CepheiaCepheia Simon, 1894 è un genere di ragni appartenente alla famiglia Synaphridae. EtimologiaNon è chiara l'etimologia di questo genere[1]. CaratteristicheSono ragni di dimensioni medio-grandi; per le caratteristiche più generiche vedi la voce della famiglia Synaphridae[1]. MaschiSi distinguono dagli altri sinafridi per il cefalotorace arrotondato, più lungo che largo, con l'area clipeale che si protende in vista dorsale; pedipalpi enormi, in vista laterale veramente larghi, compressi, dal cymbium lungo e stretto e con l'organo tarsale distale di forma piatta e un'apofisi tegolare dorsale punteggiata[1]. FilierePeculiarità delle filiere maschili è quella di avere due fusuli della ghiandola della seta aciniforme sulle filiere posteriori mediane; nella sede del segmento distale delle filiere posteriori laterali viene prodotta seta probabilmente chemiosensoriale[1]. FemmineSi differenziano dalle altre sinafridi per i dotti copulatori, strutture dell'epigino, inizialmente avvolti posteriormente in una sola spira poi, intorno alla spermateca, in altre 4 spire. Inoltre l'epigino è leggermente sclerotizzato con una depressione mediale da cui fuoriescono i dotti copulatori[1]. FilierePeculiarità delle filiere femminili è quella di avere un fusulo della ghiandola della seta cilindrica sulle filiere posteriori mediane; nella sede del segmento distale delle filiere posteriori laterali viene prodotta seta probabilmente chemiosensoriale[1]. DistribuzioneIl genere è tipico della regione mediterranea: rinvenuto nella Francia meridionale, nell'Italia settentrionale, nella Spagna meridionale, nelle regioni meridionali dell'Austria e del Portogallo; ritrovata, infine, anche nelle isole Baleari[1]. TassonomiaLa specie di riferimento per la prima classificazione di questo genere fu la Theonoe longiseta (Simon, 1881); dallo stesso autore fu denominata 13 anni dopo come Cepheia, Simon 1894 e attribuita alla famiglia Theridiidae; da uno studio degli aracnologi Levi & Levi del 1962 l'intero genere venne trasferito alla famiglia Symphytognathidae. Dall'aracnologo Brignoli non fu considerato un sinonimo tardivo del genere Melos O. P.-Cambridge, 1899, ma venne descritto come un theridiide non ancora ben identificato[1]. Nel 1977 fu provvisoriamente assegnato ai Mysmenidae da uno studio di Forster & Platnick; infine, nel 2003 Marusik e Lehtinen hanno assurto le caratteristiche principali di questo genere al rango di famiglia (Synaphridae) ed è stato qui definitivamente collocato[1]. Questo genere è monotipico. Attualmente, a dicembre 2012, si compone di 1 specie[2]:
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