Il territorio di Vendone è situato in valle Arroscia, sulla riva sinistra del torrente omonimo, sulle pendici sud-occidentali del Castell'Ermo a circa 400 m di altitudine. Gli altri nuclei si sviluppano lungo la valle del rio Merce e sul versante sinistro della valle del rio Paraone.
Storia
Il borgo fu compreso originariamente nella Marca Arduinica[5] e a tale dominazione risalirebbero[5] l'edificazione di due postazioni difensive nel territorio di Vendone: qualche avamposto contro le prime invasioni piratesche sulla costa, ma che colpirono anche diversi centri della piana di Albenga. Al non più esistente castello presso le pendici del monte Castell'Ermo[5], è ancora visibile invece ciò che resta della fortificazione presso la frazione di Castellaro, dove tra i ruderi svetta la torre esagonale[5].
L'amministrazione del feudo vendonese fu gestita da locali signori o del territorio - tra questi i Della Lengueglia, i Basso e i Carlo[5] - e analoga scelta fu attuata dal Comune di Albenga nei primi anni del XIV secolo quando, dopo aver reclamato il borgo già nel 1251, subentrò alla proprietà di Vendone dopo la vendita da parte dei marchesi di Clavesana[5].
Il territorio di Vendone in epoca medievale e moderna fu quindi riunito in un'unica circoscrizione amministrativa facente capo alle autorità e alle leggi del comune albenganese[6], all'interno della Repubblica di Genova.
Con la successiva dominazione napoleonica il territorio di Vendone acquisì una propria autonomia amministrativa[6] rispetto alla municipalità ingauna rientrando dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure[6]. Dal 28 aprile del 1798[6] fece parte del V cantone, con capoluogo Onzo, della Giurisdizione di Centa e dal 1803[6] centro principale del IV cantone della Centa nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte[6].
«Partito: il primo di azzurro, alla torre esagonale, d'oro, priva di merli, finestrata di nero, chiusa dello stesso, sostenuta dalla pianura di verde, la parte basamentale attraversante; il secondo d'oro, all'ulivo di verde, fustato al naturale, nodrito nella pianura di verde, con alcune radici visibili, al naturale. Ornamenti esteriori da Comune.[8]»
Gonfalone
«Drappo di giallo con la bordatura di azzurro...[8]»
Nella frazione di Castellaro si possono ammirare i ruderi dell'antico castello medievale eretto dai marchesi Clavesana, costruito in forme triangolari e con torre esagonale - alta 25 m e consta da ciottoli di fiume e conci di pietra di Cisano - ancora oggi conservata.
Nella parte più alta della frazione di Curenna fu invece il Comune di Albenga ad erigere una fortificazione - denominata castrum Cuculariae nei documenti del medioevo - quale avamposto contro la dominazione dei Clavesana nella valle; del castello albenganese restano alcuni ruderi. Nel borgo, inoltre, insistono altre case-torri d'epoca medievale.
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2020, i cittadini stranieri residenti a Vendone sono 19[12]
Geografia antropica
Oltre al capoluogo comunale è costituito dalle frazioni di Borgo, Cantone, Castellaro, Celsa, Crosa, Curenna, Leuso, Vallone e Villa e dalle località di Barbigione, Le Torri e Migliarina per una superficie di 9,92 km²[13].
Basa la sua principale risorsa economica sull'attività agricola con una buona produzione di olio extravergine di oliva e vini tipici della Riviera di Ponente. Alla coltivazione e produzione di prodotti quali ortaggi e castagne, tra queste le varietà roscetta e gabbiana, è affiancata l'attività legata all'allevamento del bestiame.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il territorio di Vendone è attraversato principalmente dalla strada provinciale 35 che permette il collegamento con Arnasco, ad est, e con Onzo ad ovest.
^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
^Emblema del Comune di Vendone (Savona), su presidenza.governo.it, Governo italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 15 ottobre 2020.