Karnei Shomron
Karnei Shomron (in ebraico קַרְנֵי שׁוֹמְרוֹן?, lett. "la luce della Samaria") è un insediamento israeliano organizzato come consiglio locale istituito nel 1977 in Palestina, nel Governatorato di Qalqilya . Si trova ad est di Kfar Saba, 48 chilometri (30 mi) a nord-est di Tel Aviv e 85 chilometri (53 mi) a nord di Gerusalemme. Nel 2018 contava una popolazione di 7 713 abitanti. La comunità internazionale considera gli insediamenti israeliani in Cisgiordania illegali secondo il diritto internazionale; il governo israeliano contesta questa posizione[1]. StoriaSecondo l'Applied Research Institute di Gerusalemme, Israele sequestrò terre da alcuni villaggi palestinesi per costruire Karnei Shomron: Jinsafut[2], Deir Istiya[3], Kafr Laqif[4], Hajjah[5]. Nel 1991, alcuni insediamenti vennero incorporati per divenire una singola municipalità chiamata Karnei Shomron Local Council:
A sud di Karnei Shomron scorre il Nahal Kana, un wadi che segna il confine tra le due terre che si ritiene siano state il territorio delle tribù di Efraim e Menashe in tempi biblici. Il Nahal Kana Wadi è amministrato dall'Israel Nature and Parks Authority ed è una riserva naturale protetta[6]. Nel 1985 immigrati provenienti dagli Stati Uniti e dal Canada si insediarono a Karnei Shomron fondando Neve Aliza, un quartiere religioso di case in stile americano[7]. Attentato terroristicoIl 16 febbraio 2002 un attentatore suicida si fece esplodere in una pizzeria nel centro commerciale Karnei Shomron. Nell'attentato morirono due persone e altre 30 rimasero ferite, di cui sei gravemente. Rachel Thaler, 16 anni, morì il 27 febbraio per le ferite subite[8], portando il totale delle vittime a tre. Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina rivendicò l'attacco[9]. Note
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