Pallavicino Pallavicini (Busseto, 1426 – Busseto, 18 agosto 1486[1]), fu il capostipite della linea dei Pallavicino di Busseto.
Biografia
Era figlio di Rolando il Magnifico e di Caterina Scotti di Agazzano. Alla morte del padre nel 1457 ricevette le terre di Bargone e Busseto unitamente al fratello Giovan Lodovico. Francesco Sforza nel 1450 lo armò cavaliere e nel 1458 lo investì, assieme al fratello Giovan Lodovico, del feudo di Busseto. Nel 1476, alla morte di Galeazzo Maria Sforza venne nominato consigliere ducale. Partecipò a varie congiure che sfociarono nel 1480 nell'uccisione di Cicco Simonetta, segretario degli Sforza e per la quale Ludovico il Moro incolpò Pier Maria II de' Rossi conte di San Secondo, acerrimo nemico di Pallavicino. Fece edificare, assieme ai fratelli, la chiesa e convento di Santa Maria degli Angeli che donò ai frati Osservanti nel 1475. Morì nel 1486, forse avvelenato da un cortigiano per ordine dei Rossi di San Secondo.
Discendenza
Pallavicino sposò Caterina Fieschi di Genova ed ebbero dodici figli:
- Galeazzo I (?-1520), primogenito e uomo d'armi. Fu suo successore nel marchesato.
- Bernardina
- Camilla
- Giovanna
- Ottaviano (?-1514 circa)
- Cristoforo (?-1521), condottiero
- Maddalena, sposò Francesco Bernardino Visconti, (Francesco Bernardino I Visconti), Signore di Brignano (Bergamo), ecc. morto nel 1504.
- Veronica (?-1523), sposò Achille Torelli, conte di Guastalla
- Margherita, monaca
- Girolamo (?-1503), vescovo di Novara dal 1485
- Antonio Maria (?-1519), condottiero
- Nicola (?-1496)
Ebbe anche figli naturali:
- Francesca
- Antonia
- Ludovica
Note
- ^ Angelo Pezzana, Storia della città di Parma, Forni, 1859, p.53
Bibliografia
- Pompeo Litta, Famiglie celebri italiane. Pallavicino, Modena, 1930.