Cristoforo Pallavicino
Cristoforo Pallavicino (Busseto, ... – Milano, 11 novembre 1521) è stato un condottiero italiano e marchese di Busseto. BiografiaEra figlio di Pallavicino Pallavicini, marchese di Busseto e di Caterina Fieschi di Genova. Fu al servizio del duca di Milano Ludovico il Moro. Nel 1499 si trovò col fratello Antonio Maria a Tortona, quando i francesi cercarono di impadronirsi della città. Antonio fu favorevole mentre Cristoforo non si oppose, nonostante parteggiasse per Milano. Si schierò con la Francia al tempo della Lega di Cambrai e nel 1512, quando i francesi abbandonarono l'Italia, passò al servizio degli Sforza. Al ritorno dei francesi l'anno dopo, Cristoforo venne inviato dal duca Massimiliano Sforza a presidiare Cremona. Nel 1515 venne fatto prigioniero nella battaglia di Marignano ed in seguito liberato dai francesi ed esiliato a Busseto, dove svolse opere di beneficenza. Nemico dei francesi, venne invitato con uno stratagemma a Milano per ordine del governatore Odet de Foix, che fece immediatamente imprigionare il Pallavicino. Allo scoppio della guerra d'Italia, Odet venne sconfitto dagli imperiali nella Battaglia di Vaprio d'Adda (1521) e si ritirò a difesa di Milano. Ordinò che Cristoforo Pallavicino venisse giustiziato e l'11 novembre 1521 venne decapitato sulla piazza del castello. Alcuni mesi prima il Lautrec fece giustiziare Manfredo Pallavicino, marchese di Cortemaggiore, figlio di Orlando e parente di Cristoforo e reo di aver parteggiato per gli Sforza. DiscendenzaCristoforo sposò Bona della Pusterla ed ebbero cinque figli:[1]
Ebbe una figlia naturale legittimata, Antonia, che sposò Gianfilippo Sertorio. Note
Bibliografia
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