Calommata fulvipes
Calommata fulvipes (LUCAS, 1837) è un ragno appartenente al genere Calommata della famiglia Atypidae. Il nome del genere deriva dall'aggettivo greco καλός, kalòs, che significa bello, e dal sostantivo greco ὄμμα, ὄμματος, omma, ommatos, cioè occhio, ad indicare la disposizione degli occhi e la loro minore compattezza[1]. Da notare al riguardo che il plurale greco òmmata è stato poi latinizzato ed è quindi da considerarsi di genere femminile, non neutro plurale, sulla falsariga di Micrommata, come indicato in letteratura dall'aracnologo H. Don Cameron[2]. Il nome proprio deriva dal sostantivo latino fulvipes, composto da fulvus, che significa di colore fulvo, arancione-grigiastro-giallo e dal sostantivo pes, cioè piede, ad indicare il colore delle zampe.[3]. CaratteristicheSpecie tipo del genere, ha i due occhi anteriori mediani sono posti su una prominenza elevata, i restanti formano un gruppo su ogni lato, lontano dai mediani anteriori. La pars cephalica è di forma allungata e quasi orizzontale. I pedipalpi sono molto lunghi, slanciati, dalla base arcuati verso l'esterno. Il labium è oblungo trasversalmente, inciso alla base. Le filiere posteriori sono trisegmentate. Le zampe sono di colore fulvo, più tendente all'arancione che al giallo, e quelle posteriori sono più robuste delle anteriori. I tarsi sono slanciati e flessibili nei maschi[1]. ComportamentoCome tutti i ragni del genere Calommata, anche questa specie vive in un tubo setoso parallelo al terreno, per una ventina di centimetri circa seppellito e per altri 8 centimetri fuoriuscente. Il ragno resta in agguato sul fondo del tubo: quando una preda passa sulla parte esterna, le vibrazioni della tela setosa allertano il ragno che scatta e la trafigge, per poi rompere la sua stessa tela, portarsi la preda nella parte interna e cibarsene.[4]. DistribuzioneL'areale di rinvenimento di questa specie spazia dall'isola di Sumatra all'isola di Giava, in zone forestali[2]. Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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