Seth Meyers.[9][10][11] Con 111 candidature complessive, HBO era stata l'emittente i cui programmi sono stati i più nominati nell'edizione 2017, seguita da Netflix e NBC con 92 e 63 candidature rispettivamente.[12][13]

Segue l'elenco delle varie categorie con i rispettivi candidati; i vincitori sono indicati in cima all'elenco di ciascuna categoria.[2][14]

Programmi televisivi

Miglior serie drammatica

Miglior serie commedia

Miglior miniserie

Miglior film per la televisione

Miglior reality competitivo

Miglior varietà talk show

Miglior varietà di sketch

Recitazione

Miglior attore protagonista in una serie drammatica

Sterling K. Brown e Elisabeth Moss, miglior attore e miglior attrice in una serie drammatica

Miglior attrice protagonista in una serie drammatica

Miglior attore protagonista in una serie commedia

Donald Glover, miglior attore protagonista in una serie commedia

Miglior attrice protagonista in una serie commedia

Miglior attore protagonista in una miniserie o film

Miglior attrice protagonista in una miniserie o film

Nicole Kidman, miglior attrice in una miniserie o film

Miglior attore non protagonista in una serie drammatica

Miglior attrice non protagonista in una serie drammatica

Miglior attore non protagonista in una serie commedia

Miglior attrice non protagonista in una serie commedia

  • Kate McKinnon, per aver interpretato vari personaggi al Saturday Night Live
    • Vanessa Bayer, per aver interpretato vari personaggi al Saturday Night Live
    • Anna Chlumsky, per aver interpretato Amy Brookheimer in Veep
    • Kathryn Hahn, per aver interpretato Raquel Fein in Transparent
    • Leslie Jones, per aver interpretato vari personaggi al Saturday Night Live
    • Judith Light, per aver interpretato Shelly Pfefferman in Transparent

Miglior attore non protagonista in una miniserie o film

Alexander Skarsgård, miglior attore non protagonista in una miniserie o film

Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film

Regia

Miglior regia per una serie drammatica

Miglior regia per una serie commedia

Miglior regia per un film, miniserie o speciale drammatico

Miglior regia per un varietà

  • Don Roy King, per la puntata con Jimmy Fallon del Saturday Night Live
    • Andy Fisher, per la puntata The (RED) Show di Jimmy Kimmel Live
    • Jim Hoskinson, per la puntata 1x79 di The Late Show with Stephen Colbert
    • Paul Pennolino, per la puntata Multi-Level Marketing di Last Week Tonight with John Oliver
    • Derek Waters e Jeremy Konner, per la puntata Hamilton di Drunk History

Sceneggiatura

Miglior sceneggiatura per una serie drammatica

Miglior sceneggiatura per una serie commedia

Miglior sceneggiatura per un film, miniserie o speciale drammatico

Miglior sceneggiatura per un varietà

  • Kevin Avery, Tim Carvell, Josh Gondelman, Dan Gurewitch, Geoff Haggerty, Jeff Maurer, John Oliver, Scott Sherman, Will Tracy, Jill Twiss e Juli Weiner, per Last Week Tonight with John Oliver
    • Jo Miller, Samantha Bee, Ashley Nicole Black, Pat Cassels, Eric Drysdale, Mathan Erhardt, Travon Free, Joe Grossman, Miles Kahn, Melinda Taub e Jason Reich, per Full Frontal with Samantha Bee
    • Jermaine Affonso, Alex Baze, Bryan Donaldson, Sal Gentile, Matt Goldich, Dina Gusovky, Jenny Hagel, Allison Hord, Mike Karnell, John Lutz, Seth Meyers, Ian Morgan, Seth Reiss, Amber Ruffin, Mike Scollins, Mike Shoemaker e Ben Warheit, per Late Night With Seth Meyers
    • Barry Julien, Jay Katsir, Opus Moreschi, Stephen Colbert, Tom Purcell, Matt Lappin, Michael Brumm, Nate Charny, Aaron Cohen, Cullen Crawford, Paul Dinello, Ariel Dumas, Glenn Eichler, Django Gold, Gabe Gronli, Daniel Kibblesmith, Michael Pielocik, Kate Sidley, Jen Spyra, Brian Stack e John Thibodeaux, per The Late Show with Stephen Colbert
    • Chris Kelly, Sarah Schneider, Kent Sublette, Bryan Tucker, Pete Schultz, James Anderson, Kristen Bartlett, Jeremy Beiler, Zack Bornstein, Joanna Bradley, Megan Callahan, Michael Che, Anna Drezen, Fran Gillespie, Sudi Green, Steve Higgins, Colin Jost, Erik Kenward, Rob Klein, Nick Kocher, Dave McCary, Brian McElhaney, Dennis McNicholas, Drew Michael, Lorne Michaels, Josh Patten, Katie Rich, Streeter Seidell, Will Stephen e Julio Torres, per Saturday Night Live

Note

  1. ^ a b (EN) Stephen Colbert Will Host the Emmy Awards, in The New York Times, 23 gennaio 2017. URL consultato il 29 maggio 2017.
  2. ^ a b c (EN) 69th Emmy Awards Complete Nominations List (PDF), su Emmys.com, Academy of Television Arts & Sciences, 13 luglio 2017. URL consultato il 14 luglio 2017.
  3. ^ (EN) Two New Categories and Rules Modifications, su Emmys.com, Academy of Television Arts & Sciences, 24 febbraio 2017. URL consultato il 14 luglio 2017.
  4. ^ a b c (EN) Willa Paskin, The First Emmys of the Trump Era Spoke Loudest With Its Actions, and Only Slightly Less Loudly With Its Words, in Slate, 18 settembre 2017. URL consultato il 18 settembre 2017.
  5. ^ a b c d (EN) John Koblin, ‘The Handmaid’s Tale,’ Politics and ‘S.N.L.’ Dominate the Emmys, in The New York Times, 17 settembre 2017. URL consultato il 18 settembre 2017.
  6. ^ (EN) Maureen Ryan, Emmys Review: Sleek, Sincere, but We’ve Still Got a Long Way to Go, in Variety, 18 settembre 2017. URL consultato il 18 settembre 2017.
  7. ^ (EN) Daniel Fienberg, 69th Primetime Emmy Awards: TV Review, in The Hollywood Reporter, 17 settembre 2017. URL consultato il 18 settembre 2017.
  8. ^ (EN) Anna Chlumsky and Shemar Moore to Announce Emmy Nominations, su Emmys.com, Academy of Television Arts & Sciences, 29 giugno 2017. URL consultato il 14 luglio 2017.
  9. ^ (EN) Lynette Rice, Emmy nominations: The biggest snubs and surprises of 2017, in Entertainment Weekly, 13 luglio 2017. URL consultato il 14 luglio 2017 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2017).
  10. ^ (EN) Danielle Turchiano, Emmy Nominations: The Biggest Snubs and Surprises, in Variety, 13 luglio 2017. URL consultato il 14 luglio 2017.
  11. ^ (EN) Tim Goodman, Daniel Fienberg, What the Emmy Nominations Got Right (and Wrong) This Year, in The Hollywood Reporter, 13 luglio 2017. URL consultato il 14 luglio 2017.
  12. ^ (EN) Lesley Goldberg, Emmys by the Numbers: Nominations by Series, Network, Studio, in The Hollywood Reporter, 13 luglio 2017. URL consultato il 15 luglio 2017.
  13. ^ (EN) Scott Feinberg, Emmys: 'House of Cards' Receives Nom in Wake of 'This Is Us' Disqualification (Exclusive), in The Hollywood Reporter, 4 agosto 2017. URL consultato il 5 agosto 2017.
  14. ^ (EN) 69th Emmy Awards Winners List (PDF), su Emmys.com, Academy of Television Arts & Sciences, 17 settembre 2017. URL consultato il 18 settembre 2017.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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