Armo (Italia)
Armo (Armo in ligure[4]) è un comune italiano di 118 abitanti[1] della provincia di Imperia in Liguria. Per numero di abitanti, è il comune meno popoloso della provincia e il quarto in Liguria, preceduto dai comuni genovesi di Rondanina, Fascia e Gorreto. Geografia fisicaIl borgo di Armo sorge alla testata della valle, adiacente al torrente Arogna (affluente del fiume Arroscia), ai piedi del monte Rocca delle Penne (1501 m); altri rii del territorio armense sono il rio Boschi, Figliarine, Fontana Fredda, Isorella, Pian di Ghisa, Poverina e Tanello. Altre vette del territorio comunale sono il monte Ariolo (1219 m) e il Bric Castagnino (1215 m). Origini del nomeAlcuni ricercatori sostengono che il nome Armo derivi dalla parola prelatina "barma" che indica una sommità rocciosa o una grotta[5], ovvero ipotizzano una derivazione dal nome personale germanico "Armo" col significato quindi di "terreno di Armo", così come è stato ipotizzato per il borgo di Armo (Valvestino), in provincia di Brescia, o per la frazione di Armio nel comune di Maccagno con Pino e Veddasca in provincia di Varese[6]. StoriaAntico piccolo borgo del medioevo si unì, assieme ad altri borghi adiacenti, nel 1233 alla formazione del nuovo centro di Pieve di Teco[7]. Venne quindi compreso nel Marchesato di Clavesana[7], signori della valle, e in parte tra i domini dei Del Carretto[7], fino alla cessione alla Repubblica di Genova nel 1386[7] che inserì il territorio armense nel capitaneato della Valle Arroscia[7]. Durante il dominio genovese aspre furono le lotte con il vicino comune cuneese di Caprauna, per il dominio di entrambi sui pascoli. Già compreso nell'orbita amministrativa di Pieve di Teco[7], che comunque dotò la comunità di Armo di una limitata autonomia[7], con la dominazione francese il territorio si smarcò dalla giurisdizione pievese rientrando dal 2 dicembre 1797 all'interno della Repubblica Ligure[7][8]. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del VIII cantone, con capoluogo Pieve, della Giurisdizione di Centa e dal 1803 centro principale del III cantone omonimo nella Giurisdizione degli Ulivi[7][8]. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte. Nel 1815 il territorio fu inglobato nel Regno di Sardegna[7], così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861[7]. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel V mandamento di Pieve di Teco del circondario di Porto Maurizio facente parte della provincia di Porto Maurizio (poi provincia di Imperia, dal 1923)[7]. Nel 1928[9] il comune di Armo fu soppresso e aggregato al territorio comunale di Pieve di Teco[7]; al 1949[10] risale la ricostituzione a comune autonomo[7]. Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Alta Valle Arroscia e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[11], ha fatto parte fino al 2011 della Comunità montana dell'Olivo e Alta Valle Arroscia. Simboli
«Inquartato: il primo, di azzurro, alla lettera maiuscola A, d'oro; il secondo, di verde, alla campana d'oro, legata di rosso; il terzo, di rosso, ai due ricci di castagno, d'oro, fogliati di quattro dello stesso, posti in banda; il quarto, d'oro, al grappolo d'uva, di porpora, unito al tralcio al naturale, posto in fascia, fogliato di due, di verde. Ornamenti esteriori da Comune.[12]»
«Drappo partito di giallo e di azzurro...[12]» Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 7 aprile 2003.[13] Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture civili
SocietàEvoluzione demograficaAbitanti censiti[14] Etnie e minoranze straniereSecondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti ad Armo sono 14[15]. Geografia antropicaIl territorio comunale è costituito, oltre il capoluogo, dalla frazione di Trastanello e dalle contrade storiche di Besta, Costa, Grenzolini e Ponte per una superficie territoriale di 10,09 km²[16]. Confina a nord con il comune di Ormea (CN), a sud con Pieve di Teco, ad ovest con Pornassio e ad est con Caprauna (CN). EconomiaIl comune si basa principalmente sull'attività agricola e dei suoi prodotti naturali. Nel territorio prevale la coltivazione dell'ulivo e della vite, da cui si ricavano olio extravergine di oliva e vino. Si pratica inoltre lo sfruttamento delle zone boschive e dell'allevamento da bestiame ricavando legname e la raccolta di funghi, oltre che alla produzione del latte. Infrastrutture e trasportiStradeIl territorio di Armo è attraversato principalmente dalla strada provinciale 6 che permette il collegamento stradale con Pieve di Teco, a sud, e con Pornassio ad ovest. Amministrazione
Altre informazioni amministrativeArmo fa parte dell'Unione dei comuni dell'Alta Valle Arroscia. Note
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