È compreso tra 83,5 ± 0,7 e 70,6 ± 0,6 milioni di anni fa (Ma),[1] preceduto dal Santoniano e seguito dal Maastrichtiano.
È in questa epoca (intorno ai 78 milioni di anni fa) che secondo alcune teorie[2] avviene la separazione fra proscimmie e scimmie + tarsi.
Definizioni stratigrafiche e GSSP
Il Campaniano fu introdotto nella letteratura scientifica nel 1857 dal geologo francese Henri Coquand che ne derivò il nome dal comune di Champagne nel dipartimento della Charente Marittima, in Francia. La località tipo era stata inizialmente identificata in un affioramento vicino al villaggio di Aubeterre-sur-Dronne, nella stessa regione. Tuttavia, in seguito a nuove valutazioni stratigrafiche, questa sezione è ora riconosciuta come appartenente al successivo piano Maastrichtiano.
Secondo alcuni autori è possibile che durante il Campaniano ci sia stata una radiazione evolutiva delle specie di dinosauri. Nel Nord America, ad esempio, il numero di generi noti di dinosauri passa dagli iniziali 4 a 48 verso la fine del piano, tanto che a volte si parla di "esplosione del Campaniano".[4] Ciò però potrebbe dipendere dal fatto che si sono ritrovati (o si sono conservati) solo pochi resti fossili all'inizio dello stadio.
Il clima generalmente caldo del Campaniano, e la copertura delle aree continentali con acque poco profonde, potrebbero comunque aver favorito l'espansione dei dinosauri. Nel successivo stadio Maastrichtiano il numero dei generi di dinosauri nordamericani finora ritrovati diminuisce del 30%.
Anchilosauro tarchiato e protetto da placche corazzate piantate nella pelle. Anche se non è stato ritrovato alcuno scheletro completo, la lunghezza è stimata attorno ai quattro metri. Aveva caratteristiche sia degli anchilosauri che dei nodosauri.
Robusto nodosauride lungo poco più di sei metri e alto due metri. Aveva piccole placche ossee sul capo e sul dorso, e aculei appuntiti lungo la schiena e sulla coda. Il cranio era a forma di pera.
Uccello marino del Cile. Aveva le zampe da tuffatore, ma le sue relazioni non sono ancora ben comprese. L'unica specie conosciuta appartiene al confine tra Campaniano e Maastrichtiano.
Si distingueva dagli altri pachicefalosauri per la regione parietale depressa, una cupola frontoparietale, narici larghe, lobi prefontali ridotti e un ripiano parietosquamosale ridotto.
Secondo D. Varrichio, gli stati americani dell'Alberta e Montana, durante il Campaniano superiore ebbero teropodi simili nonostante la significativa differenza nelle altre specie di dinosauri erbivori.[5]
^ab Commissione internazionale di stratigrafia, International Chronostratigraphic Chart, su stratigraphy.org, Unione internazionale di scienze geologiche. URL consultato l'8 marzo 2024.
^David B. Weishampel|Weishampel, D.B.; Barrett, P.M.; Coria, R.A.; Le Loueff, J.; Xu, X.; Zhao, X.; Sahni, A.; Gomani, E.M.P. & Noto, C.N.; 2004: Dinosaur distribution, in: Weishampel, D.B.; Dodson, P. & Osmólska, H. (eds.): The Dinosauria, University of California Press, Berkeley (2nd ed.), ISBN 0-520-24209-2, pp 517-606.
^Varricchio, D. J.; (2001). Late Cretaceous oviraptorosaur (Theropoda) dinosaurs from Montana. pp. 42–57, in D. H. Tanke and K. Carpenter (eds.), Mesozoic Vertebrate Life. Indiana University Press, Indianapolis, Indiana.
Varricchio, D. J.; (2001). Late Cretaceous oviraptorosaur (Theropoda) dinosaurs from Montana. pp. 42–57, in D. H. Tanke and K. Carpenter (eds.), Mesozoic Vertebrate Life. Indiana University Press, Indianapolis, Indiana.
David B. Weishampel; Barrett, P.M.; Coria, R.A.; Le Loueff, J.; Xu, X.; Zhao, X.; Sahni, A.; Gomani, E.M.P. & Noto, C.N.; 2004: Dinosaur distribution, in: Weishampel, D.B.; Dodson, P. & Osmólska, H. (eds.): The Dinosauria, University of California Press, Berkeley (2nd ed.), ISBN 0-520-24209-2, pp 517–606.