In alcune pubblicazioni è presente la denominazione Walckenaera che è da considerarsi un semplice refuso[1].
Questo genere è considerato un sinonimo anteriore di WideriaSimon, 1864; CorniculariaMenge, 1868; Prosopotheca Simon, 1884; Tigellinus Simon, 1884; e di TrachynellaBraendegaard, 1932, a seguito di uno studio dell'aracnologo Merrett del 1963b[1].
Infine, è anche sinonimo anteriore di ParagonatiumSchenkel, 1927, a seguito di un lavoro di Wunderlich del 1974[1].
A giugno 2012, si compone di 195 specie e due sottospecie secondo l'aracnologo Platnick[1] e di 193 specie e due sottospecie secondo l'aracnologo Tanasevitch[2]:
Walckenaeria antica flavida (Menge, 1868); posta in sinonimia con W. antica (Wider, 1834) a seguito di uno studio di Prószynski & Starega del 1971, quando gli esemplari erano denominati sotto l'ex-genere WideriaSimon, 1864[1].
Walckenaeria egena (L. Koch, 1869); trasferita dal genere OedothoraxBertkau, 1883, e riconosciuta sinonima di W. vigilax (Blackwall, 1853) a seguito di un lavoro dell'aracnologo Thaler (1972a), effettuato quando gli esemplari erano denominati sotto l'ex-genere Cornicularia, Menge, 1869[1].
Walckenaeria fugax (O. P.-Cambridge, 1871); sinonimo di W. dysderoides (Wider, 1834) a seguito di uno studio di Denis (1949a), effettuato quando gli esemplari erano denominati sotto l'ex-genere Wideria Simon, 1864[1].
Walckenaeria holmi Millidge, 1983; posto in sinonimia con W. karpinskii (O. P.-Cambridge, 1873) a seguito di uno studio di Marusik et al., (1993b)[1].
Walckenaeria hyperborea (L. Koch, 1879); trasferita qui dal genere ErigoneAudouin, 1826, (da "non sottoporre ad interpretazione" secondo Roewer) e posta in sinonimia con W. vigilax (Blackwall, 1853) a seguito di un lavoro di Holm del 1973, effettuato sugli esemplari classificati come Cornicularia[1].
Walckenaeria insolensSørensen, 1898; posta in sinonimia con W. clavicornis Emerton, 1882 a seguito di un lavoro di Braendegaard, 1946; sugli esemplari denominati Cornicularia karpinskii, ma non riconosciuta da Holm, in un suo lavoro del 1967[1].
Walckenaeria jubata (L. Koch, 1881); posta in sinonimia con W. stylifrons (O. P.-Cambridge, 1875) a seguito di uno studio di Wunderlich (1974b)[1].
Walckenaeria exilis Blackwall, 1853; storia travagliata per questi esemplari maschili reperiti in Inghilterra: attribuiti inizialmente al genere TroxochrusSimon, 1884, da Hull nel 1932 e poi in Colobocyba Simon, 1926, da Roewer nel 1942a, a seguito del lavoro di Bristowe del 1941, sono da ritenersi nomina dubia[1].
Walckenaeria parva Blackwall, 1841; esemplare rinvenuto in Inghilterra, a seguito dello studio di Bristowe del 1941 è ritenuto nomen dubium[1].
Walckenaeria vafra Blackwall, 1856; esemplare rinvenuto in Inghilterra, a seguito dello studio di Bristowe del 1941 è ritenuto nomen dubium[1].
^Secondo l'aracnologo Tanasevitch possiede la denominazione originaria Typhochrestus brucei Tullgren, 1955, non tenendo conto del lavoro di Brignoli, 1983c, che l'ha spostata nel genere Walckenaeria
Blackwall, 1833 - XXI. Characters of some undescribed genera and species of Araneidae. London and Edinburgh Philosophical Magazine and Journal of Science, ser. 3, vol.14, p. 104-112.
Bristowe, W. S., 1941 - The comi Insektuto, Konchuaikokai vol.26, p. 14-18
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Wunderlich, J., 1972a - Zur Kenntnis der Gattung Walckenaeria Blackwall 1833 unter besonderer Berücksichtigung der europäischen Subgenera und Arten (Arachnida: Araneae: Linyphiidae). Zool. Beitr. (N.F.) vol.18, p. 371-427
Wunderlich, J., 1974b - Ein Beitrag zur Synonymie einheimischer Spinnen (Arachnida: Araneae). Zool. Beitr. (N.F.) vol.20, p. 159-176
Wunderlich, J., 1979c - Walckenaeria (Tigellinus) vilbastae n. sp. aus Estland (Arachnida: Araneida: Linyphiidae). Zool. Beitr. (N.F.) vol.25, p. 411-413
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