L'edificio è stato gravemente danneggiato dal terremoto dell'Emilia del 2012. Nel maggio 2022, per il decennale del sisma del 2012, ha ospitato la mostra Memorie del sisma.
Il Monte di pietà di Mirandola venne fondato nel 1495 da Evangelista da Faenza, frate della chiesa di San Francesco, a seguito di una colletta di 1200 lire raccolte per combattere l'usura. Dopo il concilio di Trento, nel 1588 papa Sisto V emanò una bolla papale che confermava l'istituzione del Monte ecclesiastico, riconfermato dalle successive bolle del 1593 e 1597 di papa Clemente VIII. Nel 1556 venne fondato il Monte di pietà di Finale Emilia e nel 1585 quello di San Felice sul Panaro, in seguito trasformato in pio istituto del Ducato di Modena[2].
Il 1º gennaio 1992 la Cassa di risparmio di Mirandola venne trasformata in società per azioni, che nel 2002 in seguito ad un'OPA fu acquisita dalla Cassa di risparmio di Firenze. Dal 1º luglio 2006 la Cassa di Risparmio di Miradola cessò la sua storia, a seguito della fusione per incorporazione nella Cassa di Risparmio di Firenze[4], la quale a sua volta entrò a far parte del gruppo Intesa Sanpaolo[5].
^abOrigini e storia, su Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. URL consultato il 26 marzo 2017 (archiviato il 4 marzo 2017).
^Mirandola, i 150 anni della Cassa, in Emme Web, Confindustria Modena, 4 dicembre 2013. URL consultato il 26 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2017).
Cassa di Risparmio di Mirandola (a cura di), La Cassa di Risparmio e Monte di Credito su Pegno di Mirandola nei suoi primi cento anni. 1864-1963, Modena, Stabilimento Poligrafico Artioli, 1964.
Giulia Paltrinieri, La banca dei mirandolesi. La Cassa di Risparmio di Mirandola(1863-2000), Mirandola, Cassa di Risparmio di Mirandola, 2000.