Castello di Vianino
Il castello di Vianino è un maniero medievale i cui resti sorgono nella frazione di Vianino, appartenente al comune di Varano de' Melegari, in provincia di Parma. StoriaL'originaria fortificazione a presidio dell'abitato di Vianino fu innalzata probabilmente nel X secolo; il primo documento che ne menzioni l'esistenza risale infatti al 1001, quando passarono per la località le reliquie di santa Giustina, durante la traslazione da Roma a Piacenza.[1] Agli inizi dell'XI secolo il territorio apparteneva a Ildegarda, moglie del longobardo Odone;[2] nel 1028 la nobildonna vendette tutte le sue terre, tra cui rientravano anche il paese di Viazzano e il castello di Roccalanzona,[3] al rettore della chiesa di San Pietro di Paderna, che a sua volta nel 1043 le donò al monastero di San Savino di Piacenza,[2] sotto la diretta autorità del vescovo.[1] Nel 1188 il castello di Vianino, in precedenza infeudato alla famiglia Ardemanni, fu acquistato dal Comune di Piacenza.[4] Nel 1209 il maniero e il borgo furono assegnati alla famiglia Scarpa, già proprietaria di altri castelli nella zona.[1] Nel 1382 il signore di Milano Gian Galeazzo Visconti investì del feudo il marchese Galvano Pallavicino.[1] Nel 1428 il duca di Milano Filippo Maria Visconti inviò le sue truppe, guidate dal capitano di ventura Niccolò Piccinino, contro Manfredo Pallavicino, assaltandone il castello di Pellegrino; il marchese fu arrestato e costretto sotto tortura a confessare di aver congiurato contro il duca, che lo condannò a morte e confiscò tutti i suoi beni;[5] Vianino fu assegnato con Pellegrino al Piccinino, ma nel 1447 gli abitanti si ribellarono e uccisero il suo terzo figlio Angelo.[6] Il feudo fu quindi riassorbito dalla Camera ducale di Milano.[1] Nel 1481[1] il duca Gian Galeazzo Maria Sforza donò Vianino al marchese Pallavicino Pallavicini,[7] in occasione delle nozze del primogenito Galeazzo I con Elisabetta, figlia di Tristano Sforza.[4] Nel 1579 morì il marchese Gerolamo Pallavicino e il maniero fu assorbito dalla Camera ducale di Parma.[1] Nel 1592 il duca di Parma Alessandro Farnese assegnò il castello ai marchesi Facchinetti, bolognesi; nel 1647 Vianino passò ai marchesi Dalla Rosa Prati, ai quali subentrarono nel 1752 i Fogliani Sforza.[1] Nel 1805 i decreti napoleonici abolirono i diritti feudali[1] e dell'antico forte, già più volte trasformato e suddiviso, rimase soltanto una torre angolare, acquistata da privati.[8] DescrizioneDell'antico castello, rimaneggiato e frazionato più volte, oggi rimane soltanto una torre angolare a pianta circolare, posta a strapiombo sul margine del piccolo centro abitato.[8] La minuta struttura, dalle tipiche forme delle architetture militari piacentine,[1] tra cui in particolare il vicino castello di Varsi, è interamente rivestita in pietra e coperta con un tetto in lastre d'ardesia; sono pochissime le aperture, tutte rivolte verso il borgo, a dimostrazione del carattere pressoché difensivo dell'edificio;[8] la porta d'accesso ad arco ribassato è raggiungibile attraverso una scaletta. Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
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