ScandinaviaLa Scandinavia è una regione geografica e storico-culturale dell'Europa settentrionale. Include la Norvegia e la Svezia[1][2], alle quali si aggiungono - in senso più ampio - la Danimarca[3][1][2], l'Islanda e le Fær Øer per ragioni culturali, oltre alla Finlandia per somiglianze geologiche[2][1][4][5][6][7]. Il coronimo è in particolare utilizzato per riferirsi:
I paesi scandinavi sono identificabili dalle loro bandiere, ciascuna delle quali comprende una croce scandinava. La bandiera della Scandinavia unita è stata rappresentata da una croce scandinava di colore rosso su campo giallo.[9] DescrizionePer una prassi entrata in uso nella metà del XIX secolo con il nome Scandinavia si intende la regione culturale e linguistica comprendente Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia (nazione linguisticamente bilingue in cui lo svedese è costituzionalmente, insieme al finnico, una delle due lingue ufficiali di stato con entrambe identico valore legale in tutta la nazione. Culturalmente invece, le isole suedofone ma amministrativamente finlandesi Isole Åland e parti della Finlandia continentale, possono altresi' definirsi scandinave). Questi paesi si riconoscono reciprocamente come Paesi scandinavi.[senza fonte] Infatti il forte legame culturale e linguistico tra Danimarca, Norvegia, Svezia oltre in senso lato anche Finlandia e Islanda arrivò a portare per un periodo anche ad una unione politica della Scandinavia stessa[9]. Lo stato scandinavo geograficamente comprendeva, oltre ai territori di Danimarca, Svezia, Finlandia e Norvegia, anche Islanda, Groenlandia e Isole Fær Øer. Questa unificazione politica della Scandinavia è nota nelle lingue scandinave come Kalmarunionen ed è stato uno stato politicamente unitario per circa due secoli (dal 1397 al 1523)[9] Il termine viene tuttavia utilizzato, a seconda delle culture, per indicare regioni più vaste:
Da un punto di vista linguistico, etnico e culturale, in ogni caso, territori come l'Islanda e le isole Fær Øer sono anch'essi strettamente connessi alla Scandinavia per via della comune discendenza norrena. Anche la Finlandia, che per secoli è stata parte del Regno di Svezia, comprende questa discendenza norrena e rappresenta parte della popolazione: infatti nonostante la maggioranza dei finlandesi abbia abbia come prima lingua il finnico, lingua non indoeuropea facente parte della famiglia linguistica ugro-finnica, la Finlandia rimane comunque legalmente uno Stato bilingue dove la costituzione finlandese concede allo svedese di Finlandia e al finnico identico status.[10] Alcuni recenti studi genetici[senza fonte] hanno dimostrato l'appartenenza del popolo finlandese ai popoli scandinavi e ha quindi portato a considerare che l'influenza ugro-finnica di questo popolo sia principalmente per la lingua, con l'eccezione dei sami.[11] Secondo alcuni linguisti il termine Scandinavia ha origine dal nome della dea nordica Skaði,[12] che era considerata la protettrice dell'inverno, della neve e della caccia. La regione aveva in latino il nome di Scandia. LingueNei paesi scandinàvi sono ufficiali lingue di tipo germanico settentrionale, appunto dette anche scandinàve. L'egemonia di una di esse nella Fennoscandia, lo svedese, unitamente al latino, ha relegato per lungo tempo il finlandese in una condizione di esclusiva oralità: le prime testimonianze scritte risalgono solo all'avvento della Riforma protestante (con la conversione del re svedese Gustavo I di Svezia al luteranesimo nel 1527)[13]. Inoltre, fin da tempi remoti, un'antica lingua scandinàva, il norreno, insieme alle lingue baltiche, ha influenzato il finlandese, modificandone la morfosintassi[14]. Lo svedese rimane ufficiale in Finlandia, dove è parlato dal 6% della popolazione, mentre il 93,6% parla il finlandese[14], che appartiene al gruppo ugro-finnico[15] analogamente alle lingue sami in uso tra i lapponi nel nord della Scandinavia[16] (conosciue dallo 0,03% dei finlandesi)[14]. Nel paese, in cui vige il bilinguismo, svedese e finlandese sono chiamate "lingue domestiche"[17]. Note
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