Sono piante erbacee che hanno mediamente un'altezza che varia dai 25 agli 80 cm, ma ci sono specie che possono raggiungere anche i 3 metri[senza fonte]; il fusto è cespuglioso e ramificato, le foglie sono pennate, lucide e di colore verde scuro; i fiori sono dei capolini semplici o doppi, di colore giallo, arancio o rosso.[4]
Distribuzione
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Un uso rituale dei fiori di Tagetes è presente in diverse culture. Nel Messico pre-ispanico i fiori di Tagetes erecta erano considerati i fiori dei morti e al giorno d'oggi sono tuttora ampiamente utilizzati nel giorno della Commemorazione dei defunti.[8] In Nepal, India e Thailandia grandi quantità di fiori sono utilizzate per la creazione di ghirlande e decorazioni in occasione di matrimoni, feste e altri eventi religiosi. A tal fine esistono estese coltivazioni in Andhra Pradesh, Tamil Nadu, West Bengal, Karnataka, etc.[9]
^Soule, J. A. 1996. Infrageneric Systematics of Tagetes. Pgs. 435-443 in Compositae: Systematics, Proceedings of the International Compositae Conference, Kew 1994, Vol. I, Eds. D.J.N. Hind & H.J. Beentje.
^Tagetes erecta, su Protabase (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2017).
^ Y.C. Gupta, Y. D. Sharma and N.S. Pathania, Let the flower of gods bless you, su The Tribune, Chandigarh, India (web site), 9 settembre 2002. URL consultato il 1º settembre 2007.
^ Morton J.F., Atlas of medicinal plants of Middle America, Springfield, IL, Chas. C. Thomas, 1981..
^ Crellin J.K., Traditional medicine in Southern Appalachia and some thoughts for the history of medicinal plants, in W.H. Hein (ed.). Botanical drugs of the Americas in the Old & New World, Stuttgart, Wissenschaftliche Verlagsgesellschaft, 1984, p. 65-78.
^ab Linares E., Byem R.A., A study of four medicinal plant complexes of Mexico and adjacent United States, in J. Ethnopharmacol. 1987; 19: 153.
Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009. URL consultato il 18 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).