Il nome della tribù deriva dal suo genere tipoMimulus L., 1753 la cui etimologia deriva dal vocabolo greco"mimo" e indica i fiori che in qualche modo imitano il volto o, secondo altre interpretazioni, somigliano al volto di una scimmia o alle maschere ghignanti indossate dagli attori classici greci.[2][3][4] Il nome scientifico è stato definito dal botanico, naturalista e politico belga Barthélemy Charles Joseph Dumortier (Tournai, 3 aprile 1797 – 9 giugno 1878) nella pubblicazione "Analyse des Familles de Plantes: avec l'indication des principaux genres qui s'y rattachent. Tournay - Anal. Fam. Pl.: 23." del 1829.[5][6]
Il portamento delle specie di questa tribù è erbaceo annuale o perenne (anche subarbustivo) o acquatico. La superficie di queste piante varia da Glossario botanico#glabra a densamente pelosa (fino ad essere vischiosa) con fusti da prostrati (decombenti) a ascendenti o eretti e sezioni da affusolate a fortemente quadrangolari (fino ad alate) a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici.[1][4][7][8]
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto a 2 a 2. Sono presenti anche specie con portamento rosulato. Le foglie sono da sessili a sub-picciolate. La lamina ha delle forme da oblanceolate a oblunghe oppure sono fortemente lineari o anche ovoidi od orbicolari con apici acuminati e bordi interi o da dentati a seghettati e a volte crenati all'apice. In Mimulus le foglie possono essere lanose.
Le infiorescenze sono formate da fiori solitari, oppure nelle parti superiori sono di tipo racemoso. I fiori, disposti alle ascelle delle foglie, sono distintamente pedicellati. Le bratteole del peduncolo fiorale sono assenti.
Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
x K (5), [C (2+3), A 2+2], G (2), supero, capsula.
Il calice, più o meno attinomorfo e gamosepalo, è formato da un tubo campanulato terminante con 5 lobi molto più corti del tubo. La superficie in corrispondenza dei denti è percorsa da 5 coste (non sono presenti angoli o ali). Il calice può essere accrescente alla fruttificazione.
La corollagamopetala è tubolosa (cilindrica o imbutiforme) e fortemente bilabiata (zigomorfa) con un tubo corto e struttura 2/3: il labbro inferiore è formato da 3 lobi (con quello centrale più grande), quello superiore da due lobi eretti. Il colore della corolla varia da rosso, arancio, porpora, giallo a bianco; in alcune specie sono presenti delle macchie colorate.
L'androceo è formato da 4 stamididinami inclusi nel tubo corollino. I filamenti in genere sono glabri. Le antere sono formate da due teche uguali e confluenti all'apice. In Mimetanthe le antere del paio abassiale sono molto ridotte o mancanti.
I frutti sono delle capsule con deiscenzaloculicida (a due valve) oppure sono indeiscenti. I semi, numerosi, sono muniti di ancoraggi e ispessimenti apicali o hanno una testa reticolata.
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
La distribuzione delle specie di questa tribù è prevalentemente Nord Americana.
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Phrymaceae) comprende 13 generi con meno di 200 specie[9][10] La tribù Mimuleae è una delle tribù nella quale è divisa la famiglia.[1]
La descrizione di questa tribù in passato era compresa (anche se come incertae sedis) nella famiglia delle Scrophulariaceae (secondo la classificazione ormai classica di Cronquist), mentre ora con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG) è stata assegnata alla famiglia delle Phrymaceae. Anche la circoscrizione interna della tribù ha subito delle revisioni: alcuni generi inizialmente descritti all'interno della tribù come Dodartia L., Lancea Hooker f. & Thomson e Mazus Lour. ora appartengono alla famiglia Mazaceae, mentre il genere Mimulicalyx P.C. Tsoong attualmente è posizionato nella famiglia Scrophulariaceae.[1][9][10]
(1): Per alcuni Autori il genere Diplacus è incluso in Mimulus.[1]
(2): Secondo vari Autori le specie di Mimulus sono: 150 specie[1] (incluso Diplacus); 7 specie[9]; 170 specie[11]
Filogenesi
Cladogramma della tribù
In base ad alcune ricerche sul DNA di tipo filogenetico[12] la circoscrizione della tribù andrebbe rivista. Dallo studio citato risulta che il genere Mimulus non è monofiletico. Secondo la circoscrizione tradizionale del genere al suo interno si trovano nidificate diverse specie appartenenti a generi diversi: Hemichaena, Berendtiella (è un sinonimo di Hemichaena) e Leucocarpus. Inoltre alcune sue sezioni formano un clade separato con i generi Glossostigma e Peplidium.
Uno studio cladistico ancora più recente[13] ha suddiviso la famiglia Phrymaceae in quattro cladi. Alla tribù di questa voce oltre al genere Mimetanthe dovrebbe essere assegnato il genere Hemichaena con 5 specie (attualmente descritto all'interno della tribù Leucocarpeae[1]). Mentre al genere Mimulus (rinominato Diplacus) dovrebbero essere assegnate le seguenti sei sezioni: