MimulusL., 1753 è un genere di piante della famiglia delle Phrymaceae.[1] In base agli ultimi studi filogenetici alcune specie di questo genere dovrebbero essere rinominate in Diplacus Nutt., 1838, mentre altre specie dovrebbero essere descritte all'interno della tribù Leucocarpeae Conzatti (genere Erythranthe Spach).[2]
Etimologia
Il nome del genere deriva dal vocabolo greco"mimo" e indica i fiori che in qualche modo imitano il volto o, secondo altre interpretazioni, somigliano al volto di una scimmia o alle maschere ghignanti indossate dagli attori classici greci.[3][4][5]
(La seguente descrizione si riferisce al genere Mimulusl.s.)
Il portamento di queste piante è erbaceo o subarbustivo (raramente sono acquatiche). La superficie può essere sia glabra che pubescente; alcune specie sono vischiose.[5][8][9][10][11]
Radici
Le radici in maggioranza sono secondarie da rizoma.
Fusto
La parte aerea del fusto varia da prostrata a ascendente o eretta. I nodi possono essere ingrossati. I fusti sono a sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici, mentre le quattro facce sono più o meno concave (a volte sono anche alati).
Foglie
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto a 2 a 2 e ogni verticillo fogliare è ruotato di 90° rispetto a quello sottostante. Sono presenti foglie basali disposte in rosette. Il picciolo nelle foglie inferiori è eretto-patente; quelle superiori sono sessili. La forma delle lamina varia da ovale a lineare-lanceolata con base tronca, apice acuto o ottuso e bordi interi o dentellati.
Infiorescenza
Le infiorescenze sono formate da fiori peduncolati e solitari all'ascella delle foglie superiori (sono presenti anche raggruppamenti racemosi e corimbosi). L'infiorescenza è pubescente per peli ghiandolari.
Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
x K (5), [C (2+3), A 2+2], G (2), supero, capsula.
Il calice, più o meno attinomorfo e gamosepalo, è a forma tubolare-conica terminante con 5 denti disuguali. I denti sono lesiniformi e sono lunghi al massimo quanto la parte tubolare. Il calice può essere alato. Delle venature sono presenti tra i lobi. È accrescente alla fruttificazione.
La corollagamopetala è tubolosa (cilindrica) e bilabiata (zigomorfa) con struttura 2/3 e lobi patenti: il labbro inferiore è formato da 3 lobi (con quello centrale più grande), quello superiore da due lobi eretti. Il colore della corolla è bianco (con macchie porpora o blu) oppure giallastro con chiazze (o macchie) rosse (specialmente alle fauci). Altre colorazioni sono arancio, giallo, porpora o rosso.
L'androceo è formato da 4 stamididinami inclusi nel tubo corollino (più bassi dello stigma). Gli stami maturano simultaneamente con lo stigma. I filamenti in genere sono glabri. Le antere sono formate da due teche uguali e confluenti all'apice.
Il gineceo è bicarpellare (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli connati) ed ha un ovariosupero con forme da ovoidi a oblunghe; è pubescente-ghiandoloso. Lo stilo è filiforme e unico inserito all'apice dell'ovario con stigma bilobo. I due lobi dello stigma sono provvisti di una certa sensibilità per cui si rinchiudono con uno scatto improvviso quando sono "toccati" da un insetto pronubo che vi deposita sopra del polline di un'altra pianta; dal momento che lo stigma è più sporgente degli stami è urtato sempre per primo dall'insetto pronubo, così si evita l'autoimpollinazione.[5]
Frutti
I frutti sono delle capsule ovali con deiscenzaloculicida (a due valve) oppure sono indeiscenti. I semi, numerosi, sono finemente striati e/o reticolati.
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
La distribuzione delle specie di questo genere è prevalentemente americana (dal Nord America al Messico) con alcune specie in Eurasia e Africa tropicale. Alcune specie si trovano anche nell'areale australiano e pacifico.
Distribuzione delle specie alpine
Entrambe le specie presenti sul territorio italiano si trovano sull'arco alpino. La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla distribuzione delle specie alpine[12].
Substrato: con “Ca/Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili).
Zona alpina: vengono prese in considerazione solo le zone alpine del territorio italiano (sono indicate le sigle delle province). Comunità vegetali: 7 = comunità delle paludi e delle sorgenti; 11 = comunità delle macro- e megaforbie terrestri.
Ambienti: A4 = ambienti umidi, temporaneamente inondati o a umidità variabile; B9 = coltivi umani; D1 = sorgenti e cadute d'acqua; D2 = bordi dei ruscelli.
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questo genere (Phrymaceae) comprende 13 generi con meno di 200 specie[13][14] Il genere di questa voce attualmente è descritta nella tribù Mimuleae, una delle quattro tribù nella quale è divisa la famiglia.[8]
Mimulus, dai giardinieri e coltivatori, è suddiviso in due gruppi: (1) piante a portamento quasi arbustivo e (2) piante a portamento erbaceo.[5]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 28, 44, 46, 54, 60 e 64.[8]
Filogenesi
In base ad alcune ricerche sul DNA di tipo filogenetico[15] la circoscrizione del genere andrebbe rivista. Dallo studio citato risulta che Mimulus non è monofiletico. Secondo la circoscrizione tradizionale del genere al suo interno si trovano nidificate diverse specie appartenenti a generi diversi: Hemichaena, Berendtiella (è un sinonimo di Hemichaena) e Leucocarpus. Inoltre alcune sue sezioni formano un clade separato con i generi Glossostigma e Peplidium.
Uno studio cladistico ancora più recente propone di dividere questo gruppo in sei nuovi generi. Qui di seguito sono elencati i caratteri distintivi dei nuovi generi e relativa circoscrizione formata con le specie derivate da Mimulusl.s..[2]
Da un punto di vista filogenetico le varie specie del genere Mimulusl.s. sono così distribuite tra le tre tribù principali della famiglia Phrymaceae:[16]
Elacholoma F. Muell. & Tate ex F. Muell., 1895: genere già esistente con una sola specie (E. hornii F. Muell. & Tate, 1895) a cui va aggiunta una seconda specie derivata da Mimulus.
A questa sezione sono da aggiungere le seguenti nuove specie:
Erythranthe brevinasuta G.L. Nesom, 2012.
Erythranthe charlestonensis G.L. Nesom, 2012.
Erythranthe chinatiensis G.L. Nesom, 2012.
Erythranthe regni G.L. Nesom, 2012.
Erythranthe brevinasuta G.L. Nesom, 2012.
Erythranthe visibilis G.L. Nesom, 2012.
Specie spontanee italiane
In Italia nella flora spontanea sono presenti due specie di questo genere. Entrambe sono originarie dell'America e si sono naturalizzate sul territorio italiano:[9][17]
Mimulus guttatus DC. - Mimolo giallo (ora chiamata Erythranthe guttata (Fisch. ex DC.) G.L. Nesom, 2012): l'altezza varia da 2 a 5 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Nord Americano; l'habitat tipico sono le radure, le siepi e i cespuglieti umidi; la distribuzione sul territorio italiano è relativa al Nord (naturalizzata) fino altitudine di 1200 ms.l.m..
Mimulus moschatus Douglas - Mimolo (ora chiamata Erythranthe moschata (Douglas ex Lindl.) G.L. Nesom, 2012): l'altezza varia da 2 a 5 dm; il ciclo biologico è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Nord Americano; l'habitat tipico sono le radure, le siepi e i cespuglieti umidi; sul territorio italiano si trova solo in Piemonte (naturalizzata) fino altitudine compresa tra 100 e 1200 ms.l.m..
Le due specie si distinguono per i seguenti caratteri:
Specie
Calice
Corolla
Petali
M. guttatus
I denti del calice sono disuguali
La corolla è più grande (4 cm)
I petali sono gialli con vistose macchie rosse
M. moschatus
I denti del calice sono più o meno uguali fra loro
La corolla è piccola (2 cm)
I petali sono completamente gialli
In Europa è presenta anche la specie Mimulus luteus L. (ora chiamata Erythranthe lutea (L.) G.L. Nesom, 2012), naturalizzata nella Penisola Balcanica.[18]
Note
^(EN) Mimulus, in The Plant List. URL consultato il 9 gennaio 2018.