Monte Cesen
Il monte Cesen è un massiccio delle Prealpi venete, situato a al margine di nord-ovest della provincia di Treviso. È il primo rilievo che si incontra (andando verso est) dopo che il fiume Piave interrompe la catena montuosa, collegando la Valbelluna alla Pianura veneto-friulana. La sua vetta più alta è di 1.570 m s.l.m.. Celebre è il cosiddetto "ippopotamo" del monte Cesen, un bosco di pini e faggi lungo circa un chilometro con una forma che ricorda il corpo con le quattro zampe di tale animale, visibile da grande distanza (soprattutto quando il terreno è innevato) e fino a Venezia.[1] DescrizioneDal punto di vista geologico, esso è costituito da rocce calcaree e dolomitiche di età mesozoica (soprattutto biancone). La prossimità della cima può essere raggiunta anche in automobile partendo da Valdobbiadene e seguendo la strada provinciale 143 "del Monte Cesen". Il Cesen fu citato per la prima volta in un documento del 7 maggio 1116 nel quale Enrico V vi fissava il confine tra Segusino, Vas e la contea di Cesana. Durante la Repubblica di Venezia fu diviso tra le quindici comunità della Val di Dobiadene (l'attuale Valdobbiadene). Area protettaIl suo ricco patrimonio ambientale ha fatto avanzare la proposta di istituirvi una riserva naturale regionale. A partire dal 1995 è stata avanzata la proposta di istituire il sito di interesse comunitario "Monte Cesen" (codice IT3240003). Note
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