Il nome della tribù deriva dal suo genere tipoLeucocarpus D. Don., 1831 la cui etimologia deriva da due parole, una greca "leuco" (= bianco, luminoso)[2] e l'altra latina "carpus" (= frutta)[3] la cui frutta delle specie di questo genere sono delle bacche bianche.
Il nome scientifico è stato definito dal botanico italiano ed esploratore Cassiano Conzatti (13 agosto 1862, Civezzano – 2 marzo 1951, Oaxaca), direttore del "Oaxaca Botanical Garden" in Messico nella pubblicazione "Flora Sinoptica Mexicana: Segunda Edicion - 2: 170. 1910"[4] del 1910.[5]. Altri testi danno la priorità al botanico francese Georges Rouy (1851 – 1924) con una pubblicazione del 1909.[1]
Descrizione
Il portamento delle specie di questa tribù è formato da erbe perenni suffrutescenti o arbustive. Le piante possono essere da glabre a viscido-villose o ghiandolari-pubescenti; in genere i peli sono semplici. Il fusto (solamente in Leucocarpus), poco ramoso, ha una sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici, mentre le quattro facce sono concave con spigoli alati. Sono presenti dei rizomi verticali anche legnosi.[1][6][7][8]
Le foglie sono disposte a verticilli alterni a 2 a 2 opposte. Sono sessili o brevemente picciolate. La lamina ha delle forme da lanceolate (o lineari-lanceolate) a ovoidi con bordi seghettati e apici acuminati. Alla base sono cordato-amplessicauli. La superficie delle foglie è percorsa da venature pennate.
Le infiorescenze a grappolo (o racemose) sono cimose formate da pochi fiori (massimo una decina) in posizione ascellare. I fiori sono grandi ed appariscenti; sono inoltre brevemente pedicellati.
Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
x K (2+3), [C (2+3), A 2+2], G (2), supero, capsula/bacca.
Il calice, più o meno zigomorfo e gamosepalo, è formato da un tubo da campanulato a tubolare terminante con 5 denti (o lobi) a forma triangolare (i due lobi anteriori sono diversi dai 3 posteriori - struttura 2/3). La superficie in corrispondenza dei denti è percorsa da 5 coste longitudinali. A volte il calice si presenta con una consistenza membranosa.
La corollagamopetala è tubolosa (il tubo può essere abbastanza più lungo del calice), più o meno bilabiata (corolla zigomorfa) e termina con 4 - 5 ampi lobi patenti, arrotondati e colorati di giallo. Le fauci sono carenate e screziate di rosso. La corolla può essere subruotata.
Il gineceo è bicarpellare (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli connati) ed ha un ovariosupero con forme da ovoidi a globose. L'ovario è biloculare con placentazioneparietale/assile. Lo stilo è filiforme e unico inserito all'apice dell'ovario con stigma in genere bifido (bilobo con lobi ineguali). Lo stilo è persistente dopo l'abscissione della corolla, ma non alla fruttificazione.
I frutti sono delle capsule o delle bacche biancastre. I semi sono numerosi con forme da lineari-oblunghe a subglobose e teste reticolate (o striate).
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
La distribuzione delle specie di questa tribù è unicamente centro-americana con climi tropicali o sub-tropicali.
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questo gruppo (Phrymaceae) comprende 13 generi con meno di 200 specie[9][10] La tribù Leucocarpeae è una delle tribù nella quale è divisa la famiglia.[1]
In base ad alcune ricerche sul DNA di tipo filogenetico[11] la circoscrizione della tribù andrebbe rivista. Dallo studio citato risulta che il genere Mimulus non è monofiletico. Secondo la circoscrizione tradizionale del genere al suo interno si trovano nidificate diverse specie appartenenti a generi diversi: Hemichaena, Berendtiella (è un sinonimo di Hemichaena) e Leucocarpus. Inoltre alcune sue sezioni formano un clade separato con i generi Glossostigma e Peplidium.
Uno studio cladistico ancora più recente[8] ha suddiviso la famiglia Phrymaceae in quattro cladi. Alla tribù di questa voce va tolto il genere Hemichaena (assegnato alla tribù Mimuleae) e aggiunto il genere Erythranthe Spach, 1840 suddiviso nelle 12 sezioni seguenti:
(1) sect. Achlyopitheca G.L. Nesom & N.S. Fraga (3 specie) - Distribuzione: Nord America e Messico
(2) sect. Paradantha (A.L. Grant) G.L. Nesom & N.S. Fraga (11 specie) - Distribuzione: Nord America e Messico
(3) sect. Monantha G.L. Nesom & N.S. Fraga (2 specie) - Distribuzione: Nord America e Messico
(4) sect. Monimanthe (Pennell) G.L. Nesom & N.S. Fraga (3 specie) - Distribuzione: Nord America e Messico