Daniano

Periodo Epoca Piano Età (Ma)
Neogene Miocene Aquitaniano Più recente
Paleogene Oligocene Chattiano 23,03–27,82
Rupeliano 27,82–33,9
Eocene Priaboniano 33,9–37,71
Bartoniano 37,71–41,2
Luteziano 41,2–47,8
Ypresiano 47,8–56,0
Paleocene Thanetiano 56,0–59,2
Selandiano 59,2–61,6
Daniano 61,6–66,0
Cretacico Cretacico superiore Maastrichtiano Più antico
Suddivisione del Paleogene secondo la Commissione internazionale di stratigrafia dell'IUGS.[1]

Nella scala dei tempi geologici, il Daniano (in precedenza detto anche Montiano o Paleocene inferiore) è il primo dei tre piani in cui è suddiviso il Paleocene. È preceduto dal Maastrichtiano, l'ultimo piano del precedente periodo Cretacico ed è seguito dal Selandiano.

L'inizio di tale epoca è definito dall'estinzione di massa del Cretacico-Terziario, intorno a 65,5 ± 0,3 milioni di anni fa e si conclude intorno a 61,1 milioni di anni fa.[1][2]

Definizioni stratigrafiche e GSSP

Il Daniano fu introdotto nella letteratura scientifica dal geologo Svizzero-tedesco Pierre Jean Édouard Desor nel 1847, riferendosi all'antico nome latino per la Danimarca. La precedente dizione per questo piano stratigrafico di Montiano, a sua volta derivata dal nome della cittadina belga di Mons, è caduta in disuso e non viene più utilizzata.

Il limite inferiore del Daniano, nonché dell'era del Cenozoico, del periodo del Paleogene e dell'epoca del Paleocene, è dato dall'anomalia dell'iridio nelle sezioni stratigrafiche che caratterizzano il passaggio dal Cretacico al Paleogene.[2] Questo implica anche che i sedimenti generati dall'impatto meteoritico appartengono al Daniano. Questo strato dello spessore di qualche millimetro contenente l'evidenza delle conseguenze dell'impatto, coincide con un evento improvviso di estinzione di massa dagli effetti catastrofici.

Come indicatori secondari viene indicata la prima comparsa negli orizzonti stratigrafici dei foraminiferi della specie Globoconusa conusa, che compaiono poco al di sopra della base.

Il limite superiore del Daniano (e limite inferiore del Selandiano) è dato dalla separazione tra la biozona NP4 e NP5 nella biostratigrafia marina, cioè poco dopo la prima comparsa di nuove specie di nanoplancton calcareo del genere Fasciculithus (F. ulii, F. billii, F. janii, F. involutus, F. tympaniformis and F. pileatus) e in prossimità della comparsa delle specie di Neochiastozygus perfectus.

GSSP

Il GSSP,[2] il profilo stratigrafico di riferimento della Commissione Internazionale di Stratigrafia, è stato localizzato in una sezione stratigrafica a El Kef, in Tunisia che coincide con l'anomalia dell'Iridio conseguente all'impatto di un asteroide.[3] Le sue coordinate sono: latitudine 36°09'13.2"N e longitudine 8°38'54.8"E.[4]

Caratteristiche

Sebbene i grandi dinosauri terrestri fossero ormai estinti, i mammiferi e gli altri animali terrestri rimanevano tuttavia di dimensioni abbastanza modeste.

In questa epoca compare il Purgatorius, genere di proto-primate, o precursore dei Plesiadapiformes, i cui fossili sono stati trovati in Montana in un deposito di 65 milioni di anni fa.

Probabilmente è l'antenato comune fra i plesiadapiformes e i primati superiori. È classificabile nel superordine Euarchonta, nel ramo che contiene rispettivamente l'ordine dei Dermoptera, dei Plesiadapiformes e dei Primates. Sicuramente costituisce un anello di congiunzione fra i protoprimati e i dermotteri.

Note

  1. ^ a b Commissione internazionale di stratigrafia, International Chronostratigraphic Chart, su stratigraphy.org, Unione internazionale di scienze geologiche. URL consultato l'8 marzo 2024.
  2. ^ a b c Global Boundary Stratotype Section and Point (GSSP) of the International Commission of Stratigraphy, Status on 2009.
  3. ^ Molina, E.; Alegret, L.; Arenillas, I.; Arz, J.A.; Gallala, N.; Hardenbol, J.; Salis, K. von; Steurbaut, E.; Vandenberghe, N. & Zaghbib-Turki, D.; 2006: The Global Boundary Stratotype Section and Point for the base of the Danian Stage (Paleocene, Paleogene, "Tertiary", Cenozoic) at El Kef, Tunisia: original definition and revision, Episodes 29(4), p. 263-273, ISSN 0705-3797. https://engineering.purdue.edu/stratigraphy/references/Danian.pdf
  4. ^ 36.1536666667°N 8.64855555556°E - Google Maps

Bibliografia

  • Buckley, G. (1997). “A New Species of Purgatorius (Mammalia; Primatomorpha) from the lower Paleocene Bear Formation, Crazy Mountains Basin, south-central Montana.“ Journal of Paleontology. Vol. 71:149-155.
  • Clemens, W. A. (1974). “Purgatorius, an early paromomyid primate.“ Science. Vol. 184:903-905.
  • France, Diane L. Lab Manual and Workbook for Physical Anthropology, 5th ed. Belmont, CA: Wadsworth/Thomson Learning, 2004.
  • Mikko's Phylogeny Archive, su fmnh.helsinki.fi. URL consultato il 7 novembre 2007 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2006).
  • Van Valen, L. (1994). “The origin of the plesiadapid primates and the nature of Purgatorius.“ Evolutionary Monographs. Vol. 15:1-79.
  • Van Valen, L. and R. Sloan (1965). “The earliest primates.“ Science. Vol. 150:743-745.
  • Keller, G., Li, L., and MacLeod, N., 1995. The Cretaceous/Tertiary boundary stratotype section at El Kef, Tunisia: how catastrophic was the mass extinction? Paleogeography, Paleoclimatology, Palaeoecology 119, p. 221 - 254.
  • Bensalem, H., 2002. The Cretaceous-Paleogene transition in Tunisia: general overview. Paleogeography, Paleoclimatology, Palaeoecology 178, p. 139 - 143.

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