Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria (Mirandola)
La chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria è la parrocchiale di Tramuschio, frazione di Mirandola, in provincia di Modena. Appartiene alla zona pastorale 8 della diocesi di Carpi e risale al XIV secolo.[1][2][3] StoriaLa parrocchia risale almeno al XIV secolo e in origine era situata ad est della Strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero, vicino all'antico ospizio di Sant'Antonio Abate che accoglieva malati e pellegrini. La chiesa venne riedificata nel XVI secolo nel luogo in cui si trova adesso e ricostruita nel 1616 con ampliamenti.[4] Nel 1616 gli abitanti di Tramuschio demolirono l'antica chiesa di Sant'Antonio (costruita del XVI secolo in sostituzione di una chiesa più antica[5]), che veniva spesso allagata in quanto si trovava in una depressione del terreno (chiamata Chiavica o Pinzone); sulle rovine dell'edificio venne poi edificata l'attuale chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria[6], poi riedificata alla fine del XIX secolo[5]. Nel 1821 la chiesa, che dipendeva dalla Pieve di Quarantoli, passò dalla diocesi di Reggio Emilia a quella di Carpi e nel 1830-1840 venne ristrutturata. Nel 1832 e 1872 la chiesa venne sommersa ad altezza d'uomo dalle alluvioni del Po. Successivi restauri vennero eseguiti nel 1933 e nel 1978.[4] La chiesa è stata gravemente danneggiata dal terremoto dell'Emilia del 2012, essendo crollati il timpano della facciata ed alcune volte del soffitto[7]. Nel febbraio 2020 è stato presentato il progetto di restauro,[8][9] per un costo complessivo di 886.000 euro, oltre ai 500.000 euro necessari per il rifacimento della canonica.[10] È stata riaperta al culto con una solenne celebrazione presieduta dal Vescovo di Carpi Erio Castellucci il 21 luglio 2024. DescrizioneLa chiesa di Tramuschio si presenta a tre navate ed è dedicata alla Visitazione della Beata Vergine Maria. L'altare di marmo è del 1883, anche se sul retro vi è la data del 1515 (anno di erezione della prima chiesa) e accanto vi sono i segni del livello dell'acqua raggiunto nelle inondazioni del fiume Po nel 1832 e 1872, che arrivano ad altezza d'uomo.[4] Nella nicchia del coro è esposto un dipinto incorniciato della Visitazione (XVIII secolo). Sul pavimento della navata laterale è collocato un organo del 1896 di Antonio e Giosuè Battani[11] e un confessionale in legno intagliato del XVI secolo. Le vetrate artistiche, realizzate a Verona nel 1978, raffigurano san Luigi Gonzaga, sant'Antonio abate, sant'Agnese e san Massimiliano Maria Kolbe, mentre il vetro del rosone rappresenta il volto della Madonna di fronte a quello di santa Elisabetta. Il piccolo campanile in stile tardo romanico è simile a quello della Pieve di Quarantoli, con le bifore nella cella campanaria.[4] Note
Bibliografia
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