Stadio Libero Lolli
Lo stadio Libero Lolli è un impianto sportivo situato a Mirandola, in provincia di Modena.[1] Lo stadio è dedicato alla memoria di Libero Lolli, calciatore mirandolese morto prematuramente il 23 settembre 1934 all'età di soli 24 anni, poco prima dell'esordio in Serie A con la maglia del Livorno, e fratello di Nino Lolli (primo sindaco di Mirandola nel secondo dopoguerra). Lo stadio ha ospitato le partite casalinghe dell'Unione Sportiva Mirandolese dal 1920 al 2005, e in seguito quelle della Mortizzuolese. Nella stagione 1998/1999 sono state giocate tutte le gare interne del campionato di Serie A femminile della Bellentani Modena, detentrice all'epoca del titolo di campione d'Italia.[2] StoriaLa storia del calcio mirandolese inizia il 15 marzo 1911, quando venne fondata il "Foot-Ball Club Giovanni Pico", che chiese all'amministrazione comunale la concessione di un terreno di circa 3 biolche (9.000 m2) posto nel 9° tronco Spalti al fine di realizzare un campo sportivo. Tuttavia il terreno si trovava in locazione, pertanto il primo campo di gioco venne realizzato a lato della circonvallazione ovest. Questa prima esperienza calcistica terminò però con lo scoppio della prima guerra mondiale.[3] In epoca fascista venne deciso di costruire un impianto sportivo più grande, anche per servire i militari della caserma Mussolini e gli allievi della scuola di educazione fisica della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN) per istruttori premilitari[4] e sportivi.[5] La scuola di educazione fisica riuscì a formare circa 2.000 istruttori all'anno, fino a toccare il culmine nel 1934 con quasi 5.000 diplomati. Nella stagione 1928-1929 la US Mirandolese giunse al primo posto del girone E della Seconda Divisione a pari merito con il GS Farini, il quale venne battuto (2-0) nello spareggio giocato a Mantova il 9 giugno 1929. La vittoria consentì alla Mirandolese di militare nel successivo campionato di Prima Divisione (equivalente alla Serie C), categoria in cui rimase per tre anni. Nel 1929 iniziarono così i lavori di costruzione della tribuna degli spettatori, progettata dall'architetto Mario Guerzoni (1884-1956) e che venne inaugurata nel 1930. Fra gli sportivi mirandolesi che hanno calcato il campo dello stadio Lolli si ricordano: Oreste Benatti (Bighina), Mario Castorri (Bacic), Libero e Nino Lolli, Evaristo Malavasi (Beg), Emilio Furlani (Milietto), Gianni Cappi, Silvano Bottecchi (Spinon), Fermo Benatti, Nando Paltrinieri, Antonio Marchetti, Livio Luppi, Nunzio Cavazza, Ilario Righini, Marco Marchetti, Mauro Muracchini e Roberto Razzaboni. All'interno dell'area sportiva, nel 1954 venne realizzata, a fianco della tribuna, una pista di pattinaggio su cui gareggiò per molti anni la squadra di hockey a rotelle della Polisportiva Giovanni Pico. Nel maggio 2012 l'edificio storico delle tribune e il muro di cinta sono stati danneggiati dal terremoto dell'Emilia. Nel novembre 2012 sono stati allestiti spogliatoi temporanei e sistemata la "tribunetta Coverciano".[6] Sono state ricevute 347 donazioni di privati cittadini per un totale di 55489,66 € per il ripristino dello stadio.[7] Nel 2017 l'amministrazione comunale annunciò la dismissione dello stadio Lolli, il cui terreno erboso sarà destinato alla costruzione di nuovi appartamenti e negozi. Peraltro, la tribuna (vincolata dalla Sovrintendenza ai beni culturali in quanto edificio storico) verrà riammodernata per servire un giardino pubblico.[8][9][10] StrutturaLo stadio dispone di due tribune, ai lati del terreno di gioco. La tribunetta veniva scherzosamente chiamata "Tribuna Coverciano".[11] Nell'area sportiva è presente una pista di pattinaggio, un centro per il tennis e la palestra polisportiva "Remo Brunatti". Filmografia
Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
|