L'ala anteriore ha una colorazione di fondo molto scura, tendente al nero. La zona dello stigma rivela invece una macchia reniforme bruno-pallida, bordata di bianco. Nella forma unicolor la macchia reniforme è quasi nera, mentre in accipitrina tende al marroncino. L'apice è arrotondato, mentre il margine esterno è lievemente dentellato.
L'ala posteriore è giallo bruna, più chiara nella parte prossimale, e via via più scura verso il margine esterno e l'area anale.
Le antenne sono filiformi, non uncinate e lunghe all'incirca quanto la metà del margine costale. Il torace è mediamente peloso, più scuro nella parte anteriore, mentre l'addome è nettamente più chiaro.
L'apertura alare è compresa tra 37 e 40 mm.
Uovo
Le uova sono sferoidali, con la base leggermente schiacciata, e appena deposte appaiono verdi-giallastre, anche se in seguito tendono al bruno. La superficie esterna presenta delle striature verticali.
Larva
La colorazione dei bruchi è alquanto variabile, a seconda dell'ambiente circostante e delle essenze alimentari, ma di norma può essere verde brillante oppure marroncino non troppo scuro. Mostra una sottile linea dorsale più chiara, e macchie laterali più scure sui segmenti IV, V e XI; quest'ultimo presenta anche una sorta di "gobba" dorsale. Il capo è verdastro o brunastro, in relazione alla colorazione del resto del corpo. La linea laterale dei segmenti dal VI all'XI è fortemente inclinata. A maturazione completata, la larva può avere una lunghezza di circa 45 mm.
Pupa
I bruchi si impupano in autunno. Le crisalidi sono rosso-brunastre scure, e mostrano un breve cremaster, dotato di un paio di setole corte ma robuste.
Rappresentano lo stadio di resistenza grazie al quale questo lepidottero supera l'inverno.
L'habitat è rappresentato da zone boschive a composizione mista, oltre che da foreste di betulle, macchie di vegetazione sia su valli sia su pendii anche scoscesi, bordi delle strade, giardini, aree agricole anche abbandonate, paludi, torbiere e zone umide in genere. Si può osservare da quote di pianura fino ad alte colline, e sulle Alpi si spinge fino ai 1000 m.
Biologia
Durante l'accoppiamento, le femmine richiamano i maschi grazie ad un feromone rilasciato da una ghiandola, posta all'estremità addominale. Gli adulti di entrambi i sessi sono attratti dalla luce, ma soprattutto i maschi.
Periodo di volo
La specie è normalmente univoltina; gli adulti volano tra la fine di maggio e la fine di agosto nella fascia centrale dell'areale; nelle regioni più settentrionali il periodo di volo inizia a giugno, mentre più a sud si può avere una seconda generazione in autunno, quando le condizioni climatiche lo consentano. Nelle aree più meridionali sono stati riportati casi di una terza generazione.
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