Prato Leventina

Prato Leventina
comune
Prato Leventina – Stemma
Prato Leventina – Veduta
Prato Leventina – Veduta
Localizzazione
StatoSvizzera (bandiera) Svizzera
Cantone Ticino
DistrettoLeventina
Amministrazione
Lingue ufficialiItaliano
Territorio
Coordinate46°29′N 8°45′E
Altitudine1 043 e 1 045 m s.l.m.
Superficie16,9 km²
Abitanti388[1] (2020)
Densità22,96 ab./km²
FrazioniFiesso, Mascengo, Rodi,
Comuni confinantiDalpe, Faido, Lavizzara, Quinto
Altre informazioni
Cod. postale6773
Prefisso091
Fuso orarioUTC+1
Codice OFS5078
TargaTI
CircoloQuinto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svizzera
Prato Leventina
Prato Leventina
Prato Leventina – Mappa
Prato Leventina – Mappa
Sito istituzionale

Prato Leventina (dal 1902 al 1939 ufficialmente Prato-Fiesso[2]; in tedesco Pratt, desueto[2], in dialetto ticinese Prò[senza fonte]) è un comune svizzero di 388 abitanti del Canton Ticino, nel distretto di Leventina, parte della Regione Tre Valli.

Geografia fisica

Il lago del Tremorgio

Prato Leventina sorge in Val Leventina, sul versante di destra rispetto al fiume Ticino. Nel territorio comunale si trovano il lago del Tremorgio e il Pizzo Campolungo.

Storia

Il 26 novembre 2023, con una votazione popolare consultiva, è stata approvata la proposta di aggregazione con il vicino Comune di Quinto.[3]

Monumenti e luoghi d'interesse

La chiesa parrocchiale di San Giorgio

Società

Evoluzione demografica

L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[2]:

Abitanti censiti[4]

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Economia

Stazione sciistica, è meta di tursimo sia estivo sia invernale[2].

Amministrazione

Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini del comune. Sono attualmente attivi due enti: il patriziato generale di Prato Leventina e il patriziato degagnale di Fiesso (per il quale è in atto il disconoscimento formale, a seguito di una decisione dell'assemblea dello stesso ente, risalente al 2011)[senza fonte].

Fusione

Il 26 novembre 2023 i cittadini dei comuni di Quinto e Prato Leventina, sono stati chiami a decidere in votazione popolare se fusionare. Il processo a aggregativo era iniziato nel 2007 quando sono stati chiamati alle urne tutti i comuni dell'alta valle, in cui avevano risposto positivamente solo Quinto e Airolo. Purtroppo il processo aggregativo non è mai stato portato a termine e si è arenato. Su spunto del Consiglio Comunale di Prato nel 2022 si è però ripreso a parlarne (con una lettera hai quattro comuni per sondare gli interessi) e a portare avanti il discorso è rimasto solo il comune di Quinto. Dopo una giornata con la popolazione e la stesura di un rapporto si è giunti alla votazione. La popolazione si è espressa in larga maggioranza per l'aggregazione, e si procederà quindi a richiedere al Consiglio di Stato la proroga delle elezioni comunali del 2024 per poter votare in aprile 2025 direttamente come nuovo comune aggregato.

Note

  1. ^ https://m3.ti.ch/DFE/DR/USTAT/allegati/comune/26prato_(leventina).pdf
  2. ^ a b c d e Mario Fransioli, Prato Leventina, in Dizionario storico della Svizzera, 26 gennaio 2012. URL consultato il 13 settembre 2017.
  3. ^ La Leventina dice sì alle fusioni Quinto-Prato e Bodio-Giornico, in laRegione, 26 novembre 2023. URL consultato il 12 dicembre 2023.
  4. ^ Dizionario storico della Svizzera

Bibliografia

  • Giovanni Rigolo, Scanaglio historico dell'Antico contado leopontico, 1682, ristampa, Tipografia Bertolotti, Bellinzona 1886.
  • Johann Rudolf Rahn, I monumenti artistici del medio evo nel Cantone Ticino, traduzione di Eligio Pometta, Bellinzona, Tipo-Litografia di Carlo Salvioni, 1894. 253-255.
  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 38, 40-42, 44, 318, 342, 407, 481-485, 501, 509, 512.
  • Agostino Robertini et alii, Prato Leventina, in Il Comune, Edizioni Giornale del popolo, Lugano 1978, 293-302.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 105, 107-109.
  • Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 12, 22, 79, 159, 190nota, 192nota, 210, 254.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 132, 136.
  • Marina Bernasconi Reusser, Monumenti storici e documenti d'archivio. I «Materiali e Documenti Ticinesi» (MDT) quali fonti per la storia e le ricerche sull'architettura e l'arte medievale delle Tre Valli, in Archivio Storico Ticinese, seconda serie, 148, Casagrande, Bellinzona 2010, 223, 226, 228, 229, 230, 241.
  • Valeria Farinati, Centrali idroelettriche d'autore, in «Arte&Storia», Il Ticino dell'acqua. Dalla formazione geologica del Cantone alle attività economiche, Edizioni Ticino Management, anno 12, numero 54, aprile-luglio 2012. Lugano 2012.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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