Palazzo della Cassa di risparmio di Mirandola

Palazzo della Cassa di risparmio di Mirandola
Il palazzo della CRM negli anni 1930
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneEmilia-Romagna
LocalitàMirandola
IndirizzoPiazza Matteotti, 2
Coordinate44°53′13.63″N 11°03′50.69″E
Informazioni generali
Condizionidistrutto nel 2012 / restaurato
Costruzione1911-1912
Distruzione2012
StileLiberty
Usoistituto bancario
Realizzazione
IngegnereAlberto Vischi
ProprietarioIntesa Sanpaolo
CommittenteCassa di risparmio di Mirandola

Il palazzo della Cassa di risparmio di Mirandola è un edificio situato nel centro storico di Mirandola.

Realizzato in stile liberty nel 1911-1912 dall'ingegnere Alberto Vischi, nel luogo in cui sorgevano la chiesa e il convento degli Agostiniani[1], il palazzo fu sede della Cassa di risparmio di Mirandola, successivamente acquistata dalla Cassa di risparmio di Firenze, che a sua volta fu inglobata nel 2007 nella banca Intesa Sanpaolo.

L'edificio è stato gravemente danneggiato dal terremoto dell'Emilia del 2012. Nel maggio 2022, per il decennale del sisma del 2012, ha ospitato la mostra Memorie del sisma.

Storia

Il grande salone interno nel 1912

Il Monte di pietà di Mirandola venne fondato nel 1495 da Evangelista da Faenza, frate della chiesa di San Francesco, a seguito di una colletta di 1200 lire raccolte per combattere l'usura. Dopo il concilio di Trento, nel 1588 papa Sisto V emanò una bolla papale che confermava l'istituzione del Monte ecclesiastico, riconfermato dalle successive bolle del 1593 e 1597 di papa Clemente VIII. Nel 1556 venne fondato il Monte di pietà di Finale Emilia e nel 1585 quello di San Felice sul Panaro, in seguito trasformato in pio istituto del Ducato di Modena[2].

Dopo l'Unità d'Italia, il 27 settembre 1863 venne istituita con regio decreto la nuova Cassa di risparmio di Mirandola, aperta ufficialmente il 1º gennaio 1864 presso il palazzo Bergomi, a fianco del palazzo municipale.

Il progressivo espandersi degli affari portò al trasferimento della banca presso l'attuale palazzo, realizzato nel 1911-1912 in piazza Matteotti[3].

Negli anni 1920 venne aperta la filiale di San Felice sul Panaro (1925), oltre a cui si aggiunse l'acquisizione delle Casse di risparmio di Concordia e di Finale Emilia nel 1927[2].

Il 1º gennaio 1992 la Cassa di risparmio di Mirandola venne trasformata in società per azioni, che nel 2002 in seguito ad un'OPA fu acquisita dalla Cassa di risparmio di Firenze. Dal 1º luglio 2006 la Cassa di Risparmio di Miradola cessò la sua storia, a seguito della fusione per incorporazione nella Cassa di Risparmio di Firenze[4], la quale a sua volta entrò a far parte del gruppo Intesa Sanpaolo[5].

Note

  1. ^ Palazzo della Cassa di Risparmio, su Associazione Bancaria Italiana. URL consultato il 26 marzo 2017.
  2. ^ a b Origini e storia, su Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. URL consultato il 26 marzo 2017 (archiviato il 4 marzo 2017).
  3. ^ Mirandola, i 150 anni della Cassa, in Emme Web, Confindustria Modena, 4 dicembre 2013. URL consultato il 26 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2017).
  4. ^ Fusione per incorporazione di Cassa di Risparmio di Mirandola nella cassa di Risparmio di Firenze spa (PDF), su www2.bancacrfirenze.it, Firenze, 22 giugno 2006 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2017).
  5. ^ Cassa di Risparmio di Mirandola, su Mappa storica, Intesa Sanpaolo. URL consultato il 26 marzo 2017 (archiviato il 26 marzo 2017).

Bibliografia

  • Cassa di Risparmio di Mirandola (a cura di), La Cassa di Risparmio e Monte di Credito su Pegno di Mirandola nei suoi primi cento anni. 1864-1963, Modena, Stabilimento Poligrafico Artioli, 1964.
  • Giulia Paltrinieri, La banca dei mirandolesi. La Cassa di Risparmio di Mirandola(1863-2000), Mirandola, Cassa di Risparmio di Mirandola, 2000.

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