Saturnia
Saturnia è una frazione del comune italiano di Manciano, nella provincia di Grosseto, in Toscana, famosa per le terme omonime. Geografia fisicaSaturnia sorge su un pianoro di travertino a 294 metri d'altitudine, sulla sinistra del fiume Albegna, nell'entroterra collinare della Maremma grossetana. Dista circa 56 chilometri da Grosseto e 14 chilometri dal capoluogo comunale. StoriaFrequentazioni del territorio di Saturnia sono documentate fino all'età del Bronzo, con la successiva nascita e sviluppo di insediamenti etruschi, come testimoniato dai resti di varie necropoli risalenti all'VIII secolo a.C.. Secondo Dionigi di Alicarnasso la città fu fondata dai Pelasgi.[2] Durante il periodo romano, il borgo seguì le sorti di Vulci, fino a che nella metà del III secolo a.C., dopo la conquista del territorio vulcese da parte di Roma nel 280 a.C., Saturnia fu elevata a sede amministrativa e prefettura, e poi a colonia nel 183 a.C.. Invasa dai Goti nel 411 e poi dai Longobardi nel 570, per la città iniziò nel VI secolo un lungo periodo di decadenza. Citata in un privilegio di Clemente III nel 1188, vi è attestato un castello, una chiesa plebana e le terme già frequentate. Governata dai conti Aldobrandeschi – per un breve periodo concessa ai conti di Tintinnano – venne poi contesa da Orvieto e da Siena, finché nel 1299 la città finì distrutta dai senesi durante un attacco contro Margherita Aldobrandeschi. Nel corso del XIV secolo ne presero possesso gli orvietani, poi i Baschi di Montemerano e infine gli Orsini di Pitigliano. Nel 1410 Saturnia fu definitivamente conquistata da Siena, rimanendo assoggettata alla città del palio fino al 1593, quando i Medici la infeudarono al marchese Ximenes d'Aragona. Il borgo rimase a lungo in abbandono e scarsamente popolato durante i secoli XVII e XVIII, finché alla fine del XIX non si ebbe un lento miglioramento. Oggi Saturnia è una rinomata località della Maremma che vede nel turismo termale e archeologico la sua principale risorsa. Monumenti e luoghi d'interesse
SocietàEvoluzione demograficaQuella che segue è l'evoluzione demografica della frazione di Saturnia. Sono indicati gli abitanti dell'intera frazione e dove è possibile la cifra riferita al solo capoluogo di frazione. Dal 1991 sono contati da Istat solamente gli abitanti del centro abitato, non della frazione.
CulturaNella frazione è situato, presso la scuola di via Italia, il museo archeologico di Saturnia che ospita i reperti archeologici di età etrusca e romana facenti parte della collezione Ciacci. Il museo è inserito nella rete museale provinciale Musei di Maremma.[3] Presso la frazione si trova anche un punto biblioteca, collocato nell'edificio dei vecchi lavatoi pubblici del 1913. La piccola biblioteca di Saturnia dispone di un patrimonio librario di circa 2 500 volumi.[4] EconomiaLa risorsa principale di Saturnia è sicuramente il turismo termale: qui sono infatti situate la famose terme di Saturnia, già conosciute nell'antichità, e oggi importanti mete turistiche a livello nazionale. Le acque sulfuree di Saturnia sgorgano ad una temperatura di 37,5 °C e hanno rinomate proprietà terapeutiche. Le principali cascate termali sono le Cascate del Mulino, situate presso un vecchio mulino. Infrastrutture e trasportiIl centro abitato di Saturnia e le terme sono collegate alle altre località della provincia di Grosseto dalla strada provinciale 10 Follonata, che unisce il paese di Montemerano con quello di Triana, attraversando anche i centri di Poggio Capanne, Catabbio, Semproniano e Petricci. Galleria d'immagini
Note
Bibliografia
Voci correlate
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